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dal 21 Aprile 2021 su
Sky Prima Fila, Chili, The Film Club, Rakuten, AppleTV, Google Play
Dal produttore del
docu-film Cecchi Gori, Una Famiglia Italiana e produttore
associato di Non essere cattivo, e dal regista di La Danza
Nera e SFashion, Mauro John Capece, Reverse è
un legal thriller fitto di colpi di scena, dal sapore retrò, disponibile
dal 21 aprile su Sky Prima Fila, Chili, The Film Club, AppleTV e Google Play .
In Reverse,
vittima e carnefice si sovrappongono in un gioco di morte e colpevolezza,
finzione e violenza psicologica, con un crescendo emotivo che si snoda sulle
note della colonna sonora firmata dal producer Marco Korben Del Bene.
Nel cast, tra gli
altri, Iago Garcia (Matalobos di Jorge Saavedra, Il
Segreto di Olmo Mesia, Bentornato Presidente di
Giancarlo Fontana e Giuseppe G. Stasi) Corinna Coroneo (La Scultura
di Mauro John Capece, Sfashion di Mauro John Capece, La
danza nera di Mauro John Capece, La casa del sabba di
Marco Cerilli, Nati morti di Alex Visani,), Adrien Liss (Still
Chicago di Eric Rhodes e Shenita Etwaroo, La danza nera di
Mauro John Capece), Klaudia Pepa (Amici, trasmissione TV di
Maria De Filippi, La repubblica delle donne, trasmissione TV di
Piero Chiambretti), Simonetta Ingrosso (Figli di MAAM di
Paolo Consorti, Cenere di Simone Petralia).
Prodotto da Giuseppe
Lepore, su soggetto e sceneggiatura di Guillaume Pichon.
“Reverse è un film molto importante nella mia carriera di
regista” spiega Capece. “Girato in piena pandemia da covid-19,
è stato per me un'importante occasione per tornare a girare nonostante i vari interminabili
lockdown. Dopo la mia trilogia della riflessione composta da La Scultura, SFashion e La
Danza Nera, Reverse è il primo di una nuova personale
trilogia, quella dei film della sensazione. Passare dal film
d'autore a quelli più cari al pubblico è una novità molto importante per
la mia carriera e per farlo non potevo che scegliere un legal Thriller pieno di
colpi di scena. Lo sceneggiatore francese Guillame Pichon ha
scritto un film che funziona e ho deciso di abbracciare il progetto senza
indugio, circondandomi delle solite meravigliose persone con cui realizzo
spesso i miei film. Lo stile di Reverse non poteva che essere
classico e old fashioned. Certo, come sempre capita nei miei film,
ci sono diverse rivisitazioni sperimentali sul genere e sulla tecnica ma in
generale l'approccio classico era la soluzione migliore per narrare questa
storia che ha, soprattutto nel finale, il sapore del cinema degli anni settanta
e ottanta. Come da recente usanza, ho deciso di dedicare anche questo film a un
grande regista della storia del cinema: in questo caso all'intramontabile Sidney
Lumet”.
Titolo: REVERSE
Regia: Mauro
John Capece
Nazionalità italiana,
100 mins, thriller
Soggetto e
Sceneggiatura: Guillaume Pichon
con: Corinna
Coroneo, Adrien Liss, Iago Garcia, Klaudia Pepa, Simonetta Ingrosso, Lorenzo
Tarocchi, Gabriele Silvestrini
e l’amichevole
partecipazione di: Flora Baldi, Carlotta Barolo, Sara Bernardinello, Nata
Colesnic, Alessia Conti, Giada Salvi, Angelica Scaglione, Alessia Tresoldi,
Guia von Wunster
Fotografia: Mauro
John Capece
Musiche Originali: Marco
del Bene
Montaggio: Demetra
Diamantakos
Fonico di Mix: Gianfranco
Tortora
Laboratorio Sviluppo
e Stampa: Sud Sound Studios
Prodotto da: Giuseppe
Lepore
(una produzione
Bielle Re ed Evoque Art House)
Reverse è un progetto realizzato da Bielle
Re Srl nel rispetto della propria Politica “ambientale e di inclusione
delle diversità”. Ogni fase di lavorazione dalla ideazione e sviluppo, alla
realizzazione e finalizzazione ha rispettato quanto definito dal proprio
sistema di gestione conforme alla norma ISO 14001:2015 predisposto in materia
di sostenibilità ambientale, sociale ed economica.
Ufficio Stampa HF4www.hf4.it
Marta Volterramarta.volterra@hf4.it340.96.900.12
Matteo Glendeningmatteo.glendening@hf4.it 391.13.70.631
Giò Di Giorgio
Già annunciato il 15 marzo 2021, è stato presentato al pubblico
internazionale il 28 marzo 2021 il nuovo murales mangia-smog olandese, uno dei primi dei
Paesi Bassi:Diversity
in Bureaucracy, firmato dalla street
Artist JDL e promosso da una cordata che vede capofila l’italiana Yourban2030 con
Prince Bernard Culture Fund e Amsterdam Fund for the Arts.
Un’impresa collettiva dal respiro europeo che, prendendo a esempio la progettualità
italiana partita da Roma con Hunting Pollution nel 2018, ne ha fatto un modello virtuoso di
lavoro sulle città,
unendo creatività, arte, ambiente e riqualificazione urbana. Temi che in quest’occasione
incontrano anche l’impegno sociale.
Diversity in Bureaucracy rappresenta una danzatrice surinamese che
balla in un vortice di documenti amministrativi del Comune di
Amsterdam. Con il murale, JDL pone
l’attenzione su temi come lo stare insieme, la disuguaglianza di classe e la
burocrazia. Da qui il titolo:
Diversità nella burocrazia.
“Questo è stato l’anno di Black Lives Matter” spiega JDL “ho visto il documentario Classes, sulle (dis)pari
opportunità nell’istruzione, è
così aumentata la mia consapevolezza della disuguaglianza nei Paesi Bassi,
e da qui è nata l'idea di Diversity in Bureaucracy”.
“Questo è uno dei primi murales nei Paesi
Bassi realizzati con una vernice mangia-smog” dichiara ancora la street artist.
“Con quest’opera compenseremo le emissioni di quindici auto ogni giorno, per
dieci anni. Quando la luce solare riflette sulla vernice, si verifica una
reazione chimica. Le sostanze più inquinanti vengono neutralizzate e
trasformate in sali innocui, che possono essere lavati via dalla pioggia. Se
posso fare arte e quindi anche purificare l'aria, allora non posso che esserne
molto felice".
A promuovere la cordata europea è Yourban2030, la no profit nata in Italia con l’obiettivo di coniugare i
punti dell’Agenda 2030 con l’Arte, la valorizzazione del territorio,
nuove tecnologie e nuove visioni di
imprenditoria, basata sulla responsabilità sociale.
“Diffondere la cultura della sostenibilità attraverso l’arte è la nostra mission, e
Judith ha raccolto immediatamente la sfida” dichiara Veronica De
Angelis, la Presidente di Yourban2030. “Come imprenditrice, per me tutto parte dall’esigenza di impegnare in
prima persona le nostre risorse, per rivedere gli spazi urbani pubblici
arricchendoli di nuovi respiri e di bellezza, di tecnologia e di arte. Oltre le
parole, le azioni che abbiamo sviluppato e promosso in Italia e oggi in Olanda
dimostrano fattivamente che è possibile attivare operazioni reali e
concrete, passando dalle idee ai fatti. Hunting Pollution, Outside In, a Roma, e Diversity in Bureaucracyad Amsterdam dimostrano
che è
possibile
realizzare una riqualificazione reale degli spazi pubblici ad opera anche dei
privati, da parte di un’imprenditoria che abbia a cuore la salute
pubblica, come progettualità attuabile su larga scala, comprendendo la bellezza
come mezzo di riscatto e benessere sociale condiviso. Questa secondo me è la nuova frontiera della responsabilità sociale d’impresa, che si può intraprendere anche
attraverso sinergie internazionali e comunioni d’intenti pubbliche e
private”.
Fondata nel 2018 da Veronica De Angelis, in
collaborazione con la vice presidente e project manager Maura Crudeli e un team
composto da Emanuela Conti, Giuseppe Molinari, esperto di politiche legate alla
sostenibilità, Daniele Bernardi la no profit
Yourban2030 si ispira ai 17 obiettivi dell'Agenda 2030, con cui crea
connessioni virtuose tra arte e innovazioni tecnologiche per dar vita a
progetti artistici in grado di parlare di ambiente e sostenibilità. L’arte
al servizio della Terra, l’arte
generatrice dell’immagine del futuro
verso cui dovrebbe tendere l’umanità, l’arte
messaggera ed educatrice. Nel 2020 insieme a Frank Ferrante decidono di portare
Yourban2030 negli Stati Uniti dove hanno l’esclusivo
uso di Airlite per progetti artistici.
Ufficio
Stampa HF4www.hf4.itMarta Volterramarta.volterra@hf4.it340.96.900.12
Matteo Glendeningmatteo.glendening@hf4.it 391.13.70.631
Giò Di Giorgio