In Europa sono 23 milioni le persone con disturbi uditivi. Tra questi ben 7 milioni sono italiani, dei quali oltre il 12% con sordità grave e invalidante. Ecco la rilevanza sociale di un cinema per tutti.
C’è differenza tra andare al cinema e “andare al cinema perché ci si può andare tutti”. Così esordisce Paola Tassone, autrice e co-sceneggiatrice insieme ad Anna Seviroli dello spot di sensibilizzazione per la sottotitolazione dei film.
Il pubblico della sala Deluxe della Casa del Cinema alza le braccia e rotea le mani, in un applauso silenzioso.
La Tassone racconta della stretta collaborazione instaurata tra Ente Nazionale per la Protezione e Assistenza dei Sordi (ENS) e il Festival Internazionale del Film Corto: “Tulipani di Seta Nera”, di cui è l'ideatrice. Festival che ogni anno “mira , con l’Associazione l’Università Cerca Lavoro, all'integrazione e all'inclusione sociale", infatti tutta la kermesse è seguita da interpreti di lingua dei segni (LIS) forniti dall’ENS. Quest'anno detta collaborazione ha portato alla realizzazione di uno spot volto a sensibilizzare chi fa cinema, affinché ogni film possa essere fruibile anche dalle persone sorde.
Lo spot racconta di una coppia di fidanzati che al cinema non riesce a godere insieme e allo stesso modo il film proiettato. Lei si emoziona e piange di fronte alle scene di “Nuovo Cinema Paradiso”, mentre lui, scostante e annoiato, non può commuoversi di fronte a ciò che non sente – e non legge.
Ester Vinci, protagonista femminile, giovane attrice siciliana recentemente impegnata nella registrazione della nuova stagione di Squadra Antimafia, ringrazia tutti. Visibilmente emozionata racconta:“E’ un progetto che ho accolto con entusiasmo e vissuto con cuore e grande emozione. Non si è rivelato solo un messaggio sociale ma un vero e proprio arricchimento che ho condiviso con la troupe ed il mio collega, Mirko.
Il Cinema italiano dovrebbe dare accessibilità a coloro che molte volte sono protagonisti delle storie che racconta e sono certa che tramite questo messaggio potremo aiutare a risolvere questo problema”.
Mirko Di Marco, il protagonista maschile dello spot, alla sua prima opera davanti alla cinepresa, racconta di aver ricevuto direttamente dall’ENS la proposta di lavorare in questo spot, in quanto aveva già recitato in diversi spettacoli teatrali: “Ho accettato subito di recitare in uno spot che vedeva protagonisti me, una persona sorda, ed Ester, una persona udente. Bisogna trovare sempre tempo per questi progetti, moltiplicarli e diffonderli".
La Casa Del Cinema è tra chi crede in questi progetti. Il direttore Giorgio Gosetti afferma: "E’ un dovere di civiltà rendere il cinema accessibile a tutti ed è quello che alla Casa Del Cinema, da Gennaio, si realizza con le proiezioni di una serie di film sottotitolati in italiano". Inoltre, ritiene fondamentale che il cinema preveda per Legge i sottotitoli nei film. In questo caso è stato possibile grazie alla collaborazione con l’Istituto Luce Cinecittà, rappresentato in sala da Carla Cattaneo, che ha fortemente voluto la realizzazione di questi film sottotitolati. Al termine della conferenza stampa è stato proiettato “Chiamatemi Francesco”, di Daniele Lucchetti, quarto film del “CinemAccessibile”. Il regista, presente in sala, ha risposto alle domande del pubblico.
Prende la parola in rappresentanza della sede centrale dell’ENS, Amir Zuccalà, che ringrazia Paola Tassone per la sua passione e serietà nella realizzazione dello spot, gli attori Ester Vinci e Mirko Di Marco per essersi prestati con massima disponibilità e professionalità al progetto e la Casa del Cinema per la creazione di un luogo importante di accessibilità ai sordi. Per la sezione di Roma ENS, il Presidente provinciale Vittorio Corsini, sottolinea come da molto tempo i sordi sognino i sottotitoli al cinema e la possibilità che esso sia costituito di udenti e non udenti: i segni delle sue mani dicono proprio che, grazie allo spot e ai suoi attori, questo è stato realizzato e si augura che la sensibilità aumenti anche da parte di chi produce e distribuisce film per il cinema.
Daniela Dal Lago