sabato 27 maggio 2023

"LA GRANDE LETTERATURA IN MUSICAL", arriva I PROMESSI SPOSI, SHOW - di daniela Dal Lago

 

In occasione dell'anniversario dei 150 anni dalla morte di Alessandro Manzoni, il Consiglio regionale della Lombardia, il Comune di Bollate, il Teatro Arcimboldi di Milano, il Teatro Villoresi di Monza, il Teatro San Domenico di Crema e Soldout srl, in collaborazione con il regista Maurizio Colombi, hanno lanciato il progetto "LA GRANDE LETTERATURA IN MUSICAL", con uno showcase che si è tenuto il giorno 24 maggio 2023, presso l’Auditorium Giorgio Gaber, nel Grattacielo Pirelli, a Milano.

 

Il progetto si rivolge principalmente alle scuole, che verranno coinvolte per far conoscere la grande letteratura ai ragazzi, in modo leggero e divertente.

 

Lo spettacolo I Promessi Sposi, il musical, patrocinato dal comune di Milano, diretto ed ideato da Maurizio Colombi, non è la classica commedia musicale, ma una scanzonata rappresentazione nello stile della commedia dell'arte, che unisce prosa, danza e musica. Tradizione e modernità vanno a braccetto appassionatamente, per uno spettacolo che diverte ed insegna.

 


Presente, tra gli altri, Carlo Borghetti, Consigliere Regionale della Lombardia, che ha detto sul palco:

«Come Consigliere Regionale sono felice di ospitare nella sede del Consiglio Regionale della Lombardia il debutto di questo spettacolo. Ci teniamo ad aprire il Palazzo alla cultura ed in questo caso, poi, stiamo veicolando il messaggio manzoniano, nei giorni in cui cadono i 150 anni della scomparsa dell’autore de I Promessi Sposi. 

Poter proporre il testo immortale in questo modo, attraverso uno spettacolo che parla non solo agli studenti ma a che agli adulti, credo sia un bel modo per aggiornare i modi con cui comunichiamo e preserviamo la nostra cultura. Auspico che ci potranno essere tante repliche di questo show e ci impegniamo a incentivarle».

 


Dice Maurizio Colombi, già autore e regista di successi come Peter Pan, Rapunzel e La Regina di Ghiaccio, ed in scena con Caveman, come protagonista:

 

“I PROMESSI SPOSI SHOW è un varietà umoristico ispirato al celebre romanzo di Alessandro Manzoni. Sono davvero felice di portare del supporto delle diverse entità, anche istituzionali, che hanno voluto partecipare a questo progetto e ringrazio tutti. Mi fa ancora più piacere portare questo testo alle scuole, che possono così avvicinare i giovani ad un classico che, a volte, può risultare un po’ noioso agli studenti di oggi. L’obiettivo di questo spettacolo non è tanto quello di insegnare qualcosa: gli studenti il Manzoni lo studiano a scuola. Vogliamo però avvicinare gli studenti al romanzo, grazie a questa veste ironica e satirica e a tratti dissacratoria”.

 


Il musical vede in scena un cast di 10 performer professionisti tra cantanti, attori e danzatori, che porteranno gli spettatori per mano a conoscere il meraviglioso universo cerato da Alessandro Manzoni.

LO SPETTACOLO (cosa racconta)

È una parodia che ripercorre gli episodi più significativi del romanzo per eccellenza della letteratura italiana. La storia è ambientata nella Lombardia seicentesca succube della dominazione spagnola. Renzo Tramaglino e Lucia Mondella vogliono sposarsi, ma il parroco Don Abbondio cede alle minacce dei bravi inviati da Don Rodrigo, signorotto locale ossessionato dal desiderio di avere per sé la giovane ragazza. Questo causa l’allontanamento dei due sposi promessi e il concatenarsi di vicende che costringeranno i protagonisti a confrontarsi con svariate tipologie di personaggi e avversità. L’eterna lotta fra bene e male, fra cattivi e buoni, fra fede e pentimento dei peccati, passerà attraverso gli occhi dei due giovani intrecciandosi con i burrascosi avvenimenti storici che sconvolsero la Lombardia del 1630: la fame e la carestia del pane, la peste, la milizia dei Lanzichenecchi. Sarà alla fine la divina provvidenza a sistemare disgrazie e disavventure, perché “la fiducia in Dio rende i guai utili per una vita migliore”. All’interno della vicenda si inserisce un gruppo di scalcinati attori impegnati in una rappresentazione teatrale del romanzo che colora l’adattamento con divertenti gag in un clima surreale.

IL LINGUAGGIO DELLO SPETTACOLO

I PROMESSI SPOSI SHOW raccoglie le fasi salienti del romanzo di Manzoni mettendo in risalto le caratteristiche dei personaggi attraverso canzoni appartenenti alla cultura musicale nazional-popolare: da “Brava” di Mina a “Sarà perché ti amo” dei Ricchi e Poveri, passando da Edoardo Bennato alla Pantera Rosa, dai Queen a Michael Jackson e Loredana Bertè. Ma da buon varietà che si rispetti, c’è spazio anche per una sigla (in questo caso in stile barocco), canzoni inedite, divertenti coreografie, esilaranti digressioni sul tema e un concentrato di dialoghi che rispettano fedelmente il romanzo originale ma recitati in modo da esaltare i personaggi rendendoli spassose “macchiette”.

Se I PROMESSI SPOSI del Manzoni sono un romanzo di formazione (che racconta cioè l’evoluzione dei protagonisti verso la maturità e l’età adulta), I PROMESSI SPOSI SHOW compiono un processo inverso. Questa riduzione teatrale farà tornare bambini gli adulti grazie all’arte della comicità e della leggerezza. Saranno i momenti drammatici a far ridere lo spettatore: i bravi mandati da Don Rodrigo che parlano con l’accento tipico dei mafiosi siciliani; le esitazioni di Don Abbondio sottolineate da perplesse mimiche facciali di un coro muto; l’avvocato Azzeccagarbugli che svicola in improbabili invenzioni legali; il confronto fra Don Rodrigo e Fra Cristoforo all’interno di un verbale duello western con tanto di conclusiva intervista dei giornalisti come se i due stessero partecipando ad un dibattito politico di Bruno Vespa; il matrimonio a sorpresa come un giallo in stile “La Pantera rosa”; la Monaca di Monza come sensuale e cinica complice di un crimine; la peste che si diffonde toccando qualcuno attraverso un giocoso ed infantile “ce l’hai”.

LE TEMATICHE

Il tema religioso, le questioni politiche ed economiche che derivano dalla personale riflessione del Manzoni alla luce della tradizione Illuminista, il rapporto fra umili e oppressi, fra chiesa e giustizia popolare, fra nobiltà e potere, nonché l’autobiografica esperienza manzoniana e il suo rapporto con le nuove idee del Romanticismo, rendono I PROMESSI SPOSI ancora attuali.

Manzoni racconta della società frivola ed egoista di un tempo. Evidenzia i privilegi di cui disponevano le persone più ricche ed agiate e tutta la sofferenza e la sottomissione cui erano costrette le persone più povere. Ma il bene può essere presente in ognuno di noi, basta scavare a fondo nella nostra coscienza, dimostrando che staccarsi dai pregiudizi dei secoli scorsi aiuta a cambiare in meglio.

I PERSONAGGI

Renzo e Lucia (due giovani di umili condizioni) non riescono a sposarsi a causa dei divieti che Don Rodrigo impone al curato Don Abbondio attraverso i suoi due bravi. Don Abbondio e l’avvocato Azzeccagarbugli tentano invano di dissuadere Renzo dal convolare alle nozze. La serva del curato, Perpetua, dispensa buoni consigli senza essere presa sul serio. Il confessore di Lucia, Fra Cristoforo, si reca senza successo da Don Rodrigo per cercare di mitigare la faccenda e conciliare la situazione. La madre di Lucia, Agnese, suggerisce di organizzare un matrimonio a sorpresa, coinvolgendo due amici di Renzo: Tonio e Gervaso. Il matrimonio a sorpresa fallisce e i due promessi sposi sono costretti a scappare: Renzo a Milano, Lucia presso il convento della Monaca di Monza, che finge di aiutare la giovane ragazza. L’Innominato, sanguinario potente locale senza scrupoli, aiuta Don Rodrigo a rapire Lucia, che nel frattempo ha fatto voto di castità. Dopo un percorso di pentimento e conversione, l’Innominato libera Lucia. I due promessi sposi si incontrano al Lazzaretto, dove Fra Cristoforo scioglie il voto di castità di Lucia, permettendo ai due di diventare – finalmente - sposi.

 

LO STAFF

 Direzione Maurizio Colombi

Coreografie Tony Lofaro

Assistente 1 Giancarlo Capito

Assistente 2 Erika Zanoncelli

Direzione Musicale Davide Magnabosco

Vocal Coach: Alex Procacci

Direzione tecnica: Fabio Leardini

Audio: Massimo Carrozzi

Assistente audio e luci Matteo Bellodi Costumi: Brancato e Basilisco Entertainment Comunicazione Silvia Arosio

Produttrice Esecutiva Olga Nuraliyeva

Gestione Scuole: Federico Del Vecchio

Gestione Comuni Claudio Viscione

Gestione inviti Andrea Abrami

 

IL CAST IN SCENA

 

Mattia Inverni (Don Abbondio)

Paolo Barillari (Innominato)

Ivan Rebecca (Monaca di Monza)

Valeria Ianni (Perpetua)

Nicola Ciulla (Fra Cristoforo)

Maria Matilde Pellegri (Agnese)

Massimo Giustolisi (Attore 1)

Matteo Bianco (Renzo)

Sara Marinucci (Attrice 2)

Angela Ranica (Lucia)

 

 

 

 

PER INFO

www.scuoleateatro.it

 lombardia@scuoleateatro.it

Ass. Teatro Lombardia: 333.8123543

 

 

Ufficio Stampa Sold Out

Silvia Arosio Comunicazione

Tel.333.3247174

Silvia.arosio@gmail.com

mercoledì 24 maggio 2023

Conversations with Blue Gold di GIACOMO “JACK” BRAGLIA a cura di Beatrice Audrito Promosso dalla Città di Grosseto e dalla Fondazione Gabriele e Anna Braglia, con il Patrocinio della Regione Toscana

 

Jack Braglia

L’artista e fotografo svizzero che trasforma la fotografia in scultura, dopo la Biennale di Venezia, prosegue la sua ricerca tra arte e sostenibilità con una mostra diffusa sul tema dell'oro blu e del consumo responsabile di acqua 
                                   25 Giugno | 15 Novembre 2023 - Città di Grosseto 

Dal 25 giugno e fino al 15 novembre 2023, l’acqua, l’oro blu, diventa protagonista della mostra a cielo aperto diffusa nel centro storico di Grosseto con “Conversations with Blue Gold” dell'artista e fotografo svizzero Giacomo “Jack” Braglia, a cura di Beatrice Audrito: sei grandi sculture, realizzate con la tecnica innovativa del wrapping, per raccontare l'emergenza idrica.
Un’incursione artistica che accompagnerà i visitatori, gli abitanti e i turisti in un percorso di consapevolezza, in cui Braglia -già protagonista della 58ma Biennale di Venezia con la mostra #MayYouLiveToHelpWalkers- dà corpo alla fotografia tradizionale trasformando i suoi scatti in sculture e installazioni tridimensionali grazie a supporti fotografici alternativi: busti in gesso, scudi, bocche classiche e piramidi che riveste di immagini fotografiche per permettere alla fotografia di conquistare la terza dimensione, superandone i limiti. 
Tredici sono le foto scelte per raccontare un tema d’attualità e ambiente: tredici foto che, raccontando la ricchezza dell’acqua e la sua importanza, ne dimostrano il rischio della scarsità, coinvolgendo il visitatore sul tema dell'oro blu, la riserva di acqua potabile presente sul nostro pianeta, al fine di sensibilizzare il pubblico ad un consumo responsabile di acqua. Una riflessione urgente, oggi più che mai di grande attualità, che pone l'attenzione sul nostro presente: un momento storico senza precedenti in cui la siccità ha messo in ginocchio il pianeta terra. “Conversations with Blue Gold” si sviluppa in un percorso di sei grandi sculture a cielo aperto, disseminate tra le vie del centro storico di Grosseto -tra Piazza Dante e il Giardino dell’Archeologia-, una città che nel corso dei secoli ha avuto un rapporto molto complesso con l’acqua. 
E' così che si dispiega il racconto di Braglia. Nelle sue opere, immagini fotografiche dai colori accesi, scattate durante i suoi viaggi, prendono corpo aderendo perfettamente a bocche classiche, scudi e altre forme scultoree ispirate al periodo ellenico. Le opere rievocano lo spirito delle “Conversations” (Conversazioni), il titolo che l'artista ama dare alle sue mostre per sottolineare la necessità di aprire un dialogo con il fruitore. 


L’artista mette così a punto una nuova narrazione visiva condotta servendosi di medium diversi come la fotografia, la scultura, il colore. Un invito a riflettere sul rapporto uomo-natura, sui nostri comportamenti quotidiani e sulla necessità di abbracciare uno stile di vita più sostenibile. “Conversations with Blue Gold” è, infatti, il frutto dell'ultima fase di ricerca dell’artista. Il tema della scarsità idrica e dell’utilizzo consapevole delle risorse naturali, così come il concetto di sostenibilità, diventano fulcro dell'indagine di Braglia: tematiche di cui l'artista si occupa da sempre, raccontando le contraddizioni del nostro tempo attraverso il suo obiettivo fotografico grazie ad una ricerca al confine tra fotografia e scultura. “Conversations with Blue Gold” arriva, infatti, dopo Conversations with Emotional Journeys presso Il Battistero di Velate (Varese) e l'ADI Design Museum di Milano (2022), Conversations with Sustainability, in occasione di Parma Capitale Italiana della Cultura 2021, e Conversations with a Changing World a Lugano e Forte dei Marmi (2020). 

Il progetto espositivo è promosso dalla Città di Grosseto e dalla Fondazione Gabriele e Anna Braglia, con il Patrocinio della Regione Toscana. Arte e ambiente si incontrano: la Fondazione Gabriele e Anna Braglia e l'artista supportano il progetto di salvaguardia dell'ambiente marino contro la pesca a strascico promosso da La Casa dei Pesci di Talamone, con una donazione di 5.000 €. 
Grazie a questo gesto, l'Associazione potrà mettere in mare un nuovo blocco scultoreo che andrà a implementare il "Museo a mare aperto" di sculture già collocate sott'acqua, a difesa dell'habitat naturale marino. Classe 1996, Giacomo “Jack” Braglia è un giovane artista e fotografo svizzero.

Appassionato d’arte fin da bambino, oggi la sua ricerca affronta temi di grande attualità come la riscoperta di culture e continenti lontani, la migrazione dei popoli, l’inquinamento dei mari, lo sfruttamento delle risorse naturali e il cambiamento climatico. L'artista supera il medium fotografico mettendo a punto una ricerca interessante al confine tra fotografia e scultura. Servendosi di una tecnica innovativa, l’artista dà corpo alla fotografia tradizionale utilizzando supporti fotografici alternativi realizzati in acciaio, gesso e resina, permettendo alla fotografia di conquistare la terza dimensione, superandone i limiti. 
Giacomo “Jack” Braglia è stato protagonista di numerose mostre personali a Londra, Venezia e Cortina d’Ampezzo. Ha partecipato alla 58ma Biennale di Venezia con la mostra #MayYouLiveToHelpWalkers; sempre a Venezia, con lo scultore Helidon Xhixha ha progettato la grande scultura ambientale The Twin Bottles: Message in a Bottle, per sensibilizzare il pubblico sul tema della dispersione della plastica nei mari. Tra le sue mostre personali più importanti: Conversations with a Changing World, progetto di scultura ambientale sulla salvaguardia dell’ambiente presentato nel 2020 a Forte dei Marmi e poi ospitato dalla città di Lugano (Svizzera). 
La personale Conversations with Sustainability, nel 2021 in occasione di Parma Capitale Italiana della Cultura, la partecipazione a Bad RagARTz, Festival di scultura triennale di Bad Ragaz (Svizzera), con sculture realizzate in collaborazione con l’artista Kelly Halabi, la Triennale di Maroggia e la rassegna OpenArt, Roveredo (Svizzera). A settembre 2021 partecipa al Fuori salone con una mostra all’Acquario Civico di Milano e, a giugno 2022, espone all’ADI Design Museum di Milano, in collaborazione con l’Associazione Culturale Plana. Nel settembre 2022 presenta la personale Conversations with Emotional Journeys presso Il Battistero di Velate (Varese) e, nel marzo 2023, Conversations with Sustainability al Fiore di Pietra, Monte Generoso (Svizzera).

  Inaugurazione: Domenica 25 giugno, ore 18.00, Giardino dell'Archeologia, Grosseto. 
 Anteprima dedicata alla stampa con visita guidata: Martedì 13 giugno, ore 12.00, 
Giardino dell'Archeologia, Grosseto. 

Info su: www.giacomobraglia.com Ufficio stampa HF4 www.hf4.it Marta Volterra marta.volterra@hf4.it340.969.0012 
Valentina Pettinelli press@hf4.it347.449.91.74 

                                                                  Daniela Del Lago

PARMA: INIZIATIVA DI PURATOS ITALIA Campionato italiano Belcolade di cioccolateria L’obiettivo è premiare talenti emergenti. Presidente della giuria è il pasticcere di fama internazionale Davide Malizia. Iscrizioni aperte sino al 6 giugno. Il primo premio è un viaggio per conoscere, assieme ai contadini delle piantagioni, le fasi della produzione del cacao sostenibile.

 

Valentina Bianchi

Si chiama “Campionato italiano Belcolade di cioccolateria” ed è un vero e proprio contest nazionale che punta a scoprire e valorizzare pasticceri e cioccolatieri particolarmente talentuosi e creativi. A proporlo è Puratos Italia, azienda che fa parte di Puratos Group, multinazionale con sede in Belgio, a Bruxelles, che offre una gamma completa di ingredienti, soluzioni e servizi innovativi per l'industria della panificazione, pasticceria e cioccolato. I concorrenti che accetteranno la sfida dovranno da subito lavorare sodo e con passione. Per partecipare alle selezioni preliminari è richiesta la creazione originale di una monoporzione, in forma libera, con le caratteristiche indicate nel regolamento. Le immagini e la ricetta dovranno essere caricate entro il 6 giugno 2023 sul sito dedicato https://belcoladeaward.italiangourmet.it 
Le semifinali, con 24 concorrenti selezionati si terranno in due appuntamenti, il 18 luglio presso Agrovo Academy di Pagani (SA), e il 25 luglio presso l’Innovation Center Puratos di Mazzè (TO). 
I migliori sei di loro saranno ammessi alla finale in programma a Milano nel mese di novembre. 
In entrambe le occasioni, a valutare tecnica e creatività dei finalisti sarà una giuria, presieduta dal pluripremiato Maestro Davide Malizia
e composta da altri personaggi di spicco nel mondo della pasticceria italiana e internazionale. “Credo che questo concorso rappresenti un’ottima occasione per mettersi in gioco e vivere un’esperienza che sicuramente, attraverso il confronto con tanti colleghi, favorirà la crescita individuale sia sul piano professionale che umano” ha sottolineato il presidente della giuria Davide Malizia presentando l’iniziativa. “Quella di quest’anno è l’evoluzione, rinnovata e attualizzata rispetto ai nuovi trend del mercato che, ad esempio, richiede prodotti con basso contenuto di zucchero, di un concorso che abbiamo deciso di riproporre per offrire l’opportunità ai pasticceri e cioccolatieri più talentuosi di mostrare la loro competenza e creatività sottoponendosi alla valutazione di una giuria particolarmente qualificata” ha aggiunto Valentina Bianchi, marketing manager di Puratos Italia. 
Da sottolineare la particolarità del primo premio che andrà al migliore tra i concorrenti: un viaggio in uno dei Paesi dove ha origine il cacao utilizzato nei cioccolati Belcolade. 
Un’occasione unica per conoscere, sin dalla coltivazione, le varie fasi di lavorazione del cacao e toccare con mano i risultati positivi ottenuti attraverso il programma Cacao Trace nato con lo scopo di garantire la produzione a lungo termine di cacao sostenibile attraverso la collaborazione costante con i contadini delle piantagioni. 

Ufficio Stampa Puratos Italia Nevent 
Comunicazione Antonio Pignatiello - +39 347 553 8247 - a.pignatiello@nevent.it 
Gianluigi Lanza - +39 349 343 2989 - g.lanza@nevent.it 

                                                              Daniela Dal lago

lunedì 22 maggio 2023

FEDERAZIONE ITALIANA MOTONAUTICA TERZA TAPPA DEL CAMPIONATO ITALIANO MOTO D’ACQUA 2023 Gran Premio di Ancona Acquabike Ancona, 26-27-28 maggio 2023 Porto Turistico di Marinadorica

 

È in programma ad Ancona, da venerdì 26 a domenica 28 maggio, la terza tappa del Campionato Italiano Moto d’Acqua 2023 – Gran Premio di Ancona Acquabike. Le gare si svolgeranno nello specchio d’acqua antistante il Porto Turistico di Marina Dorica, uno tra i più grandi e moderni che si possano trovare, lungo le coste della nostra penisola. 

L’appuntamento è organizzato dall’A.S.D. AMICI DEL MARE in collaborazione con l’A.S.D. H20 RACING TEAM, sotto l’egida della Federazione Italiana Motonautica. Sono oltre 100 i piloti in gara, già campioni italiani, europei e mondiali. 

  Ufficio stampa Carola Assumma

                                                                 Daniela Dal Lago

martedì 16 maggio 2023

“Jacques Louis David. Autoritratto di una rivoluzione” di Camilla Migliori: al Teatro di Documenti il racconto in chiaroscuro di un artista esposto al Museo del Louvre di Parigi

 


Il suggestivo Teatro di Documenti diventa scenario il 31 maggio della mise en espace “Jacques Louis David. Autoritratto di una rivoluzione”, testo teatrale di Camilla Migliori.

La regista Stefania Porrino regala al pubblico la storia di un artista che ha fatto delle sue creazioni messaggio politico: Jacques – Louis David.

“Quello che più mi ha attratto in J.L. David è la sua doppiezza d’animo, la sua ambiguità e il suo opportunismo. Dipinge soggetti e scene ispirati ad episodi classici, dove si evidenziano la virtù, l’alta moralità, la lealtà nei confronti della patria, ma poi si schiera dalla parte di Robespierre e sottoscrive la condanna alla ghigliottina di tutti coloro che non aderiscono allo spirito sanguinario del Terrore. Quindi da un lato la virtù e il rigore del senso etico, dall’altro la disumanizzazione di tali principi, fanno di David un artista dalla duplice anima”dichiara l’autrice Camilla Migliori.

Il pittore, rappresentante della prima fase del Neoclassicismo, detta pre-rivoluzionaria, dopo la caduta di Robespierre, è accusato per la sua attività politica, svolta come deputato giacobino.

La vicenda è ambientata in una stanza del Palazzo di Luxembourg a Parigi, dove l’artista è rinchiuso insieme ad altri due carcerati.

Il periodo turbolento della Rivoluzione francese - i cui eventi hanno portato nel mese di aprile del 1794 alla decapitazione di Danton e a quella di Robespierre nel mese di luglio - sta per volgere alla fine. La Rivoluzione, dopo aver spazzato via l'Ancien Régime, è in crisi. In Francia regna l'instabilità politica.

Il pittore vive la reclusione in uno stato perenne di angoscia e i due compagni di cella assurgono al ruolo dei fantasmi di Danton e Robespierre.

Dopo una notte piena di incubi, assalito dai sensi di colpa per aver votato a favore di innumerevoli condanne alla ghigliottina, riceve la visita della sua ex moglie. Charlottetenterà di risvegliare in lui una nuova presa di coscienza politica in nome di un'umanità più giusta e meno violenta.

Il pittore, dopo l’esperienza carceraria e in omaggio alla moglie e a tutte le donne portatrici di riconciliazione e tolleranza, progetterà e realizzerà la grande composizione “Le Sabine”.

L’opera, un dipinto a olio su tela, è oggi conservato al Museo del Louvre di Parigi.

“Nel grande quadro Le Sabine - che trae ispirazione dal noto soggetto mitologico della guerra tra Romani e Sabini - tutto potrebbe far pensare ad un salvifico rinnovamento interiore di David. Sorge però un dubbio: in un momento così delicato per lui che si trova ancora in carcere rischiando la ghigliottina per le accuse dei suoi avversari, il quadro dove si esalta un modello di virtù e concordia non è forse solo un modo per ingraziarsi l’opinione pubblica e salvarsi la pelle? Sarà così, conoscendo l’opportunismo del pittore?”continua Camilla Migliori.

Un’opera di grande pathos capace di raccontare non solo il potere salvifico dell’arte ma la capacità umana di trovare nuova speranza anche nei momenti più bui. Le musiche composte ed eseguite alla chitarra da Lorenzo Sorgi accompagnano il viaggio introspettivo di un uomo che dialoga con le sue paure e che interrogandosi scopre le sue “verità”.

Il cast è composto da: Giulio Farnese (Jacques – Louis David), Nunzia Greco (Madame Pecul), Alessandro Pala Griesche (detenuto che interpreta Robespierre), Giuseppe Pestillo (detenuto nel ruolo di Danton) e Giacomo Segreto (carceriere).

“Tutte le notti l'ombra di Danton mi corre dietro per le strade di Parigi... e la voce di Robespierre mi tormenta nel sonno.... Perché mi perseguitano...? La mia vista diventa sempre più debole... Tutto appare sfocato, confuso... Quella parete scrostata, laggiù in quell'angolo... vedo ombre, profili di visi, sembrano braccia, gambe che si muovono... (sussulta, impaurito) Ma chi c’è in quell’angolo? Che volete? Come avete fatto ad entrare?”

BIOGRAFIA CAMILLA MIGLIORI

Camilla Migliori, regista di prosa, drammaturga, scrittrice, agli inizi della sua attività fonda una suaCompagnia col riconoscimento del Ministero dei Beni Culturali. I suoi testi spaziano dalla commedia aldramma storico affrontando tematiche che trovano riscontro nella nostra società contemporanea e ricevepremi tra cui Premio Spoleto Festival Art, Premio Gerundo, Premio Polifemo, Premio Fersen, SegnalazionePremio Flaiano. Recentemente ha pubblicato tutti i suoi testi teatrali con note case editrici.

JACQUES LOUIS DAVID

AUTORITRATTO DI UNA RIVOLUZIONE

Mercoledì 31 maggio ore 20,45

Teatro di Documenti

Via Nicola Zabaglia, 42, 00153 Roma RM