martedì 12 novembre 2024

I Corsi dell’”Istituto Armando Curcio” Quando la formazione passa per il lavoro

 

l’on. Souad Sbai con la Presidente dell’”Istituto Armando Curcio”, Cristina Siciliano, durante la cerimonia di inaugurazione dell’Anno Accademico

Editoria: una parola che non può sfuggire all’occhio di chi percorre la propria esistenza con la voglia di apprendere, con l’umiltà dei grandi e il desiderio costante di mettersi in discussione. Esiste una forma declinata dall’informazione dei giornali, delle radio, delle tv e dei siti online; e un’altra, più colta, variegata e allo stesso tempo approfondita, legata alla pubblicazione di libri, saggi, romanzi, biografie, raccolte di documenti per la riemersione della storia. E tanto altro, perché il genere umano vive ogni giorno esperienze differenti , dunque, meritevoli di essere raccontate attraverso lo scritto e il dialogo, visti come trasmissione e approfondimento di confronti, fermati ed impressi su pagine da sfogliare con amore e rispetto. 
Souad Sbai e Cristina Siciliano con  il giornalista e portavoce della Comunità Egiziana in Italia, Mohamed Yoddef Ismail Al 


Così, nel 1927, per opera dell’intellettuale Armando Curcio, nasceva la prima idea della Armando Curcio Editore: una realtà imprenditoriale destinata a scrivere pagine gloriose della storia culturale italiana. Il fondatore riuscì a costituire nel tempo un catalogo ricco di preziosi volumi di narrativa, saggistica e arte, un immenso patrimonio contenutistico e iconografico che sarebbe stato ereditato dal figlio Alfredo e dalle generazioni a seguire. Oggi come allora, alla base della filosofia della Casa Editrice - da sempre al fianco di scuola e famiglia – alberga la convinzione che il sapere, la curiosità e la conoscenza mettano in moto un circolo virtuoso in grado di coinvolgere singoli e gruppi, persone e istituzioni: promuovere lettura e cultura significa investire nei giovani talenti. Per crescere in un comparto che ha la capacità di influire sulla realtà produttiva del Paese, bisogna valorizzare il sapere: oggi, la Casa Editrice può vantare una struttura solida, dinamica e flessibile, in grado di soddisfare le mutevoli esigenze di un mercato in continua trasformazione. E che l’ha portata a divenire sede attraverso una di Corsi triennali di formazione di grande attualità e di sviluppo dei nuovi interessi culturali. Così, come da tradizione ormai consolidata, in via Palmiro Togliatti 1625 - elegante sede della Casa Editrice - è andato in scena con significativo successo l’evento d’inaugurazione dell’Anno Accademico 2024-2025 incentrato su uno specifico tema: “La formazione passa per il lavoro / Borse di studio, aiuti e valorizzazione della meritocrazia”. Durante la presentazione sono stati illustrati i programmi accademici e la XIX Edizione del Premio Curcio per le Attività Creative. Sono intervenuti docenti, professionisti del mondo dell’editoria, del giornalismo, della comunicazione e dell’informazione, pronti a condividere con i partecipanti ai Corsi proposte e indicazioni inerenti alle varie attività promosse dall’Istituto, dall’Associazione e dalla Casa Editrice Armando Curcio; nonché per illustrare i dettagli della partecipazione alla XIX Edizione del Premio Curcio per le Attività Creative.

La psicologa Maria Rita Parsi con Cristina Siciliano


Tra gli ospiti d’onore, in qualità di docenti dell’Istituto, erano presenti l’on. Souad Sbai, la psicologa Maria Rita Parsi, la cantante e autrice Manuela Villa, l’attrice e regista Isabel Russinova, la stilista Regina Schrecker, l’autore e conduttore radiofonico Nino Graziano Luca, Dario Gulli della Almond Entertainment, il COO, CFO & Management Director della Ternana calcio, dott. Giuseppe D’Aniello, il dott. Stefano d’Alessandro, Presidente della Ternana Calcio, la candidata al premio Nobel per la pace nel 2014 Frozan Nawabi, il portavoce della comunità egiziana in Italia ed Europa Mohamed Yoddef Ismail Ali e tante altre personalità del mondo della cultura. A introdurrei lavori è stata la Presidente dell’Istituto Armando Curcio, Cristina Siciliano: a capo della vera e propria fucina di cultura dal 2019, la dinamica manager ha potenziato la produttività in àmbito editoriale nel settore della narrativa per bambini e ragazzi, puntando sulla sinergia tra marchio madre e centro di formazione. Proprio nell’ottica di accrescere sempre più l’offerta formativa, oltre a garantire un percorso accademico di altissimo profilo, l’Istituto quest’anno attraverso l’attivazione di Masterclass e Corsi di Specializzazione consentirà agli studenti una crescita organica e complessiva: grazie all’affiancamento di validi tutor aziendali e di grandi nomi del mondo della cultura, le varie modalità di lavoro legate ai comparti del giornalismo e dell’editoria, del marketing, della moda, della musica, della produzione teatrale e cinematografica e della comunicazione. In tal modo troveranno sviluppo con strumenti contemporanei non solo le competenze e le abilità, ma soprattutto la creatività personale. L’Istituto, infatti, offre corsi del marketing e rappresenta, inoltre, il cuore pulsante della SSML Armando Curcio che - riconosciuta dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca ai sensi del D.D. n. 1934 del 1° agosto 2017 - vanta il Corso di studi Triennale in Editoria e Marketing. Molte e di elevato spessore le attività messe in campo per il nuovo Anno Accademico dall’Istituto Armando Curcio per i suoi attuali e futuri studenti. Oltre alle già elencate, sono stati indetti periodi di Project Day, Career Day, Seminari, Visiting Professor e Orientamento per le scuole superiori. Il tutto realizzato sempre con un obiettivo ben preciso: accompagnare le nuove generazioni al meglio, affinché si formino professionisti pronti a rispondere alle esigenze del mondo del lavoro. 

                                    Marino Collacciani         

Arriva al cinema C’era una volta il beat italiano di Pierfrancesco Campanella

 

Il cineasta romano (di origini russo-pugliesi) Pierfrancesco Campanella coinvolge i protagonisti di una stagione musicale irripetibile in C’era una volta il beat italiano! Distribuito da Parker Film, infatti, sarà nelle sale cinematografiche a partire dal 21 Novembre 2024 il nuovo docufilm del regista, che già qualche anno fa aveva riscosso molti consensi con il suo I love… Marco Ferreri, recentemente tramesso su Retequattro. C’era una volta il beat italiano intende essere l’affettuoso omaggio ad un periodo che ha segnato la storia. Gli anni Sessanta hanno rappresentato un’epoca di grandi fermenti e rinnovamento sociale, con un decisivo cambio di rotta a livello mondiale per quanto riguarda ideologie, mode, costume, valori. 

Soprattutto quel periodo ha espresso una grande esigenza di libertà dalle convenzioni stereotipate improntate al perbenismo e all’ipocrisia. Anche la musica si è adeguata con nuovi suoni e testi più impegnati. In Italia la cosiddetta “beat generation” è stata rappresentata da un gruppo di artisti decisamente innovativi, con canzoni che hanno lasciato un’impronta indelebile nell’immaginario collettivo. In questo lavoro ne parlano un gruppo di personaggi che il genere beat lo hanno vissuto, per una analisi lucida e ironica allo stesso tempo, evitando compiacimenti nostalgici. 

Molti i cantanti intervistati da Campanella: da Don Backy a Ricky Gianco, da Renato Brioschi dei Profeti a Pietruccio Montalbetti dei Dik Dik, da Livio Macchia dei Camaleonti a Gianni Dall’Aglio dei Ribelli, da Donatella Moretti a Mario Pavesi dei Fuggiaschi, a Giuliano Cederle dei Notturni. Poi c’è Franco Oppini, in quegli anni facente parte dei Gatti di Vicolo Miracoli, massima espressione del movimento “Verona Beat”. 

Fondamentale la presenza di Mita Medici, la prima “Ragazza del Piper”, che ha rappresentato la svolta per un’intera generazione di ragazze desiderose di emanciparsi dal secolare predominio maschile. Significativo l’apporto di Rosanna Fratello, che all’epoca del beat ancora non cantava ma sognava ad occhi aperti, sperando di emulare la carriera dei suoi idoli Patty Pravo, Rita Pavone e Caterina Caselli. 

C’era una volta il beat italiano è inoltre impreziosito dai contributi di vari addetti ai lavori, come Fernando Fratarcangeli (direttore della rivista di collezionismo musicale Raropiù), Massimiliano Canè (autore della trasmissione Techetechetè su RaiUno), il press-agent Niccolò Carosi, i parolieri Alberto Salerno e Claudio Daiano, i musicisti Natale Massara, Mauro Goldsand e Rodolfo Grieco, discografici Federico Monti Arduni, Italo Gnocchi e Andrea Natale, l’operatore culturale Franco Mariotti, 

la conduttrice tv Morena Rosini (già nel gruppo Milk and Coffee), il regista Luca Verdone e gli esperti di beat Francesco Lomuscio, Federico Gnocchi e Carlo Lecchi (Presidente della AVI, Associazione Vinile Italiana). Infine l’estroso Ivan Cattaneo che il beat lo ha rilanciato negli anni Ottanta con i suoi album di cover (in particolare Italian Graffiati). E non finisce qui, perché C’era una volta il beat italiano rappresenta soltanto il primo capitolo di una trilogia di docufilm a carattere musicale che, prodotta da Sergio De Angelis per la Parker Film, si completerà attraverso due lavori rispettivamente dedicati al rock progressivo e alla dance italiana. 

  Ufficio Stampa Francesco Lomuscio

                                  Giò Di Giorgio












giovedì 7 novembre 2024

Artax Compagnia Teatrale presenta Dal 22 al 24 novembre 2024 MATCH spettacolo scritto e diretto da Alessandro Giova interpretato da Giacomo Costa e Francesca D’Urso

 

Marta, una social media manager in cerca di nuove amicizie e Antonio, un giovane ragazzo che fugge da ogni responsabilità, sia lavorativa che sentimentale, si conoscono attraverso un'app di incontri. Tra loro scatta il famoso MATCH e tra i due inizia una faticosa ricerca di compatibilità al di fuori della barriera digitale dei loro smartphone. 


MATCH è una commedia amara che parla di relazioni al tempo delle barriere digitali. In un mondo iperconnesso le persone hanno perso la capacità di relazionarsi ed esprimere le proprie emozioni di fronte agli altri. Per questo motivo la struttura del testo è incentrata sul duplice binario dei messaggi vocali e dei dialoghi diretti. I dialoghi diretti saranno asciutti, taglienti, freddi, che evidenziano una reale difficoltà di esprimersi. Al contrario, i dialoghi indiretti, ovvero quelli che avvengono al di qua del muro digitale attraverso i messaggi vocali, sono leggermente più articolati. Altro focus della commedia è la paura, la paura dell’altro, dell’impegno, la paura di investire in qualcosa, la manipolazione della realtà propria e dell’altro. Il non detto è la parte di testo più ricca, un testo ipotetico che viene scritto contro un muro invisibile e diviene così illeggibile. Lo spettacolo porta in scena l’esperienza quotidiana. Due grossi smartphone di circa 1 metro e 70 costituiscono gli elementi scenografici dello spettacolo, i personaggi vi sono letteralmente rinchiusi. Un tentativo di teatralizzare ciò che comunemente viviamo attraverso un piccolo schermo. Lo spettacolo sarà corredato da momenti performativi e musica live. 


Teatro Trastevere Il Posto delle Idee via Jacopa de' Settesoli 3, 00153 Roma Feriali ore 21, festivi ore 17:30 CONSIGLIATA PRENOTAZIONE INFORMAZIONI DI BIGLIETTERIA prevista tessera associativa intero €13,00-ridotto €10,00 Contatti: 065814004-3283546847 info@teatrotrastevere.it www.teatrotrastevere.it https://www.facebook.com/teatrotrastevere/ Ufficio Stampa: Vania Lai vanialai1975@gmail.com

                                      Giò Di Giorgio

martedì 5 novembre 2024

Sabato 9 novembre 2024 - ore 15 Presentazione di La mia vita a passi di danza di Giuseppe Picone (Gremese Editore) nell'ambito del Montecatini International Short Film Festival

 

Caffè Storico, Terme Tettuccio Montecatini Terme (PT) A seguire, all'autore - étoile internazionale della Danza - sarà consegnato il Premio alla Carriera All'incontro saranno presenti l'editore Alberto Gremese e il direttore artistico del festival, Marcello Zeppi 
 Ingresso libero a tutti


L'étoile internazionale della danza Giuseppe Picone sarà ospite del Montecatini International Short Film Festival per presentare la sua autobiografia, La mia vita a passi di danza, edita da Gremese. Sabato 9 novembre alle ore 15, presso il suggestivo Caffè Storico delle Terme Tettuccio, Picone offrirà al pubblico un racconto intimo e appassionato della sua carriera trentennale, con un evento imperdibile che si concluderà con la consegna del prestigioso Premio alla carriera. All'incontro presenzieranno l'editore Alberto Gremese e il direttore artistico del festival cinematografico, Marcello Zeppi. Il libro, introdotto dalla prefazione di Beppe Menegatti, è un emozionante viaggio tra i ricordi di uno dei ballerini più amati e apprezzati della scena internazionale. Con un tono sincero e ricco di aneddoti, Picone ripercorre la sua vita dedicata alla danza: dai primi passi al Teatro San Carlo di Napoli fino alla consacrazione nei principali teatri del mondo, passando per momenti di grandi successi, incontri memorabili e difficoltà affrontate con determinazione e amore per la sua arte. Un’opera arricchita da un apparato fotografico che ne ripercorre le tappe salienti, sul palco e nella vita privata. Picone, che ha danzato con compagnie di spicco come il Ballet National de Nancy, l'English National Ballet e l’American Ballet Theatre, dedica quest’opera a suo fratello Lello, che lo ha sempre incoraggiato fin dai primi passi nel mondo della danza. La mia vita a passi di danza è un diario di formazione personale e professionale che, tra successi e battaglie, celebra la resilienza e la dedizione di un artista che ha saputo trasformare ogni esperienza in nuova forza e ispirazione. Il libro, insieme alle ultime pubblicazioni Gremese, sarà presente presso gli spazi delle storiche Terme Tettuccio per tutta la durata del festival.  


SCHEDA

 

Titolo: La mia vita a passi di danza

Autore: Giuseppe Picone

Casa editrice: Gremese

Collana: Dialoghi

Volume: Brossura

Pagine: 160

ISBN: 978-88-6692-196-7

Prezzo: € 20,00


 

 


mercoledì 30 ottobre 2024

Roma Arte in Nuvola 2024 - Dal 22 al 24 novembre alla Nuvola dell’Eur, da Pietro Consagra a Piero Guccione, da Giuseppe De Nittis e Pino Pascali a Vedovamazzei, i maestri della fotografia dagli anni ‘60 ad oggi

 

Roma, 30 ottobre 2024 – Dall'astrattismo all'arte povera, dalla digital art all'arte plastica, passando per la scultura, la fotografia, la videoarte, la pittura, le installazioni e la street art, Roma si prepara ad accogliere dal 22 al 24 novembre (opening e anteprima stampa il 21) la quarta edizione di Roma Arte in Nuvola, uno degli appuntamenti più attesi nel panorama dell’arte moderna e contemporanea nazionale e internazionale, ideata e diretta da Alessandro Nicosia, prodotta da C.O.R. Creare Organizzare Realizzare con la direzione artistica di Adriana Polveroni e promossa con Eur S.p.A. Un vero e proprio hub artistico a tutto tondo, dove artisti, gallerie, appassionati, insieme alle grandi istituzioni, anch’esse parte attiva nella programmazione della manifestazione, si incontrano per offrire un’esperienza visiva e sensoriale delle molteplici anime della creatività, all’interno di uno scenario d’eccezione quale è la Nuvola.
In un dialogo fra moderno e contemporaneo, con 140 gallerie nazionali e internazionali che rappresentano l’attività principale dell’intera manifestazione, particolare visibilità verrà data agli espositori del Centro e Sud Italia provenienti da città quali Napoli, Pescara, Sorrento, Scicli, Avellino, Nuoro, Modica e San Pantaleo, che considerano la fiera un evento di assoluta importanza per fare conoscere le loro opere. “L’obiettivo che mi ero posto quando ho ideato questo progetto nel 2019 si sta consolidando sempre di più: non solo attraverso le gallerie, che rimangono al centro del progetto, ma anche grazie a numerose iniziative che consentiranno al grande pubblico di vivere un’esperienza ricca e diversa, calata nei 14.000 metri quadri di spazio espositivo divisi tra arte moderna, al general floor, e contemporanea, al piano forum, capaci di creare un dialogo vivace e articolato tra diverse espressioni artistiche” - dichiara l’ideatore della manifestazione Alessandro Nicosia. Continua in tal senso il percorso di crescita della fiera con numerosi eventi collaterali che animeranno i corridoi della Nuvola, arricchendo l’esperienza di questa nuova edizione. I visitatori potranno ammirare le mostre di Pietro Consagra, Piero Guccione e Vedovamazzei e la selezione di opere provenienti dal Paese ospite di questa quarta edizione, il Portogallo. La Regione Puglia, di concerto con la Pinacoteca “Giuseppe De Nittis” di Barletta e la Fondazione Museo Pino Pascali di Polignano a Mare, presenterà un inedito incontro tra Giuseppe De Nittis e Pino Pascali curato da Adriana Polveroni. 

 Internazionalità, eccellenza e attenzione allo sviluppo culturale del territorio, conferma le collaborazioni istituzionali con il Ministero della Cultura, con la speciale partecipazione di alcune delle sue istituzioni museali e culturali più rappresentative come la Direzione Generale Creatività Contemporanea, con la Fondazione MAXXI - Museo nazionale delle arti del XXI secolo, con l’Istituto centrale per la grafica, con la Direzione generale Archivi e il Museo delle Civiltà, fino alla Regione Lazio e Roma Capitale che sostengono sin dalla prima edizione il progetto; Roma Capitale con l’interessante mostra su Giulio Aristide Sartorio, la Regione Lazio con le gallerie del territorio. Main sponsor Banca Ifis che, attraverso Ifis art, sostiene Roma Arte in Nuvola per promuovere e valorizzare la fruizione dell’arte e il suo impatto sociale. 

Per l’occasione, Banca Ifis allestirà uno spazio che consentirà ai visitatori di immergersi nella produzione di uno dei più grandi artisti italiani di tutti i tempi: Antonio Canova. A Roma Arte in Nuvolaverranno esposti 12 busti inediti del maestro veneziano, recentemente ritrovati e restaurati grazie al supporto di Ifis art. Significativa la partecipazione, per il secondo anno consecutivo, della Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura che presenterà al pubblico un focus sulle produzioni fotografiche e video, acquisite attraverso alcuni dei più importanti programmi nazionali e internazionali di sostegno all’arte italiana: Strategia Fotografia, Italian Council e PAC - Piano per l’Arte Contemporanea. Inoltre, sarà proiettata una selezione di immagini provenienti da “Atlante Architettura Contemporanea” progetto di committenza, in collaborazione con il MUFOCO Museo di Fotografia Contemporanea e Triennale Milano, grazie al quale dieci giovani autori, individuati attraverso selezione pubblica, hanno percorso l’intero territorio italiano per raccontare oltre 250 architetture contemporanee italiane. La Direzione generale Archividel Ministero della Cultura parteciperà per la prima volta con un’isola informativa, esponendo documenti storici e opere originali, tra cui gli atti del processo relativi al disastro del Vajont e le lettere dalla prigionia di Aldo Moro. L’Istituto centrale per la grafica, invece, esporrà una selezione di opere anche di recente acquisizione, rappresentative della varietà e della qualità delle sue collezioni, con particolare riferimento al Novecento. Tra gli artisti esposti: Giorgio Morandi, Fausto Pirandello, Filippo de Pisis, Franco Gentilini, Emilio Isgrò, Alberto Burri, Jannis Kounellis. Dalla collezione del MAXXI invece saranno esposte: Casa senza titolo (1999) di Sislej Xhafa, collocata nel piano forum della Nuvola, e Climbing (2000) del duo Vedovamazzei, allestita all'interno di un’area espositiva a loro dedicata. Attraverso Casa senza Titolo, presentata per la prima volta alla Biennale di Venezia del 1999 durante i bombardamenti del Kosovo per mano della Nato, Xhafa pone l’attenzione sulla rappresentazione dell’identità nazionale (in questo caso la sua, albanese). Climbing è stata prodotta in occasione della prima edizione del Premio per la giovane arte italiana (2000) il cui tema era “Migrazioni e Multiculturalità” e giustappone, in chiave ironica, un lampadario in ferro, una scala da alpinismo, un sacco a pelo di volpe argentina firmato Prada e un comodino di cartone. Tornerà anche il focus internazionale che quest’anno vedrà protagonista il Portogallo, con “Uma Volta ao Sol” (Un giro attorno al sole), a cura di Sandra Vieira Jürgens, curatrice e critica specializzata in arte contemporanea e nell’esplorazione delle nuove avanguardie artistiche. Con opere che dialogano con la vita in modo ravvicinato, poroso e flessibile, sarà un invito a sperimentare la dimensione ludica dell’arte e del gioco collettivo, offrendo uno spaccato di nuovi linguaggi, una commistione tra arte e tecnologia, e uno sguardo inedito sulla scena portoghese. Guardando alle identità artistiche, ma anche al confronto e alle intersezioni tra stili ed epoche, la fiera offrirà ai visitatori un viaggio tra installazioni, performance, talk ed eventi speciali. Tra questi “Lo studio di Pietro Consagracome performance di unavita”ricostruisce idealmente lo studio romano in via Cassia 1162 di questo protagonista internazionale dell’arte astratta, attraverso una serie vintage di fotografie scattate da Claudio Abate. In mostra sono esposte anche sculture riprodotte nelle immagini del giardino come i “Matacubi” dalle forme inanellate, e i marmi “Libeccio antico” e “Ligiona n. 3” che confermano come il colore nell’opera di Consagra sostituisca sempre il contrasto accademico di luce e ombra. Il progetto, a cura dell’Archivio Pietro Consagra, include anche nove preziose foto vintage di Ugo Mulas che ritraggono l’artista al lavoro nel suo studio. Altro highlight della fiera, che mette in dialogo artisti e linguaggi, sarà il confronto inedito tra due pionieri dell’arte pugliese: Giuseppe De Nittis e Pino Pascali. Giovani, brillanti, geniali: Giuseppe De Nittis e Pino Pascali, entrambi innovatori nati a pochi chilometri di distanza in Puglia, vengono messi a confronto in un’inedita mostra vis-à-vis che esplora la loro capacità di sperimentazione. De Nittis, impressionista italiano, rivoluzionò la pittura con nuove inquadrature e una luce ispirata agli impressionisti, mentre Pascali introdusse forme e materiali inediti, creando opere iconiche e sperimentando l'uso performativo della fotografia: due artisti decisivi per la storia dell'arte italiana, tra tradizione e avanguardia. Il viaggio di Roma Arte in Nuvola nei linguaggi dei pionieri prosegue con Piero Guccione, uno dei più importanti pittori italiani figurativi del XX secolo, protagonista di La città sognata – Opere 1959-1972. La mostra, realizzata dall'Archivio Piero Guccione a 70 anni dal suo arrivo nella Capitale, ripercorre il suo periodo romano accanto al maestro Renato Guttuso con una selezione di 18 opere a olio su tela che catturano la bellezza meditativa del lavoro del “pittore del mare”, insieme all’essenza della sua poetica. Il Comune di Civita Castellana, noto per la grande tradizione artigianale nel campo della ceramica, presenterà la sua storia nonché l’opera di un’eccellenza: il Maestro Franco Giorgi. Passione e sperimentazione sono le caratteristiche di tutto il suo percorso artistico, che ha dato vita a forme inaspettate e articolate. Ancora sulla linea del gioco e del dialogo, ospite di quest’anno sarà anche il duo Vedovamazzei, formato da Stella Scala e Simeone Crispino, che porterà un’esposizione di opere inedite, caratterizzate dalla loro consueta ironia e capacità di affrontare temi complessi attraverso un linguaggio artistico che gioca con i confini tra realtà e rappresentazione. Non mancherà poi la grande fotografia contemporanea con “Il gioco delle identità”, a cura di Arianna Catania, che traccia un percorso inedito attraverso 50 opere di artisti che hanno segnato la storia della fotografia dagli anni ‘60 ad oggi: Nan Goldin, Luigi Ontani, Shirin Neshat, Liu Bolin, Franco Vaccari, Kanehe Muholi, e ancora Letizia Battaglia, Vanessa Beecroft, Lisetta Carmi, Kensuke Koike, Francesco Jodice, sono solo alcuni degli autori che guideranno lo spettatore in una esposizione originale e non cronologica sul tema dell’identità. La sezione “Nuove prospettive” a cura di Valentina Ciarallo comprenderà gallerie che si distinguono per un approccio innovativo e trasversale, impegnate nella ricerca di nuovi orizzonti e nella ridefinizione del concetto tradizionale di galleria. Infine, ci sarà spazio per il progetto speciale dedicato alle performance, curato daDaniela Cotimbo e Adriana Polveroni. Sono quattro gli appuntamenti che animeranno il programma con azioni dirompenti che indagano temi legati alle relazioni sociali, ai femminismi, all’ecologia, alla memoria urbana e al recupero delle subculture: da Francesco Fonassi con Dream Klub Remix all’artista romano Iginio De Luca con Tevere Expo, scarti sonori. E ancora il duo artistico LU.PA con D'altro canto cade e l’artista romana Francesca Cornacchini con Blue Horizon. Roma Arte in Nuvola 2024 sarà un’occasione unica per intraprendere un viaggio emozionante tra le migliori proposte artistiche e le nuove avanguardie in grado di catturare l’interesse non solo di addetti ai lavori, ma anche di un pubblico di giovani neofiti attirati dalla scoperta di un nuovo modo di intendere l’arte. 

Ufficio Stampa Ufficio Stampa Roma Arte in Nuvola C.O.R. Creare Organizzare Realizzare HF4 Communication Antonio Naselli e-mail: arteinnuvola@hf4.it antonionaselli.press@gmail.com