lunedì 13 febbraio 2023

Marco Mengoni sbaraglia tutti gli avversari - di Ilaria Solazzo.

 

A Sanremo, Marco Mengoni ha vinto - a 10 anni dal suo primo successo - perché ha fatto prevalere l'umiltà, nonostante i tanti, incredibili, successi raccolti. Già nella serata dedicata alla cover ha emozionato, avvalendosi del sostegno di voci gospel eccezionali: il gruppo internazionale The Kingdom Choir, con cui ha cantato uno dei brani più noti dei Beatles: 'Let It Be”, una pietra miliare della storia della musica mondiale. Belli anche i look scelti per confermare il proprio rispetto a un palco la cui storicità il cantante sente nell'anima. Il suo pianto sentito a elezione avvenuta lo consacra uomo di straordinario spessore, amatissimo dai suoi fan. Chi sa ancora esternare i propri sentimenti con quella schiettezza è un esempio di unicità di dimensioni cosmiche. Il suo sguardo è rimasto lo stesso che incrociai moltissimi anni fa in quella affollata piazza del Popolo a Roma durante un flash mob con Lorella Cuccarini. Ne è passata di acqua sotto i ponti, eppure lui non ha perso mai la bussola. Marco, un nome comune, ma che nel suo caso diviene familiare, quasi fraterno perché di Mengoni c'è né solo uno. La sua vittoria ha unito i pareri di orchestra, giornalisti, artisti: tutti d'accordo nel definirlo grande. "Dietro un grande uomo c’è sempre una grande donna": così dice la saggezza popolare.Marco ha la sua mamma che è una persona speciale. Un altro detto molto saggio recita: “Per essere grandi bisogna prima di tutto saper essere piccoli. L'umiltà é la base di ogni vera grandezza" e questo Marco lo sa benissimo e lo ha dimostrato anche a "Domenica In" da Mara Venier. Durante i venti minuti di chiacchierata nei quali ha interagito con i giornalisti e con altri artisti, ha messo in chiaro che per lui il pilastro è rappresentato dalla famiglia in particolare dai genitori. Risposte equilibrate, dal tono pacato, mai esagerate o viziate da passaggi fuorvianti. Dolce il suo aver ricordato a tutti che è fiero di essere cresciuto con il nonno in campagna in mezzo agli animali, a sottolineare che la vera ricchezza parte dalla madre terra. Le sue parole riescono, praticamente sempre, a toccare l’anima degli ascoltatori, anche perché l’artista affronta tematiche moderne. Il Mengoni di oggi si presenta con un fisico e una sicurezza, ben differenti rispetto al passato. Marco Mengoni porta nelle sue canzoni delle riflessioni personali che derivano dal un viaggio introspettivo. Grazie a tutto questo a Sanremo ha ottenuto il Premio della Critica. L’idolo delle ragazzine, oggi, ha certamente un pubblico più maturo e, ogni suo live, il sold out è garantito. Viterbese di Ronciglione, è nato il giorno di Natale del 1988. Negli striscioni appesi ai balconi della sua casa natale si legge: «Comunque vada sei andato via da re e ritorni imperatore». A designare il cantante laziale (ma solo geograficamente, Marco e’ tifosissimo della Roma) come vincitore sono state all’unisono tutte e tre le giurie che concorrono a determinare la classifica finale della competizione. La sua Due Vite, infatti, è stata la prima scelta sia per la sala stampa, che per il televoto e la demoscopica. A un decennio dal primo trionfo, Mengoni ha vinto il festival di Sanremo con numeri che non lasciano spazio a dubbi.