mercoledì 17 dicembre 2025

Il Cinema, il grande cinema celebrato in tutte le sue sfaccettature. Premio Massimo Jaboni

 


E’ stata una grande festa, non una semplice rassegna cinematografica, quella andata in scena domenica pomeriggio nella sala Pirandello del teatro Tordinona. Premiati attori, doppiatori, direttori della fotografia, produttori... insomma tutte quelle figure che con la propria professionalità concorrono a realizzare un film, uno spettacolo... ovvero il sogno. Il premio internazionale cinematografico, intitolato a Massimo Jaboni, ormai di casaal Teatro Tordinona di Roma, via Degli Acquasparta 16 ha celebrato domenica 14 dicembre la sua XII^ edizione ricordando con delicatezza e dovizia di particolari, il decano dei fonici del cinema Massimo Jaboni che ha dedicato quasi l’intera sua esistenza alla settima arte, tra lavoro sul set e docenza alla scuola di cinema di Roma.



La rassegna, ideata dalla sorellaSilvana, anch’essa con mezzo secolo di vita dedicata al cinema, è alla terza edizione sotto la direzione artistica del regista e sceneggiatore Felice Maria Corticchia.
La serata è stata, ancora una volta, presentata dalla giornalista Francesca Lazzeri, mentre la direzione palco è stata curata da Antonello Russo, le foto di scena magistralmente realizzate dalla fotografa Paola Lustrissimi.
Nel corso dell’evento, patrocinato dalla Regione Lazio, sono state premiate grandi personalità del cinema italiano e internazionale.



I 5 riconoscimenti alla memoria sono andati
- all'attore e doppiatore Enrico Maria Salerno. Il premio è stato consegnato da Gloria Vancini, figlia dell'indimenticato Florestano a Chiara Salerno, evento che ha permesso alle due figlie d'arte di ricordare entrambi i papà che ebbero la fortuna e l'onore di lavorare insieme diverse volte.
- al regista e sceneggiatore Giorgio Capitani scomparso nel 2017 e per il quale era presente la figlia Vanessa, che ha ricordato con grande emozione il lavoro fatto dal padre e soprattutto la passione che ha sempre animato il suo operato.



- al produttore, regista e sceneggiatore Luciano Martino insignito del riconoscimento alla carriera nella X edizione del premio. Domenica pomeriggio a ritirare il premio alla memoria c'erano la figlia Lea, commossa ed emozionata ed il fratello Sergio, con il quale ha condiviso una lunga carriera lavorativa, essendo anche lui regista e sceneggiatore.
- Bellissimo il ricordo dell'attore statunitense Guy Madison, fatto dal figlio Robert, insignito del riconoscimento alla carriera. Robert, ricordando il papà Guy, ha raccontato episodi inediti, come il colloquio con Sergio Leone che lo avrebbe voluto con lui sul set, invito declinato da Guy.



- l'operatore di macchina Claudio Morabito, il cui premio è stato ritirato dalla moglie e dalla figlia Manuela, che pochi minuti prima aveva ricevuto il riconoscimento alla carriera.
I due premi speciali sono andati alla paroliera e sceneggiatrice (Premio David di Donatello) Carla Vistarini, emozionatissima per il riconoscimento tanto quasi da non riuscire a proferire parola nonostante le parole siano il suo pane quotidiano e al giornalista e saggista Alberto Michelini, che ha ricordato interessanti aneddoti legati alla sua carriera lavorativa e politica, dall'amicizia con Papa Wojtyla all'esperienza di parlamentare.



I riconoscimenti alla carriera a:
Simona Patitucci (Attrice e doppiatrice),
Manuela Morabito (Attrice),
Claudio Fragasso (Regista e sceneggiatore),
Luca di Nardo (Agente cinematografico),
Antonio Avati (Produttore e sceneggiatore),
Maria Pia De Meo (attrice),
Emanuela Rossi (Attrice e doppiatrice),
Lucia Batassa (Attrice),
Francesca Della Ragione (Attrice),
Robert Madison (Attore),
Francesco Apolloni (Attore e regista),
Gianni Mammolotti (Direttore della fotografia),
Daniela Fazzolari (Attrice),
Alberto De Venezia (Produttore e regista), premiato dall’attrice Adriana Russo.
Pergamene d'onore per la produttrice esecutiva ed organizzatrice di eventi cinematografici Gordana Ristic, da anni stretta collaboratrice di Gabriella Carlucci nella realizzazione del festival del cinema italo / serbo.



Pergamena d'onore al maestro orafo Giovanni Pallotta che anche quest'anno ha omaggiato le premiate con una meravigliosa spilla porta-occhiali, della quale ha spiegato non solo la fattura ma anche e soprattutto lo studio fatto per la realizzazione.
Pergamena d'onore per la Agostini flower designer Tiziana Agostiniche ha trasformato il palco della sala Pirandello con delle composizioni floreali a tema natalizio. Composizioni floreali realizzate con piante vere, innevate con una tecnica innovativa tanto da sembrare neve vera.
Pergamena d'onore per il miglior cortometraggio è andato a Manfredi Russo, per il suo "Sante Mitraglia", lavoro che ha conquistato ed entusiasmato la giuria.



L'evento ha visto anche la partecipazione del Maestro Luca Ruggero Jacovella, insignito anch'egli della pergamena d'onore, che al pianoforte ha eseguito un medley di brani di Ennio Morricone, Nino Rota e la famosissima "Donna Rosa" per l'omaggio a Pippo Baudo. Gli intermezzi musicali dal vivo sono stati un valore aggiunto, che ha fatto sognare i presenti in sala.



Alla fine sono state poco meno di tre ore di spettacolo, che hanno permesso di celebrare il grande cinema italiano tanto apprezzato all'estero e ringraziare ancora una volta tutti coloro che, con le proprie capacità hanno fatto sognare con la Settima Arte milioni e milioni di cinefili.

 Francesco Caruso Litrico

Ufficio stampa - Comunicazione e Promozione

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"Troppa famiglia" è il film di Natale con Antonello Fassari e Ricky Memphis

 


Sarà disponibile a partire dal 25 Dicembre 2025 su Prime Video Troppa famiglia di Pierluigi Di Lallo (Ambo, Nati 2 volte e Amici per la pelle), girato nel 2020 in piena pandemia e che, presentato all’Italian Contemporary Film Festival (ICFF) di Toronto, ha conquistato al Fara Film Festival i premi per il miglior regista e per la migliore colonna sonora.

Tra amara comicità e cinismo, lo spaccato sociale di un microcosmo familiare e le sue dinamiche complesse collocato in un 2020 che ha lasciato un segno indelebile nella memoria collettiva e che vede nel cast Antonello Fassari, Daniela Giordano, Ricky Memphis, Claudia Potenza, Alessandro Tiberi, Riccardo Graziosi e il giovanissimo esordiente Pietro Santercole, con la partecipazione di Rocío Muñoz Morales. 

Inverno 2020. In un piccolo centro abruzzese l’emergenza Covid-19 è solo all’inizio, circoscritta, apparentemente, a una sola zona d’Italia. Alfredo e Felicetta Buongarzone, commerciante in pensione lui e operatrice ecologica lei, entrambi vedovi ciascuno con un proprio figlio, Filippo e Giacomo, sono felicemente sposati da più di trent‘anni in seconde nozze, dalle quali è nata Maria Concetta. I figli maschi, ormai grandi e sistemati, vivono lontano. Giacomo è sposato con Samantha, artista di burlesque. Solo Maria Concetta è ancora a casa ma prossima al matrimonio con un facoltoso olivicoltore locale, Marcello.

 È arrivato il momento per i due coniugi di potersi dedicare a loro stessi e ai loro sogni. Approfittando di “Quota 100” Felicetta anticipa la pensione e con Alfredo progetta segretamente di cambiare vita, trasferendosi in Portogallo. Comunicano ai figli la loro decisione, il 29 Febbraio, compleanno di Alfredo e del nipotino Andrea, quando tutta la famiglia, come da tradizione, si riunisce per festeggiare. Ma una serie di colpi di scena porta alla luce molte verità taciute, egoismi e rivendicazioni.

Il regista dichiara: “Per raccontare questa storia, ho scelto uno stile ironico, sarcastico, a tratti struggente, ricco di sfumature nel caratterizzare i personaggi e di colpi di scena che deviano continuamente il corso della narrazione. Gli sforzi dei due ‚eroi‘, Felicetta e Alfredo Buongarzone, i genitori che sognano di emanciparsi dai figli, l’empatia per il loro sogno di iniziare una nuova vita in un ‚altrove‘ che consenta loro di realizzarsi oltre gli obblighi parentali, catapulta lo spettatore nel pathos: ‚riusciranno i nostri eroi a realizzare il loro sogno?‘“.

Prodotto da Alessandro Gatto, Giorgio Bruno, Mariella e Maurizio Tuccio, Troppa famiglia è una produzione Gatto Film, Explorer Entertainment e Variety Distribution in collaborazione con Germano Del Conte per ICTA.

Sceneggiato da Pierluigi Di Lallo, Daniela Giordano e Riccardo Graziosi, include nel cast tecnico-artistico il direttore della fotografia Rocco Marra, il montatore Angelo D’Agata e gli autori delle musiche Umberto Smaila e Silvio Amato.

Su Prime Video a Natale 2025, Troppa famiglia è distribuito da Showlab.

Ufficio stampa Francesco Lomuscio






 


 

lunedì 15 dicembre 2025

Dal 27 Dicembre 2025 al 4 Gennaio 2026 TE L’AVREI DETTO una commedia scritta e diretta da Luca Giacomozzi

 


con

Francesco Trifilio, Francesca Pausilli, Margherita De Silva,

Davide Albano, Claudio Scaramuzzino, Danny Francucci

 

Scenografia: Michele Funghi

Costumi: Valentina Pastorello

Assistente: Barbara Ninetti

 

Orario spettacoli:

27 Dicembre ore 21.00

28 Dicembre ore 17.30

31 Dicembre – SPECIALE CAPODANNO

2 Gennaio ore 21.00

3 Gennaio ore 17.30 e ore 21.00

4 Gennaio ore 17.30


 

Debutta in prima nazionale al Teatro Trastevere di Roma “Te l’avrei detto”, una commedia brillante che unisce comicità e riflessione in uno spettacolo pieno di colpi di scena. Un gruppo di amici decide di passare insieme la sera dell’ultimo dell’anno. L’affiatamento che c’è tra loro renderà la festa piena di risate e spensieratezza. Telefonate frenetiche, preparativi caotici e dialoghi scoppiettanti saranno gli ingredienti ideali per avvicinarsi insieme al brindisi di mezzanotte. Ma sarà veramente tutto perfetto come sembra? Gli scherzi, le risate e l’armonia saranno davvero l’unico ingrediente della serata?

 

Te l’avrei detto è una commedia che parla di amicizia, amore e delle piccole assurdità della vita quotidiana, con un tocco d’imprevedibilità che lascerà il pubblico a bocca aperta

 


 

PRESS OFFICE Vania Lai vanialai1975@gmail.com

 

TEATRO TRASTEVERE

Via Jacopa de’ Settesoli, 3 – Roma

Biglietti:

Intero: 13.00 Ridotto: 10.00 -prevista tessera associativa-

Prenotazioni: 06 5814004 - 328 3546847

 

info@teatrotrastevere.it

https://www.teatrotrastevere.it/

 

Dal 19 al 21 dicembre al Teatro Planet di Roma Via Crema, 14 andrà in scena lo spettacolo EROTICO VENEZIANO Giorgio Baffo e Giacomo Casanova

 


con
RenataZamengo e Beatrice Gregorini


la drammaturgia e la regia sono a cura di
Lucia Poli


Orario spettacoli: venerdì e sabato ore 21 domenica ore 18
Info e prenotazioni 339/5223492 - Tel. fisso 06/5811939





Ciò che rende la Venezia del Settecento particolarmente affascinante è la gioia di vivere
, il suo sfrenato edonismo, la sua dolce decadenza…. Venezia: città anfibia, umida, che Apollinaire definisce “la vulva d’Europa”.
Lo spettacolo vuol far rivivere dei frammenti di quel mondo attraverso le parole di due veneziani illustri: Giorgio Baffo e Giacomo Casanova. Il primo negli innumerevoli sonetti, l’altro nelle Memorie della sua vita, regalano immagini vivaci e inconsuete della Venezia libertina del Settecento. Piccole e grandi bische, osterie, monache lascive, feste grandiose, maschere e travestimenti.



Il Baffo, detto l’“osceno” o il “poeta scandaloso” per il contenuto fortemente erotico dei suoi versi, non vide mai pubblicata la sua opera in vita, anzi fu osteggiato dalle Autorità cittadine, tuttavia, come testimoniano i contemporanei, era conosciuto da tutti, anche dalle signore che lo leggevano nei salotti o ai tavoli dei caffè gustando sorbetti. Perché insieme al realismo più irriverente la sua poesia esprimeva una forte carica di lirismo e una sapiente ironia.
Casanova, di cui quest’anno ricorre il trecentenario dalla nascita (1725), conosce il Baffo fin da bambino e lo considera un genio, una sorta di padrino, di ispiratore e di mentore. Anch’egli si dichiara vittima dei sensi per la formidabile vitalità, il temperamento sanguigno e la curiosità intellettuale. Ha viaggiato freneticamente in tutta Europa e ha dipinto un mondo denso di luoghi e persone, di eventi e intrighi, dove spesso si è trovato ad agire con assoluta spregiudicatezza.



Le differenze tra questi due autori sono notevoli. Quello che li accomuna però è la visione del mondo, la loro filosofia: un inquadramento sensistico-illuminista che si fa beffa dei pregiudizi e della morale corrente per affermare sempre l’ “edonismo” e la supremazia del “piacere di vivere”.
Nello spettacolo ci sono due donne che interpretano le parole di due uomini, particolarmente espliciti sul sesso: Renata Zamengo e Beatrice Gregorini. La scelta non è casuale, ma intende aggiungere una dose di distacco al tono già ironico degli scrittori e offrire una lettura leggiadra e giocosa di una materia incandescente.
Il gioco dei ruoli si amplia e diventa gioco di palcoscenico quando le avventure citate si animano in momenti di pura fantasia e i toni crudi si fondono con toni poetici. In sintesi l’intento dello spettacolo è offrire allo spettatore un tipo di divertimento raffinato e intelligente.

Francesco Caruso Litrico

Ufficio stampa - Comunicazione e Promozione

3334682892 - fralit@alice.it