venerdì 20 giugno 2025

ROMA - Sartoria Litrico premiata al Premio Margutta 2025: un riconoscimento all’eccellenza dell’Alta Sartoria Maschile

 


Ci sono serate che raccontano più di un evento: celebrano l’arte, la bellezza, il saper fare italiano. La XXIV edizione del Premio Margutta, svoltasi nella suggestiva via Margutta a Roma, è stata una di queste occasioni straordinarie. Per Sartoria Litrico, ricevere un riconoscimento così prestigioso nel cuore del panorama culturale e artistico italiano rappresenta un momento di profondo orgoglio e gratitudine. Cos’è il Premio Margutta Il Premio Margutta nasce nel 2001 da un’idea del gallerista Giovanni Morabito, con l’obiettivo di celebrare le eccellenze italiane nei campi dell’arte, della cultura, del cinema, della musica e della moda. 


Giunto nel 2025 alla sua 24ª edizione, il premio si è consolidato come uno degli appuntamenti più attesi nella capitale. Quest’anno ha visto come presidente onorario il regista premio Oscar Gabriele Salvatores, mentre la conduzione è stata affidata alla giornalista e fashion reporter Valeria Oppenheimer. L'edizione 2025: una passerella di eccellenze Durante la serata del 13 giugno, via Margutta si è trasformata in una raffinata passerella a cielo aperto. 


La manifestazione ha visto la consegna della celebre statuetta – opera dell’artista Angela Pellicanò, simbolo di creatività e fecondità intellettuale – a figure di spicco del panorama culturale e artistico: • Cinema: Marco Giallini, Beatrice Modica, Francesco Acquaroli • Cultura e imprenditoria: Roberto Sergio • Produzione cinematografica: Federica Lucisano • Radio: Fabio Arboit (Radio Capital) • Arte: Renata Cristina Mazzantini (GNAM) • Moda: Ettore Bilotta per l’Alta Moda Femminile, e Sartoria Litrico per l’Alta Moda Maschile. Con la regia di Lugi Galasso, e le musiche dal vivo del Maestro Violista Eduardo Caiazza, la sezione Moda ha visto sfilare da una parte le creazioni d’alta moda femminile di Ettore Bilotta, autore di abiti da sogno e uniformi per le più prestigiose compagnie aeree internazionali, e dall’altra capi iconici della Sartoria Litrico, tra cui dinner jackets da gran gala e splendide mantelle ricamate, realizzate con antichi tessuti giapponesi, simbolo dell’eleganza maschile italiana.


La sfilata è stata chiusa da un romantico quadro “Sposi” omaggio all’Haute Couture, con un magnifico Abito da sposa decorato da ricami in filo di seta della Maison Bilotta ed un elegantissimo Tight da sposo della Maison Litrico. Tra le modelle, ha sfilato anche Lavinia, figlia di Luca Litrico, con due stupendi abiti. Alcuni illustri premiati nelle edizioni passate Nel corso delle sue 24 edizioni, il Premio Margutta ha celebrato personalità di grande spessore internazionale, un riconoscimento che ogni anno unisce mondi diversi attraverso un unico filo conduttore: l’Eccellenza. 


Il nostro ringraziamento Essere premiati per la sezione “Sartoria Maschile di Alta Moda” significa per noi non solo vedere riconosciuto il valore del nostro lavoro, ma anche dare voce a una tradizione sartoriale che, dal 1951, continua a crescere con passione e visione. Ringraziamo di cuore il gallerista Giovanni Morabito, l’organizzazione del Premio Margutta, Valeria Oppenheimer, Luigi Galasso, i MaestriGabriele Salvatores ed Eduardo Caiazza dell’Orchestra Sinfonica Rai e tutti coloro che hanno reso possibile questa serata di straordinaria armonia tra arte e stile. L’artigianato sartoriale italiano nel mondo Alla Sartoria Litrico, ogni abito nasce da un’idea precisa: valorizzare l’unicità dell’uomo che lo indossa.


L’artigianato italiano, e in particolare la sartoria su misura, è uno dei tesori più preziosi del nostro Paese. Un tesoro fatto di gesti antichi, ma sempre attuali; di sapere tramandato, ma costantemente rinnovato. Nel 2008, il Ministero della Cultura ha riconosciuto la Sartoria Litrico come Maison storica di alto prestigio per l’Alta Moda Maschile italiana nel mondo e il nostro Archivio Storico è stato dichiarato bene culturale di interesse storico nazionale particolarmente importante. Un riconoscimento che ci onora e che ci impegna, ogni giorno, a rappresentare nel mondo il vero su misura italiano, ma anche una prova provata del segno importante lasciato nel panorama della Moda Italiana, dal dopoguerra (1945) in poi.


Un riconoscimento che guarda al futuro Il Premio Margutta 2025 ci spinge a continuare sulla strada dell’eccellenza con rinnovata ispirazione. Ringraziamo chi ci sceglie, chi ci sostiene e chi condivide con noi l’amore per la bellezza autentica e il valore delle cose fatte con cura. Luca Litrico e tutto il personale della Sartoria Litrico









giovedì 19 giugno 2025

IN CAMPIDOGLIO “DONNE D’AMORE” 2025 PREMIO INTERNAZIONALE SULL’UNIVERSO FEMMINILE

 


Premiate: Carolina Rey, Monica Marangoni, Silvia Salemi e tantissime personalità autorevoli delle istituzioni e dell’imprenditoria 
Si è tenuta in Campidoglio la Dodicesima edizione del Premio Internazionale “Donne D’Amore” dedicato all’Universo Femminile, promosso dall’On. Fabrizio Santori, Consigliere Capitolino e Segretario d’Aula dell’Assemblea Capitolina, e organizzato dall'Associazione Naschira, partner di Barrett International Group di Virginia Barrett, operante da tempo sul territorio Nazionale ed Internazionale in ambito sociale e culturale. Bellissime modelle hanno sfilato per un Silent Opening iniziale, in abito nero e foulard rosso con in mano il Volume “Donne D’Amore – Testimonianze e non solo” (Naschira Edizioni), raccolta annuale di opere, biografie, riflessioni e testimonianze dei vincitori del Premio. Un silenzio per dar voce a tante donne che purtroppo non possono più parlare e a tante invece che si impegnano per la lotta contro il femminicidio e la violenza di genere. Il tutto a cura di Silvia Criscione, Lifestyle & Colour Coach, e sulle note del brano originale “DONNE D’AMORE”, composto ed interpretato da Susanna Parigi scomparsa di recente e Prodotto e Arrangiato dal M° Vince Tempera.


Le parole dell’organizzatrice ed ideatrice dell’evento Virginia Barrett: “Donne d’Amore è un premio internazionale sempre più importante anche alla luce delle tristi notizie di cronaca. Oggi tantissime personalità delle istituzioni e dello spettacolo portano la loro personale testimonianza proprio per dire a tutte le donne che non sono sole”. Concetto ribadito anche dall’Onorevole Maurizio Politi, Consigliere capitolino che ha portato i saluti di tutta l’Amministrazione Comunale e in particolare dell’On. Fabrizio Santori, Consigliere Capitolino e Segretario d’Aula dell’Assemblea Capitolina, promotore del premio. I vincitori del Premio Internazionale “Donne d’Amore” 2025 per le Sezioni Artistiche sono stati scelti, tramite selezione online da una Giuria così composta: Vince Tempera (Presidente Giuria Sezioni Musica, Canto e Videoclip); Enrico Bernard (Presidente Giuria Sezioni Poesia, Testi di Canzoni, Narrativa,


Teatro); Daniela Mariotti (Presidente Giuria Sezioni Make Up & Hairstyling); Vilma Giombini (vedova del Fotografo “Luigi Giordani “al quale è dedicato il Premio della Sezione Fotografia) e Maurizio Romani (Presidente Giuria Sezione Fotografia); Roberta Bartolini (Presidente Giuria Sezione Cinema - Il Premio è dedicato al noto montatore “Raimondo Crociani”); M° Angiolina Marchese (Presidente Giuria Sezione Arte); M° Lucia Fiore (Presidente Giuria Sezione Danza); M° Vittorio Viscardi (Presidente Giuria Sezione Danze Storiche); Giusy Porru (Presidente Giuria Sezione Moda) Premiati d’eccezione: Carolina Rey, conduttrice di Uno Mattina Estate (Sezione TV e Comunicazione); 


Monica Marangoni (Sezione Giornalismo); Federica Candelise, criminologa e opinionista Rai, ha scritto il libro “Il circolo delle anime” dedicato alla lotta contro ogni tipo di violenza (Sezione Imprenditoria); Anna Maria Fittipaldi, ha condotto “Mamme del mondo” su Rai Italia (Sezione TV e Comunicazione); Silvia Salemi, cantautrice e conduttrice (Sezione Spettacolo); Sara Galimberti (sezione Fotografia) premio dedicato a “Luigi Giordani” che è stato consegnato dalla vedova Vilma Giombini; Chiara Tilesi, produttrice cinematografica (Sezione Spettacolo); Prof. Dott Mariano Antonio Feccia, cardiochirurgo (Sezione Medicina); Daniela Ballico, Consigliere comunale di Ciampino e coordinatrice della Conferenza dei Consigli Comunali del Lazio. Prof.ssa Monica Casella, responsabile Progetti contro il Bullismo, in rappresentanza dell’Istituto Comprensivo W. Amadeus Mozart (Sezione Enti Pubblici); Dott. Antonio Maria La Salandra, funzionario della Polizia di Roma Capitale e ideatore dell’innovativo format sulla sicurezza personale femminile F.I.E.R.C.E.,basato su di un approccio integrato tra neuroscienze ed addestramento fisico (Sezione Enti di Sicurezza); Dott.ssa Jacqueline Monica Magi,


Giudice penale Presidente Onorario Associazione “Anna Maria Marino” (Sezione Enti Privati); Studio ARMODIA – Professionisti Associati (Sezione Aziende); Dott.ssa Elena Ma Jun, Presidente Associazione Internazionale Turismo Culturale BEIDI (Sezione Imprenditoria femminile); Ilario Strignani, hairstylist (Sezione Hairstyling); Loreta Ricotta, make up artist (Sezione Make up Curativo). Quest’ultimo considerato Premio Speciale in memoria di Carmen Spartà consegnato dalla Dott.ssa Maria Antonia Spartà, già Vice Questore di Roma. Al Maestro Vince Tempera è stato assegnato “Il Vinile D’Argento” per il raggiungimento del traguardo di 8.000 copie di Vinili venduti (3.000 nel 2018 e 5.000 nel 2025) della Sigla del noto Cartoon “Ufo Robot”, inciso nel 1978 e ristampato dopo 48 anni, raggiunto sul palco da Adriano De Maio, Direttore Serie Tv e Cinema RAI che ha ricevuto il premio


dalla stessa Virginia Barrett. Presente anche Daniela Bruzzone, responsabile comunicazione ed eventi per la RAI, e Daniela Ballico, consigliere comunale di Ciampino e coordinatrice della Conferenza dei Consigli Comunali del Lazio. Ad intervallare le premiazioni sono stati creati quadri moda, curati dalla Fashion Designer Giusy Porru Brand ECLETTICA sulle note di “Che cosa hai messo in valigia” (1° Premio Sezione Videoclip) e Happy Birthday little lady” (Premio della Critica Sezione Canto) interpretate da Sonia Lib, cantautrice Jazz. Le premiazioni dei Professionisti di vari settori, sono state intervallate dalle premiazioni di numerosi artisti del Teatro, della Danza, del Cinema, della Musica, dell’Arte (uomini e donne) che hanno portato il proprio contributo alla conoscenza e valorizzazione dell’universo femminile e si sono impegnati a denunciare ogni forma di violenza di genere. 


In finale è arrivato il saluto dell’onorevole Simona Renata Baldassarre, Assessore alla Cultura, alle Pari Opportunità e alle Politiche Giovanili con Delega alla Famiglia della Regione Lazio, la quale si è compiaciuta nel vedere donne che premiano altre donne. L’azienda Guarino Natural Garden ha omaggiato tutti Premiati con prodotti biologici di propria produzione. Le Motivazioni dei Premi sono state lette dalla Dott.ssa Federica D’Ambrosio, mentre la direzione artistica, la regia e la conduzione è stata affidata a Virginia Barrett. “L’obiettivo della manifestazione – conclude Virginia Barrett - che ogni anno raccoglie notevoli consensi, è di suggerire una riflessione su ciò che accade intorno a noi, ma soprattutto di cercare soluzioni attraverso il confronto fra Istituzioni Pubbliche ed Enti Privati per divenire veicolo di crescita e cambiamenti”.

  Ufficio Stampa: Ennio Salomone + 39 346.6142314 - email salomone.ennio@gmail.com










mercoledì 18 giugno 2025

GIOVANNI SEGANTINI Museo Civico di Bassano del Grappa 25 ottobre 2025 - 22 febbraio 2026

 

A cura di Niccolò D’Agati. 

Dal 25 ottobre 2025 al 22 febbraio 2026 i Musei Civici di Bassano del Grappa sono lieti di presentare al pubblico Giovanni Segantini, la grande mostra che celebra la vita e l’opera di uno dei massimi esponenti del Divisionismo italiano e tra i più sensibili osservatori del mondo naturale: Giovanni Segantini (1858-1899). Promossa e organizzata dal Comune e dai Musei Civici di Bassano del Grappa, con il patrocinio della Regione del Veneto, con il supporto del Segantini Museum di St. Moritz e della Galleria Civica G. Segantini di Arco e in collaborazione con Regione Lombardia e Dario Cimorelli Editore, l’esposizione ricostruirà la figura di Giovanni Segantini attraverso un’inedita rilettura della sua opera in confronto all’arte coeva, per raccontare una carriera che in soli vent’anni, dagli esordi “scapigliati” agli ultimi slanci simbolisti di catturare la Natura, ha saputo influenzare i maggiori movimenti artistici del suo tempo. Una mostra di alto profilo scientifico che, dopo oltre dieci anni dall’ultima grande esposizione italiana, seguirà in ordine cronologico le tappe fondamentali della parabola del pittore arcense attraverso eccezionali prestiti nazionali e internazionali provenienti da alcuni dei più importanti musei d’Europa. La mostra si inserisce nel programma ufficiale dell’Olimpiade Culturale di Milano Cortina 2026, un’iniziativa che accompagna i Giochi Olimpici e Paralimpici Invernali con un ricco calendario di eventi culturali diffusi sul territorio nazionale. In questo contesto, l’esposizione dedicata a Giovanni Segantini rappresenta un’occasione unica per valorizzare il patrimonio artistico italiano ed europeo, offrendo al pubblico internazionale un approfondimento sulla figura di un artista che ha saputo interpretare, con straordinaria sensibilità, il rapporto tra uomo e natura. La partecipazione all’Olimpiade Culturale sottolinea il ruolo centrale della cultura come ponte tra territori, generazioni e linguaggi, in linea con lo spirito dei Giochi. “Oggi celebriamo non solo un grande artista, ma una visione. La visione di due Regioni – Lombardia e Veneto – che scelgono di fare sistema, mettendo la cultura al centro della preparazione verso un appuntamento storico: le Olimpiadi di Milano Cortina 2026” dichiara Francesca Caruso, Assessore alla Cultura di Regione Lombardia. “Questa mostra è importante anche – e soprattutto – per noi lombardi. Segantini è parte integrante della nostra identità culturale: si è formato all’Accademia di Brera, ha vissuto a Milano e in Brianza, e molte delle sue opere risiedono stabilmente nelle collezioni della nostra Regione – basti pensare alla Pinacoteca di Brera e alla Galleria d’Arte Moderna. Segantini è, a tutti gli effetti, anche un figlio della Lombardia”. “La cultura è uno strumento straordinario, è sapere, è condivisione e riteniamo sia anche il miglior biglietto da visita per una città e un territorio che vogliano continuare ad aprirsi e farsi conoscere al mondo, a partire dalle proprie eccellenze e dal proprio patrimonio in campo artistico. Un patrimonio composto certamente da opere e luoghi, ma anche da relazioni, visioni e progetti” dichiara Nicola Ignazio Finco, Sindaco di Bassano del Grappa. “Prendercene cura, investire in progetti innovativi, usare con intelligenza le nuove tecnologie per valorizzare il patrimonio ereditato dal passato e allo stesso tempo farlo crescere, sono alcune delle sfide più importati per una Amministrazione che voglia raggiungere importanti risultati a partire dalle proprie caratteristiche e dalle nuove opportunità offerte dal nostro tempo. La mostra dedicata a Giovanni Segantini, artista che nelle sue opere celebra la natura e la montagna, temi strettamente legati al nostro territorio, si inserisce in questa visione ed essere presenti nel programma dell’Olimpiade Culturale Milano Cortina 2026 è per noi motivo di grande orgoglio”. “L’Olimpiade Culturale è uno spazio di dialogo tra le arti, i territori e le persone, pensato per accompagnare i Giochi Olimpici e Paralimpici Invernali con un racconto corale della nostra identità culturale” dichiara Domenico De Maio, Education and Culture Director di Milano Cortina 2026. “La mostra dedicata a Giovanni Segantini rappresenta un tassello prezioso di questo mosaico: un progetto che unisce rigore scientifico e visione internazionale, capace di restituire al grande pubblico la forza poetica di un artista che ha saputo interpretare la natura come luogo di bellezza, spiritualità e appartenenza. Siamo orgogliosi che questa iniziativa sia parte del programma ufficiale dell’Olimpiade Culturale di Milano Cortina 2026”. “La grande mostra dedicata a Giovanni Segantini, si inserisce in una stagione museale e culturale particolarmente importante per la nostra città, premiata dalla Regione del Veneto con il titolo di Città Veneta della Cultura 2025” afferma Giada Pontarollo, Assessore alla Cultura di Bassano del Grappa. “Nel comporne la programmazione, abbiamo voluto fare dialogare fra di loro le eccellenze che Bassano del Grappa sa proporre, per creare sinergie in grado di valorizzare al meglio ogni iniziativa. Nel caso specifico, la mostra sarà preceduta da due appuntamenti teatrali, uno in luglio, l’altro in agosto, inseriti nel calendario di Operaestate Festival Veneto, dedicati proprio a Giovanni Segantini e alla montagna come fonte di ispirazione. Siamo convinti che sia importante valorizzare il nostro patrimonio e in particolare gli artisti di ieri e di oggi che, legati a Bassano e ispirati dal nostro territorio, hanno conquistato successo e gloria nel mondo; ma è altrettanto importante dare spazio e disponibilità alle proposte create e condivise con altre realtà, coinvolgendo soprattutto le giovani generazioni con idee dal sapore contemporaneo”. Nato ad Arco, ma trasferitosi nel 1865 a Milano, Segantini trascorre nella capitale lombarda un’infanzia travagliata, costretto in un istituto correttivo dal quale tenterà più volte l’evasione. L’arte entrerà lentamente a far parte della sua vita, grazie all’esperienza da garzone presso la bottega del maestro Luigi Tettamanzi - fotografo e pittore di striscioni, insegne e stendardi -, ma soprattutto con la frequentazione dell’Accademia di Brera dal 1875, dove avrà modo di avviare la sua ricerca artistica. È proprio dal suo esordio a Brera che prende avvio la mostra, con un percorso cronologico-geografico, diviso in quattro sezioni e altrettanti focus tematici, che seguirà gli snodi più importanti della sua vicenda biografica in relazione ai suoi spostamenti tra Milano, la Brianza e la Svizzera, ponendo in luce l’evoluzione della sua pittura. La fase milanese, oggetto della prima sezione, è segnata dall’incontro con Vittore Grubicy De Dragon - gallerista e sodale che influenzerà radicalmente l’evoluzione del suo percorso e della sua fortuna critica -, nonché dal diretto confronto con l’eredità della Scapigliatura e del naturalismo colorista, i cui esponenti venivano definiti da Segantini “il gruppo della rinascenza”. In questo vivace contesto si definisce la sua innata propensione allo studio delle potenzialità espressive di luce e colore, tramite una sorprendente varietà di soggetti: dai ritratti alle nature morte, dalle composizioni di genere alle vedute paesaggistiche e urbane, sino alle più sperimentali opere di matrice letteraria. Sul finire del 1880 Segantini lascia Milano per trasferirsi in Brianza e abbracciare una vita di campagna dove definire la propria personalità artistica. Nel contesto di una rinnovata concezione dell’uso del colore e nei suoi valori emotivi e sentimentali, si cimenta con più varianti degli stessi soggetti, dedicandosi ad una pittura pastorale che rifiuta il tradizionale generismo italiano. In questa seconda sezione del percorso espositivo, dedicata alla fase brianzola, si concentrano infatti opere caratterizzate da un crescente interesse per la Natura, che è rappresentata nella comunione tra uomo, paesaggio e animali. All’analisi di questa fase, che rappresenta una delle novità più importanti della mostra, si riconduce anche il forte legame con l’artista francese Jean-François Millet, che apre a significativi confronti con la cultura artistica di fine Ottocento, segnata dall’ascendente millettiano, come accade con la produzione di Vincent Van Gogh e, in maniera più diretta, con le opere degli artisti della Scuola dell’Aja che saranno messi per la prima volta in relazione con la sua pittura. Il percorso proseguirà con una terza sezione dedicata alla fase svizzera, che prende avvio nel 1886 con il trasferimento di Segantini nella piccola cittadina di Savognin. Durante questo soggiorno l’artista potrà dedicarsi alle sue grandi e celebri composizioni della vita montana, nelle quali si legge la sua personale interpretazione del rapporto panteistico tra Uomo e Natura. Una sperimentazione, quest’ultima, che lo porterà a spiccare tra i maggiori protagonisti del Divisionismo italiano, a partire dalla famosa Esposizione Triennale di Belle Arti di Milano del 1891. L’ultimo decennio della produzione segantiniana è infine oggetto della quarta e ultima sezione di mostra, quando, a partire dal 1894, Segantini si trasferisce a Maloja e la sua ricerca artistica converge nel tentativo di riscrivere gli spazi naturali in termini pittorici, resi da lui assoluti ed eterni. Un obiettivo che raggiungerà attraverso la peculiare formula del “simbolismo naturalistico”: una sperimentazione in chiave simbolista ancorata, cioè, alla forza evocativa delle scene di vita montana che lo circondano. Sarà proprio questa ricerca ossessiva a portare Segantini ad una morte prematura: con lo scopo di finire il dipinto centrale del suo grande trittico, Natura, il pittore arcense si recherà infatti sulle alte montagne vicino a Schafberg, dove il ritmo frenetico del lavoro, unito all’altitudine elevata, lo farà ammalare di peritonite, malattia che porrà fine alla sua vita a soli 41 anni. Troppo spesso l’opera di Segantini è stata considerata in una dimensione di romantico isolamento, teso a rispecchiare il mito di un artista eroicamente solitario. L’obiettivo di questa mostra è invece quello di ricondurre la sua opera al quadro di una più ampia indagine dei contesti artistici e culturali che lo influenzarono e che risultano dunque fondamentali alla comprensione di questo grande artista. Attraverso circa 100 opere tra dipinti, disegni, incisioni, ma anche fotografie e documenti archivistici, la grande esposizione dei Musei Civici di Bassano del Grappa, una delle più complete e ricche di novità degli ultimi anni, potrà contare su importantissimi prestiti nazionali e internazionali provenienti dalle principali collezioni pubbliche e private italiane ed europee - dal Musée d’Orsay di Parigi al Rijksmuseum di Amsterdam, dalla Kunsthaus di Zurigo alla Galleria d’Arte Moderna di Milano - che permetteranno al pubblico di scoprire, con occhi del tutto nuovi, uno dei più straordinari artisti dell’Ottocento italiano ed europeo. “Noi siamo molto felici e anche orgogliosi di poter sostenere quest’importante progetto espositivo, che speriamo avrà il successo che merita” afferma Mirella Carbone, Direttrice artistica Segantini Museum di St. Moritz. “Siamo grati al Comune e ai Musei Civici di Bassano del Grappa per il loro interesse a realizzare una mostra su Giovanni Segantini, sebbene l’artista non abbia un legame diretto con la città o la regione. E siamo grati al Dr. D’Agati per il valido progetto scientifico: grazie a quest’esposizione al grande pubblico Segantini verrà presentato finalmente quale artista strettamente legato alle correnti artistiche europee contemporanee, così da sfatare il mito del vate solitario sulle vette alpine”. “La Città di Arco e la sua Galleria Civica coltivano con dedizione la memoria del pittore Giovanni Segantini, che proprio ad Arco ha avuto i suoi natali” dichiara Giancarla Tognoni, Direttrice della Galleria Civica G. Segantini del Comune di Arco. “Siamo quindi estremamente lieti di contribuire alla realizzazione di questo progetto davvero straordinario proposto dai Musei Civici di Bassano del Grappa, ritenendo che la figura di Segantini sia estremamente significativa per tutti i territori alpini e quindi identitaria in modo trasversale per la cultura europea. Ringraziamo sinceramente il Comune di Bassano del Grappa ed i suoi Musei Civici, nonché il curatore Niccolò D’Agati, per averci coinvolti in questa esperienza che vede anche la qualificatissima partecipazione del Segantini Museum di St. Moritz, con cui abbiamo condiviso numerosi studi e ricerche negli ultimi anni”. Ad accompagnare la mostra, infine, un importante catalogo scientifico pubblicato da Dario Cimorelli Editore raccoglierà i contributi dei più importanti studiosi dell’opera segantinana, con ampi apparati dedicati alla ricostruzione del suo percorso artistico, alla sua tecnica pittorica e alle indagini diagnostiche più recenti, che saranno restituite in mostra grazie ad apparati tecnologici interattivi, oltre alle schede ragionate delle opere esposte. “La mostra Giovanni Segantini riporterà all’attenzione del grande pubblico e degli studiosi uno dei più grandi pittori italiani ed europei dell’Ottocento, grazie ad una retrospettiva densa di novità e sorprese; non ultima la possibilità di ammirare, riuniti assieme per la prima volta dopo oltre un secolo, alcuni dei suoi più significativi capolavori rintracciati per l’occasione. Frutto della collaborazione con il Segantini Museum di St. Moritz e con la Galleria Civica G. Segantini di Arco, la mostra sfaterà il mito del genio isolato per consegnarci un Segantini perfettamente integrato nei dibattiti figurativi del proprio tempo, audace sperimentatore di tecniche pittoriche, inventore di un’iconografia della montagna così potentemente evocativa, carica di poesia e sentimento, da risultare eterna e inscalfibile nella sua laica sacralità. Un’eternità oggi messa in discussione dal repentino cambiamento climatico che rende questo soggetto prepotentemente attuale” conclude Barbara Guidi, Direttrice dei Musei Civici di Bassano del Grappa. Promossa e organizzata da Comune e Musei Civici di Bassano del Grappa Nell’ambito dell’Olimpiade Culturale di Milano Cortina 2026 Con il supporto di Segantini Museum di St. Moritz e Galleria Civica G. Segantini di Arco In collaborazione con Regione Lombardia e Dario Cimorelli Editore 

Ufficio stampa Studio ESSECI, Sergio Campagnolo
Simone Raddi +39 049 663499 simone@studioesseci.net 
Regione Lombardia Pierfrancesco Gallizzi +39 02 6765 5699 Pierfrancesco_Gallizzi@regione.lombardia.it 
Ufficio Stampa Comune di Bassano del Grappa Chiara Padovan +39 0424 519373 ufficiostampa@comune.bassano.vi.it Musei Civici di Bassano del Grappa Paolo Umana +39 0424 519919 museo@comune.bassano.vi.it

martedì 17 giugno 2025

Inclusione, solidarietà e disabilità per il regista di thriller Campanella

 


Pierfrancesco Campanella è un cineasta decisamente sui generis, al di fuori degli schemi e delle classificazioni. Noto soprattutto per pellicole molto discusse come Bugie rosse e Cattive inclinazioni, che hanno suscitato feroci

polemiche per le tematiche particolarmente forti, per le scene di nudo spinto e per l’esagerata violenza di alcune sequenze tra il giallo e l’horror, negli ultimi tempi sembra volersi “redimere”. 
 Non solo ha realizzato un cortometraggio di carattere sociale come 2020: Odissea nello Spazio Covid, che, interpretato da Franco Oppini, Nadia Bengala, Luciana Frazzetto, Nicholas Gallo e Massimiliano Virgilii, tanti consensi ha riscosso al recente festival Tulipani di seta nera(organizzato in collaborazione con la Rai),ricevendo una menzione speciale per l’alto messaggio divulgato, ma si sta facendo testimonial di lodevoli iniziative umanitarie. 


Ad esempio nei giorni scorsi, presso la sede dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, il cui Direttore è Roberto Alesse, ha presieduto la Commissione incaricata di selezionare i disegni (effettuati da soggetti disabili) che verranno stampati sui prossimi biglietti della Lotteria Italia. La tematica proposta era “Disabilità e cinema”, come ricordato da Leonardo Di Stefano, il Responsabile dell’Ufficio Affari Giuridici e rapporti istituzionali della stessa Agenzia.


 “È stata una votazione difficile per via dell’alto livello delle opere proposte” – ha dichiarato Campanella nella insolita veste di “Presidente” – ma per me è stata comunque una esperienza che mi ha molto gratificato”. Sicuramente una iniziativa molto pregevole, denominata Disegniamo la Fortuna con ADM, che vedrà il degno epilogo a fine Settembre2025 nel corso della serata di gala per la presentazione ufficiale dei nuovi biglietti, con la partecipazione di tutti gli artisti coinvolti. 


A distanza di poche ore lo stesso Pierfrancesco, a riprova della sua grande sensibilità a dispetto dei suoi film spesso considerati “scandalosi”, è intervenuto nella prestigiosa sede di Palazzo Valentini per il Premio TPM The Artist 2025 Valore ai Valori, organizzato da Alessandro Scarnecchia in collaborazione con l’Avvocato Emilio Capoano. Nel corso dell’evento, promosso dal Consigliere Antonio Giammusso, con la presenza dell’On. Fabrizio Santori, Pierfrancesco ha avuto l’onore di premiare le associazioni Abracadown e Oasi Park, che si occupano di ragazzi down dediti ainiziative teatrali e musicali. Visibilmente commosso, Pierfrancesco si è intrattenuto con questi speciali attori, che erano accompagnati da Francesco Leardini, lanciando un sentito messaggio di inclusione e solidarietà, contro pregiudizi e discriminazioni. Insomma, non solo suspense, eros e sangue per il regista di Brividi d’autore!

La Direzione







L’Associazione Aila ha presentato il Premio Aila, in agenda il 23 giugno a Tempio di Venere e Roma, con un convegno al Foro Romano sulla salute delle ossa e della donna

 


Gran successo per il convegno “Benessere donna e longevità. L’awareness come valore sociale”, che la Fondazione Aila (Associazione Italiana per la Lotta contro l’Artrosi) ha organizzato presso la storica sede della Curia Iulia nel Foro Romano, cuore del Parco Archeologico del Colosseo. I lavori del convegno sono stati aperti da Alfonsina Russo, Capo Dipartimento per la Valorizzazione del Patrimonio Culturale del Ministero della Cultura, che ha concesso la storica sede al Foro Romano, e da Beatrice Lorenzin, senatrice della Repubblica ed ex Ministro della Salute. Sono inoltre intervenuti il professori Roberto Verna,patologo clinico,l’oncologoFrancesco Cognetti,Cinzia Marchese, esperta in medicina rigenerativa,il ginecologo Pierluigi Benedetti Panici, Daniela Prosperi, medico nucleare, Sabina Saccomanno, specialista in medicina del benessere e Mauro Racaniello, di Farmindustria. «La salute si preserva e si cura – dice la Russo – anche attraverso l’arte. E questa magnifica sede sottolinea il valore della cultura come benessere. Ed è bello che proprio qui si parli del valore della salute della donna». «C’è ancora molta confusione sul tema della salute della donna – dice Lorenzin - In particolare bisogna puntare sulla diagnostica e poi la terapia». L’iniziativa del convegno, di grande attualità per l’invecchiamento della popolazione, primato del nostro Paese con una popolazione over 65 di circa il 26% secondo le ultime note ISTAT, si colloca nell’ambito delle attività promosse da Aila, presieduta dal professor Francesco Bove, in occasione della presentazione del Premio “Progetto Donna”, che verrà assegnato il 23 giugno 2025 al Tempio di Venere e Roma. 


Evento che valorizza l’impegno e l’innovazione al femminile nei settori della salute, della ricerca e del benessere. Il convegno si è proposto come un’occasione unica di confronto scientifico e culturale sul tema del benessere femminile e della longevità, promuovendo una nuova consapevolezza collettiva sull’importanza della prevenzione, della ricerca e della valorizzazione della salute della donna in tutte le fasi della vita. «L’invecchiamento della popolazione – spiega Bove – è un fenomeno ben documentato in continuo sviluppo con impatti profondi su economia, welfare e società e che coinvolge principalmente la donna. Il concetto di awareness come valore sociale si riferisce alla consapevolezza collettiva su temi rilevanti per il benessere della società come la salute e l’ambiente. Questa consapevolezza è fondamentale per promuovere cambiamenti positivi e sostenibili all’interno delle comunità. In ambito sociale l’awareness – consapevolezza rappresenta la capacità di riconoscere e comprendere le problematiche, facilitando l’adozione di comportamenti responsabili e solidali su temi come la salute della donna».

La Direzione

lunedì 16 giugno 2025

È stata varata a Roma il 13 giugno 2025 “La vanità dell’Assenza”, mostra di pittura di Dario Fiocchi Nicolai.

 


Ospitata da Kayros Contemporary Art a via Giulia nr. 8, ad ingresso libero, sarà visitabile fino al 31 luglio. Si tratta di una exhibition pittorica davvero singolare, che invita a una profonda e chiara riflessione sulla vanità dell'apparire e sull'inconsistenza di tale manifestazione, che vive di contraddizione propria. Attraverso le opere di Dario Fiocchi Nicolai, e la sapiente curatela di Matteo Maione, 


i visitatori di “La Vanità dell’Assenza” sono guidati in un percorso che esplora l'ossessione contemporanea per la presenza e l'immagine, interrogandosi sul significato di “esserci a tutti i costi”. Il titolo stesso suggerisce un paradosso, ponendo l'accento su un'assenza che, lungi dall'essere vuoto, rivela la futilità di una costante e non autentica apparizione. L'artista, in questa esposizione, trova una forma di redenzione attraverso la sua arte, trasformando il proprio medium in uno strumento di indagine introspettiva e critica sociale. 


Le tele di Fiocchi Nicolai diventano specchi in cui la società può riconoscere le proprie dinamiche, spesso dettate da un'ansia di visibilità che rischia di offuscare l'autenticità, e dove l’Artista indaga per primo se stesso. Lo stesso pittore Fiocchi Nicolai e' riflesso ed immerso nelle sue quindici tele in esposizione, che sono sicuramente destinate a palati raffinati. 


Tra gli ospiti intervenuti al vernissage, in ordine casuale: Il Cavaliere di Gran Croce Ilario Bortolan, Presidente della Associazione Regina Elena Onlus La curatrice d'Arte Simona De Pinho I giornalisti Sara Lauricella e Francesco Febbraro L'attore Alex Partexano L' attrice Gaia Zucchi accompagnata dallo scrittore Nicky Marcelli Il prefetto Fulvio Rocco de Marinis accompagnato dalla opinionista Jolanda Gurreri Antonella Stelitano, Consigliere Nazionale del Comitato Italiano Fair Play Paolo Celli, lo Chef dei Divi di Hollywood Il regista Domenico Briguglio

Ufficio Stampa Lisa Bernardini

   foto Riccardo Piccoli






THEA MARIS RITORNO ALL'ORIGINE Risonanze del mare tra infinito e abisso Maratea, Sedi varie 27 giugno - 27 agosto 2025

 

Un progetto di Anna Caterina Masotti Mostra Diffusa a cura di Laura Frasca Una mostra diffusa tra mito, maternità e percezione sensoriale. A Maratea, in un contesto carico di storia e spiritualità̀, prende forma Thea Maris – Ritorno all'origine, il progetto fotografico e installativo di Anna Caterina Masotti. Un percorso artistico e personale che intreccia il mito classico di Afrodite con la biografia dell'artista, in una narrazione per immagini, ricami e suoni. La mostra, articolata in cinque luoghi simbolici della cittadina lucana, si configura come un viaggio meditativo tra fotografia, memoria intima e paesaggio. Il nucleo poetico di Thea Maris si concentra sulla figura archetipica della Dea del mare, Afrodite, riletto nella chiave di una giovane donna moderna che attraversa il confine tra adolescenza e maturità. Non un'icona idealizzata, ma un corpo reale in trasformazione. "Riscoprendo antichi codici e riferimenti alla Grecia classica – spiega Masotti – ho reinterpretato l’idea di bellezza attraverso forme e tecniche contemporanee. Queste immagini sono state scattate quasi tutte a Maratea, dove mia madre era incinta di me al sesto mese. Oggi torno in questo mare con mia figlia, creando un legame che si rinnova e si arricchisce come ogni onda che bacia la riva". Il progetto si declina in una serie di immagini fotografiche in bianco e nero, ricamate a mano con fili dorati, bronzei e neri. Opere sospese tra fisicità̀ e immaterialità̀, tra luce e memoria, che si accompagnano a ceramiche artistiche, tessuti stampati, oggetti luminosi e a video installazioni temporanee. Tutto concorre a creare un dispositivo percettivo immersivo, in cui l’osservatore è invitato a esplorare la relazione tra generazioni, tra natura e corpo, tra intimità e archetipo. La mostra si articola in cinque luoghi emblematici della città. A Palazzo De Lieto, edificio settecentesco con sezioni archeologiche e pinacoteca, le opere dialogano con le ancore romane rinvenute nei fondali locali. L’ancora "Venus", in particolare, rievoca l’icona mitica della nascita di Venere. La leggerezza della seta e la sottigliezza del ricamo contrastano con la pesantezza degli oggetti storici, creando un cortocircuito tra passato e presente, tra tempo e visione. Le piccole fotografie installate lungo le pareti richiamano l’energia misteriosa del mare e la sua potenza generatrice. Nella Chiesa dell’Immacolata, le opere sospese in chiffon e seta si integrano con le superfici in pietra, maiolica e legno. L'intervento, discreto e luminoso, agisce in armonia con l'architettura sacra, attivando una meditazione silenziosa sulla bellezza effimera. Ricami e trasparenze costruiscono un tessuto simbolico che lega spiritualità e materia. Nella Chiesa di San Francesco, un'unica immagine di grande formato rappresenta una mano che offre fiori di buganvillea, impreziosita da un'ape ricamata in filo dorato. L'opera, pensata come gesto simbolico di dono e condivisione, si radica nel paesaggio fiorito attorno alla chiesa e si connette al tema della cura e della trasformazione. La Chiesa di Porto Salvo, al porto, ospita una sequenza di piccole fotografie ricamate, raffiguranti conchiglie, meduse e coralli. Disposte lungo le pareti come una via simbolica, le immagini richiamano la processione della Madonna sul mare e instaurano un dialogo visivo tra spiritualità popolare, devozione marina e tradizioni di pesca. Lo Spazio Altri Turismi ETS, infine, accoglie fotografie su seta, opere ceramiche e lampade d'artista. Un tempo falegnameria, oggi spazio espositivo e artigianale convertito all’arte, il luogo riflette il dialogo tra saperi antichi e linguaggi visivi contemporanei. Le opere, molte delle quali acquistabili, testimoniano la vocazione della mostra a diventare esperienza abitabile e diffusa. Il progetto è accompagnato da testi critici di Laura Frasca e da un apparato visivo che include fotografie, video e installazioni ambientali. L’allestimento segue i principi della psicologia della Gestalt, organizzando linee, forme e relazioni in modo da stimolare una percezione profonda e stratificata. La chiarezza compositiva non elimina il mistero, ma lo evidenzia: ogni immagine diventa così una soglia, un dispositivo visivo aperto all’interpretazione individuale. Thea Maris non è una mostra nel senso tradizionale. È un attraversamento, una navigazione dentro e fuori la coscienza, in cui il mare è grembo e confine, elemento originario e simbolico. Le immagini, con i loro ricami sottili, non sono solo opere da guardare: sono superfici da abitare, tracce da sentire. E come onde, si rinnovano ad ogni sguardo.

venerdì 13 giugno 2025

IN CAMPIDOGLIO “DONNE D’AMORE” 2025 PREMIO INTERNAZIONALE DEDICATO ALL’UNIVERSO FEMMINILE Lunedì 16 Giugno 2025 – Ore 16:30 XII EDIZIONE

Lunedì 16 Giugno 2025, a Roma, dalle ore 16:30 (ingresso pubblico ore 16,00) in Campidoglio (Sala della Protomoteca), si svolgerà la XII Edizione del Premio Internazionale “Donne D’Amore” dedicato all’Universo Femminile, promosso dall’On. Fabrizio Santori, Consigliere Capitolino e Segretario d’Aula dell’Assemblea Capitolina, e organizzato dall'Associazione Naschira, partner di Barrett International Group di Virginia Barrett, operante da tempo sul territorio Nazionale ed Internazionale in ambito sociale e culturale.


Premiati d’eccezione: Carolina Rey, conduttrice di Uno Mattina Estate (Sezione TV e Comunicazione); Monica Marangoni (Sezione Giornalismo); Arianna Bergamaschi, storica voce della Sirenetta della Disney (Sezione Spettacolo); Mara Pimentel, direttore di produzione per la Rai, ha ideato per la TV di Stato programmi come il Premio Bindi e JazzIn (Sezione Imprenditoria); Federica Candelise, criminologa e opinionista Rai, ha scritto il libro “Il circolo delle anime” dedicato alla lotta contro ogni tipo di violenza (Sezione Imprenditoria); Anna Maria Fittipaldi, ha condotto “Mamme del mondo” su Rai Italia (Sezione TV e Comunicazione); Silvia Salemi, cantautrice e conduttrice (Sezione Spettacolo); Chiara Tilesi, produttrice cinematografica (Sezione Spettacolo); Denise Faro attrice e cantante (Sezione Spettacolo); Maria Pia Garofalo, soprano (Sezione Opera Lirica); Prof. Dott Mariano Antonio Feccia, cardiochirurgo (Sezione Medicina); Istituto Comprensivo W. Amadeus Mozart (Sezione Enti Pubblici); Dott. Antonio Maria La Salandra, funzionario della Polizia di Stato e ideatore del format F.I.E.R.C.E (Sezione Enti di Sicurezza); Dott.ssa  Jacqueline Monica Magi, giudice penale Presidente Onorario Associazione “Anna Maria Marino” (Sezione Enti Privati); Studio ARMODIA – Professionisti Associati (Sezione Aziende); Dott. Gabriele Molari, Direttore Galzignano Resort Terme & Golf (Sezione Aziende); Dott.ssa Elena Ma Jun, Presidente Associazione Internazionale Turismo Culturale BEIDI (Sezione Imprenditoria femminile); Ilario Strignani, hairstylist (Sezione Hairstyling); Loreta Ricotta, make up artist (Sezione Make up Curativo).


Al Maestro Vince Tempera sarà assegnato “IL VINILE D’ARGENTO”  per il raggiungimento del traguardo di 8.000 copie di Vinili venduti (3.000 nel 2018 e 5.000 nel 2025) della Sigla del noto Cartoon “Ufo Robot”, inciso nel 1978 e ristampato dopo 48 anni.


L’Evento sarà aperto da un SILENT OPENING a cura di Silvia Criscione, Lifestyle & Colour Coach, con il coinvolgimento di donne di fasce di età diverse che presenteranno il Volume “DONNE D’AMORE – TESTIMONIANZE E NON SOLO” (Naschira Edizioni), raccolta di opere, biografie, riflessioni e testimonianze dei vincitori del Premio. Le donne sfileranno sulle note del brano originale “DONNE D’AMORE”, composto ed eseguito da Susanna Parigi scomparsa di recente e Prodotto e Arrangiato dal M° Vince Tempera.


Interverranno: l’On. Maurizio Politi (Consigliere Capitolino), l’On. Simone Billi (Parlamentare della Repubblica e Presidente del Comitato degli Italiani all’Estero), l’On. Simona Renata Baldassarre (Assessore alla Cultura, alle Pari Opportunità e alle Politiche Giovanili con Delega alla Famiglia della Regione Lazio). Durante l’Evento sarà presentato il Progetto solidale “UNA CITTADELLA PER LA VITA”, per la realizzazione di una Cittadella Sanitario Culturale nel Villaggio di Thakkellapadu in India, promosso dall’Associazione Naschira, partner di Barrett International Group in collaborazione con P.P.R.S. ITALY. Nel 2023 è stato inaugurato un impianto di potabilizzazione dell’acqua, di fondamentale importanza per l’intera comunità, e utile alla prossima edificazione di un Ospedale per donne e bambini in memoria del Dott. Cesare Santi, volontario in India e scomparso nel 2017, prima dell’inizio delle attività. Attualmente sono in costruzione le fondamenta dell’Ospedale.

I vincitori del Premio Internazionale “Donne d’Amore” 2025 per le Sezioni Artistiche sono stati scelti, tramite selezione online da una Giuria così composta:

Vince Tempera (Presidente Giuria Sezioni Musica, Canto e Videoclip); Enrico Bernard (Presidente Giuria Sezioni Poesia, Testi di Canzoni, Narrativa, Teatro); Daniela Mariotti (Presidente Giuria Sezioni Make Up & Hairstyling – Il Premio Speciale Make Up in memoria di Carmen Spartà sarà consegnato dalla Dott.ssa Maria Antonia Spartà, già Vice Questore di Roma); Vilma Giombini (vedova del Fotografo “Luigi Giordani “al quale è dedicato il Premio della Sezione Fotografia) e Maurizio Romani (Presidente Giuria Sezione Fotografia); Roberta Bartolini (Presidente Giuria Sezione Cinema - Il Premio è dedicato al noto montatore “Raimondo Crociani”); M° Angiolina Marchese (Presidente Giuria Sezione Arte); M° Lucia Fiore (Presidente Giuria Sezione Danza); M° Vittorio Viscardi (Presidente Giuria Sezione Danze Storiche); Giusy Porru (Presidente Giuria Sezione Moda)

Saranno, inoltre, assegnati riconoscimenti speciali a donne che hanno trovato il coraggio di raccontare le proprie esperienze di vita e a quanti portano il proprio contributo alla conoscenza e valorizzazione dell’universo femminile in vari settori.

Ad intervallare le premiazioni saranno creati Quadri Moda, curati dalla Fashion Designer GIUSY PORRU Brand ECLETTICA.

L’azienda Guarino Natural Garden omaggerà i Premiati con prodotti biologici di propria produzione.

L’obiettivo della manifestazione, che ogni anno raccoglie notevoli consensi, è di suggerire una riflessione su ciò che accade intorno a noi, ma soprattutto di cercare soluzioni attraverso il confronto fra Istituzioni Pubbliche ed Enti Privati per divenire veicolo di crescita e cambiamenti.

Le Motivazioni dei Premi saranno lette dalla Dott.ssa Federica D’Ambrosio.

Direzione Artistica, Regia e Conduzione: Virginia Barrett

Ingresso pubblico libero e gratuito, previa prenotazione fino ad esaurimento posti.

Segreteria del Premio : donnedamore@gmail.com

Ufficio Stampa: Ennio Salomone  + 39 346.6142314 - email  salomone.ennio@gmail.com

                       

PRESENTATA A ROMA PRESSO LA SALA STAMPA DELLA CAMERAIL “FILMARE FESTIVAL”IN PROGRAMMA A LUGLIO IN DIVERSE LOCALITÀ CALABRESI

 


Su iniziativa promossa dall’ On. Federico Mollicone, presidente della Commissione Cultura alla Camera, è stata presentata a Roma, presso la sala stampa della Camera dei Deputati, la V edizione del Filmare Festival- i cortometraggi che raccontano il mare e l’ambiente. Ailavori, moderati dalla giornalista Giò Di Sarno, hanno partecipato inoltre il Prof. Mario Maiolo del dipartimento Diam dell’Unical, il sindaco di Sangineto Michele Guardia, Enzo De Carlo e Beniamino Chiappetta, organizzatori del Festival. Tanti gli ospiti artistici da Saverio Vallone a Lucia Lorè ed Andrea Pannofino vincitori dei premi Filmare 2023. Il Festival gode, anche in questa edizione, del “riconoscimento” del Ministero della Cultura (Direzione Generale Cinema e Audiovisivo) e del patrocinio di Rai Calabria, oltre a una serie di prestigiose Collaborazioni. 


!l Filmare Festival, con la Direzione artistica di Francesca Piggianelli, è giunto alla sua quinta ed è unevento che celebra il connubio tra produzioni audiovisive, mare e ambiente. L’edizione 2025 inizierà da Praia a Mare (CS) con tre giornate previste per il 10, 11 e 12 luglio2025 dove è prevista, tra gli altri, la presenza del Presidente della FEE Italia (Bandiera Blu) Claudio Mazza Domenica 14 lugliotappa al Centro Visita “Cupone” nel Parco Nazionale della Sila, centro gestito dai Carabinieri Biodiversità - Reparto di Cosenza. Il 19 luglio evento Filmare a Cariati (CS) mentre la serata finale del concorso si terrà, come di consueto, a Sangineto centro del tirreno cosentino. 


Appendice nel mese di agosto con un appuntamento speciale ai Laghi di Sibari, per una serata dedicata al meglio dell’edizione 2025. “E’ con grande piacere che ospito come Commissione Cultura qui alla Camera dei Deputati la presentazione della quinta edizione del Filmare Festival– ha affermato l’onorevole Federico Mollicone- Un evento che si conferma come un appuntamento imprescindibile per chi ama il cinema e sente forte il richiamo della cultura del mare e della tutela ambientale. Penso che la Calabria con le sue coste, i suoi paesaggi naturali e il suo patrimonio culturale sia il luogo ideale per ospitare una simile manifestazione che vuole raccontare il mare e l'ambiente sotto tutte le angolature. Portare il Festival in più località significa poi avvicinare un pubblico più ampio, valorizzare sicuramente il territorio e creare un dialogo diretto tra le comunità locali e le tematiche ambientali e la sensibilizzazione ambientale. Condividiamo, quindi, in pieno gli obiettivi di questo Festival che si distingue per questo approccio multidisciplinare ed inclusivo in quanto non si limita ad essere una semplice vetrina di opere audiovisive, ma si pone come uno spazio di confronto fra la produzione artistica e la ricerca scientifica. 


In un momento storico come questo sicuramente parlare della crisi ambientale è sempre più urgente. Il Filmare Festival assume un ruolo anche educativo, in quanto attraverso le immagini le storie che vengono raccontate nei cortometraggi in concorso, si riesce a educare, informare diffondere una cultura della responsabilità ambientale.Non si tratta solo di sensibilizzare, ma di stimolare un cambiamento reale e un invito all'azione nei comportamenti individuali e collettivi. Pertanto, nel complimentarmi ancora con gli Organizzatori – ha concluso il presidente Mollicone - colgo anche l'occasione di invitare tutti dal 10 al 20 luglio in questo viaggio emozionante nel cuore del mare, della natura, della bellezza e del cinema.” Nel suo intervento Enzo De Carlo,presidente Associazione Calabriartes, ha messo in evidenza la crescita del Festiva in pochi anni: “Il fatto di trovarci oggi in questa prestigiosa cornice istituzionale - e di questo ringraziamo l’ On. Mollicone- non è soltanto un riconoscimento al valore dell’Evento, ma rappresenta anche un forte segnale dell’importanza che hanno gli Eventi che oltre alleproduzione audiovisive promuovono tematIcheimportanti come quelle ambientali. Stiamo definendo, insieme a Francesca Piggianelli, un cast artistico di valore cosi com’è stato nelle passate edizioni.” “La collaborazione tra il Dipartimento di Ingegneria dell'Ambiente, e in particolare con la Stazione Sperimentale Marina di Capo Tirone, e FILMARE e' frutto di un incontro naturale, in quanto l’attenzione cinematografica che gli Organizzatori di Filmare hanno voluto concentrare sul tema del mare si incrocia con l’interesse scientifico dell’Università della Calabria dove da qualche anno è stato promosso il corso di laurea in tecnologie del Mare e della Navigazione che, attraverso una formazione di eccellenza, ha l'obiettivo di creare competenze capaci di sostenere lo sviluppo della Economia del Mare, considerate anche le enormi potenzialità della risorsa mare in Calabria e le conseguenti opportunità occupazionali- ha affermato il Prof Mario Maiolo. Collaboriamo strettamente con Filmare in quanto con i diversi linguaggi delle opere audiovisive, da un lato si avvicinano i giovani all’importante strumento culturale qual'e' ilcinema, dall’altro le produzioni audiovisive creano quella ulteriore consapevolezza, specie nei giovani, a ben valutare le potenzialità del settore che è legato alla storia, all’identità, alle tradizioni delle comunità ma che va affrontato con uno sguardo più ampio sfruttando le enormi potenzialità delle innovazioni frutto della ricerca scientifica in grado di produrre sviluppo economico e sociale duraturo nella nostra Calabria"ha concluso il Prof. Maiolo Il Festival,che ha anche il patrocinio di ANCI Calabria e della Provincia di Cosenza, sarà a carattere itinerante e si concluderà a Sangineto: “Siamo stati fin dal primo anno vicini al Filmare Festival, individuandone ed apprezzandone la specificità ed il valore, non solo cinematografico ma anche culturale e per questo siamo anche orgogliosi di ospitare anche in questa quinta edizione l’evento finale del Festival - ha affermato il sindaco Michele Guardia- Sangineto oltre che una grande vocazione turistica ha anche una cultura cinematografica che stiamo rinverdendo grazie a questo evento che ogni anno cresce in termini di prestigio e collaborazioni di importanti, come dimostra la presentazione di oggi nella sala stampa della Camera.Tuttò ciò ci rende felici dell’aver fatto questa scelta di patrocinare e promuovere l’evento che viene anche molto apprezzato dalla nostra Comunità”. Oltre alle proiezioni, il festival propone attività collaterali come incontri, focus-dibattiti, panel, masterclass e stage per giovani registi e film-maker, grazie alla Collaborazioni di tre dipartimenti dell’Università della Calabria ( DiBEST- Dipartimento di Biologia, Ecologia e Scienza della Terra; il DIAm- Dipartimento Ingegneria dell’Ambiente- ed il DiSPES- Dipartimento di Scienze e Politiche Sociale); il CNR–ISAFOM (Istituto per i Sistemi Agricoli e Forestali del Mediterraneo ); l’Ente per i Parchi Marini Regionali; l’ ENEA ( Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo sostenibile), l’ ARPACAL (Agenzia Regionale protezione Ambientale Calabria); la SORICAL (Società Risorse Idriche Calabresi); l’ Ente Parco Nazionale della Sila; la CONFAPI Calabria. Per la promozione e valorizzare al meglio un Territorio ricco non solo di bellezze naturalistiche ma anche di prodotti identitari che lo caratterizzano, importanti le attività che saranno realizzate in Collaborazione con il GAL “Riviera dei Cedri” e con l’ UNPLI comitato provinciale di Cosenza Importante la Collaborazione attiva dei Carabinieri Biodiversità- Reparto di Cosenza diretto dal Col. Francesco Alberti che nelle giornate di Praia a Mare presso il Palazzo delle Esposizioni di allestirannola mostra “Villaggio Natura –Area Biodiversità”, con stand educativi e didattici per avvicinare il pubblico ai temi della natura e della biodiversità. Altra mostra quella di Francesco Sesso, pluricampione mondiale di fotografia subacquea con oltre 30 scatti dedicati al mondo sottomarino e con i quali ha vinto diversi titoli mondiali ed europei. Il Filmare Festival 2025 prevede la consegna di Premi Speciali a personalità del mondo scientifico, culturale, istituzionale e imprenditoriale, impegnate sui temi del mare, dell’ambiente e della sostenibilità.Tra questi, il Premio “Fausto Taverniti – Comunicare l’Ambiente”, dedicato al giornalista Fausto Taverniti, calabrese e figura storica della RAI, scomparso sette anni fa. Nelle scorse edizioni è stato assegnato a Beppe Rovera (Ambiente Italia, Rai 3) e Donatella Bianchi (Linea Blu, Rai 1). I premi saranno realizzati dall’orafo Michele Affidato ed oltre alla Rai Calabria Filmare ha altri media partner quali TeleAmbiente, Economia del Mare Magazine, Telediamante e l’agenzia CalNews.