domenica 23 marzo 2025

COMPLEANNO CON TEMA BAL-EN-TETE DELLA PRODUTTRICE TEATRALE E CINEMATOGRAFICA STEFANIA CURCI Tra gli ospiti Tony Sperandeo, Karin Proia, Pietro delle Piane e Francesca Cenci

 

Tony Sperandeo Stefania Curci e Pietro Delle Piane

Compleanno a tema per la nota produttrice teatrale e cinematografica Stefania Curci che nel locale glamour di Roma “Il Tartarughino” ha festeggiato i suoi 50 anni. Una serata nel segno del surrealismo e della stravaganza in un atmosfera stile Belle Epoque con il Bal-en-tete. Amici e volti noti hanno partecipato alla festa indossando abiti eleganti con un copricapo o un’acconciatura speciale. Grande attesa, durante la serata, per scoprire gli incredibili trucchi ed i copricapi degli ospiti che, con un tocco di follia, hanno reso il party ricco di sorprese. 
Stefania Curci Karin Proia e Raffaele Buranelli


Tra gli ospiti: gli attori Tony Sperandeo, Karin Proia e il marito Raffaele Buranelli, Pietro delle Piane, Emilio Franchini, la giornalista del TG5 Francesca Cenci e l'hair stylist delle dive Salvino Palmieri. Stefania Curci nasce a Roma e dopo varie esperienze in qualità di organizzatrice di eventi, comincia a lavorare come “runner” per le case cinematografiche e subito dopo diventa direttrice di produzione.
l'hair stylist delle dive Salvino Palmieri. 


Nel 2022, ha fondato la “Golia”, innovativa Casa di produzione che promuove non solo film, ma anche pièce teatrali e cortometraggi sulla violenza di genere. Uno sguardo femminile sul mondo all’insegna della libertà e della sperimentazione per raccontare, con un pizzico d’ironia, le trasformazioni tra passato e presente. Per il cinema ha prodotto il film horror “La maledizione della signora Hansen”, realizzato con uno smartphone e presentato alla Festa del Cinema di Roma. 
Stefania Curci con l'ufficio stampa Francesco Fusco


In seguito ha prodotto “Il compleanno” e “L’amore di Georgia”, (due cortometraggi che hanno ricevuto molti premi) e “Tieniti tutto” di Gianluca Della Monica, presentato nella sezione “Alice nella città” della Festa del Cinema di Roma 2023. Nel 2021, Stefania Curci produce il videoclip del singolo “L’odore del mare” di Federico Zampaglione dei Tiromancino e il video di “Tieniti tutto”, nuovo singolo del gruppo pop-rock “Scile”. 
Francesca Cenci


Non solo cinema ma anche teatro, infatti la nota produttrice porterà in scena “Amara”, storia di emarginazione e riscatto, scritta e diretta da David Mastinu, dove i bravissimi Nadia Rinaldi e Stefano Ambrogi interpretano personaggi del dopoguerra romano. Nel 2023, produce “Nozze di rame… forse” con l’amichevole regia di Enrico Vanzina, “Senza santi in paradiso” con Nadia Rinaldi, regia di Claudio Insegno e recentemente, ha prodotto lo spettacolo “Premio produzione” con Karin Proia. 

  Francesco Fusco Ufficio stampa 3384980862 www.francescofuscopress.com francesco.fusco81@gmail.com












sabato 22 marzo 2025

RAOUL SCHULTZ. Opere 1953-1970 Venezia, Ca’ Pesaro – Galleria Internazionale d’Arte Moderna Sale Dom Pérignon, II piano 22 marzo – 8 giugno 2025

 


Un intervento di valorizzazione e un particolare omaggio a Venezia: quella degli anni Cinquanta e Sessanta, un momento fervido e complesso del panorama culturale, ricco di contraddizioni e suggestioni uniche per i nuovi protagonisti della scena artistica del tempo, in un termine di confronto di grande attualità capace di parlare, ancora oggi, ai giovani autori contemporanei. La restituzione del lavoro di uno degli artisti più innovativi di questa stagione inaugura il programma espositivo della Galleria Internazionale d’Arte Moderna di Ca’ Pesaro: Raoul Schultz (Lero, Egeo 1931 – Venezia, 1971) è al centro di una significativa e, inevitabilmente, sintetica antologia della sua produzione, dal 1953 al 1970, con oltre cinquanta lavori provenienti sia patrimonio della Galleria veneziana, come Nuove strutture 1665, che da collezioni private. Un percorso che inizia con le partecipazioni alle Collettive di Fondazione Bevilacqua La Masa con opere figurative dedicate alla rappresentazione delle architetture veneziane, fino alle esperienze più mature delle Prospettive curve e delle Nuove strutture nei primi anni Sessanta. In questo periodo si colloca la profonda amicizia tra Schultz e Tancredi e la loro condivisione dello studio a Palazzo Carminati; momento, per entrambi, di felice scoperta di un proprio segno originale. Pittore, illustratore, grafico e scenografo, il percorso di Schultz non è mai lineare ma articolato e impervio: torna spesso al disegno, alle note, alle cancellature, alle opere concettuali di grande attualità come le Lettere anonime, i Progetti Leonardeschi e le Toponomastiche. Il Surrealismo corre lungo tutta l’opera, a cui si aggiungono l’improvvisazione dadaista e dell’arte comportamentale, fino alla decostruzione del linguaggio. Forte di una naturale interdisciplinarità passa, senza soluzione di continuità, dal fumetto al cinema, i nuovi media del tempo, fino agli assemblage e al recupero del collage, tecnica emersa nell’ambito della rivoluzione concettuale cubista, divenuta ben presto dirompente protagonista di numerose istanze artistiche delle Avanguardie. Nelle contaminazioni con la letteratura, l’illustrazione e la già citata passione per il cinema fioriscono amicizie e frequentazioni importanti; con lo sceneggiatore e montatore Kim Arcalli, gli scrittori Alberto Ongaro e Goffredo Parise, frequenta Hugo Pratt e il regista Tinto Brass per il quale nel 1963 realizza le scenografie del film Chi lavora è perduto. Per Elisabetta Barisoni, dirigente Area Musei - Ca’ Pesaro e Museo Fortuny «La mostra si inserisce nella volontà programmatica della Galleria Internazionale d’Arte Moderna di Venezia di valorizzare e riscoprire opere ed autori delle proprie collezioni civiche e, attraverso questi, suggerire la ricostruzione di momenti meno noti della storia dell’arte italiana. Secondo questa linea programmatica, appare oggi necessaria un’esposizione dedicata ad un autore come Raoul Schultz, per lungo tempo scomparso dai radar delle grandi mostre nazionali e tuttavia da comprendere tra gli innovatori delle arti in laguna nel periodo che va dagli anni Cinquanta ai Sessanta. Numerosi sono i collegamenti che l’articolata ancorché originalissima produzione di Schultz suggerisce, a partire dall’opera che per prima è entrata nelle raccolte di Ca’ Pesaro, Nuove strutture 1665, 1965 acquisita alla 53ma Esposizione Collettiva Bevilacqua La Masa nel 1965. Quello che emerge dall’esposizione è il ritratto di un artista che rappresentò il corso di una generazione appena successiva a quella di mezzo». 

Museo Ca' Pesaro Galleria Internazionale d'Arte Moderna Santa Croce 2076 30135 Venezia Tel. +39 041 721127 Contatti per la stampa Fondazione Musei Civici di Venezia Chiara Vedovetto con 

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