venerdì 7 giugno 2024

EGITTO. Viaggio verso l’immortalità Conegliano (Tv), Palazzo Sarcinelli 23 ottobre 2024 – 06 aprile 2025

 

Mostra a cura di Maria Cristina Guidotti. Ideata da Contemporanea Progetti. Organizzata da ARTIKA e CP, in collaborazione con la Città di Conegliano. Museo Prestatore: 

Museo Archeologico Nazionale di Firenze Faraoni, piramidi, sontuosi corredi tombali mummie che si risvegliano, misteri … l’eterno, esotico fascino dell’antico Egitto, così come diffuso da infiniti film e racconti. “EGITTO. Viaggio verso l’immortalità”, a Palazzo Sarcinelli dal 23 ottobre 2024 al 6 aprile 2025, condurrà il visitatore nella realtà sottesa al fantasmagorico turbinio di leggende sorto intorno ai Faraoni e ai loro altri Dèi; per scoprire, e capire, le credenze ed i riti che accompagnavano la morte nell’Egitto dei Faraoni, riti e credenze così pervasivi da sopravvivere all’occupazione romana. Miti non troppo dissimili da quelli di altre religioni, fatta forse salva una specifica necessità: quella di preservare i corpi per garantirsi la vita eterna. “EGITTO. Viaggio verso l’immortalità” è una mostra rigorosamente scientifica, a cura di Maria Cristina Guidotti, organizzata da ARTIKA e Contemporanea Progetti, in collaborazione con il Comune di Conegliano. La totalità delle opere esposte proviene dal Museo Egizio di Firenze (Museo Archeologico Nazionale di Firenze), in esclusiva a Conegliano dopo la tappa internazionale in Danimarca. La mostra indaga l’inizio del viaggio verso l’immortalità, le pratiche di imbalsamazione, la funzione dei corredi che accompagnavano il defunto verso i Campi di Iaru, poi conosciuti come Campi Elisi e, volendo, il Paradiso. Più di 100 reperti straordinari, compresi alcuni scoperti nel corso della spedizione guidata dal mitico Jean-François Champollion (il decifratore dei geroglifici) e da Ippolito Rosellini (il padre dell’egittologia italiana), racconteranno in 5 tappe il percorso di corpo e anima verso l’eternità. Gli antichi egizi credevano che la morte non costituisse la fine della vita, ma che questa continuasse sotto un’altra forma. L’anima del defunto però, per continuare a vivere, doveva avere la possibilità di reincarnarsi nel proprio corpo: da ciò derivava la necessità di rendere non deperibile il corpo stesso e quindi la ricerca di metodi sempre più sicuri e perfezionati di imbalsamazione, che venne praticata dagli egiziani fin dalle prime dinastie della loro storia millenaria. Tutti i rituali funebri, perfino i più macabri, non miravano esclusivamente alla preservazione del corpo del defunto, bensì ad assicurare il proseguimento della vita nell’aldilà. Proprio questo è lo spunto principale che viene sviluppato dall’esposizione di Conegliano. -- Mostra a cura di Maria Cristina Guidotti Progetto a cura di Contemporanea Progetti Organizzata da ARTIKA di Daniel Buso ed Elena Zannoni Contemporanea Progetti In collaborazione con Comune di Conegliano Museo Prestatore Museo Archeologico Nazionale di Firenze Spazio espositivo Palazzo Sarcinelli, Via XX Settembre 132, Conegliano Periodo espositivo dal 23 ottobre 2024 al 06 aprile 2025 

Per informazioni +39 351 809 9706 email: mostre@artika.it website: www.artika.it Ufficio Stampa Studio ESSECI – Sergio Campagnolo Tel. 049.663499 roberta@studioesseci.net 

                        Giò Di Giorgio