lunedì 21 marzo 2011
“ La Storia dell’arte non siete voi” di Piergiorgio Colautti
Le istituzioni pubbliche a volte organizzano i premi all’ arte e alla cultura, anche per l’arte contemporanea; come, ad esempio, il premio Michelangelo e Raffaello o Giovanni da Udine, tanto per citarne qualcuno. Mai si non vedono premiati pittori e scultori. Solo i calciatori, i teatranti ed i fotografi; categorie che nulla hanno a che fare con l’arte contemporanea e la cultura. Gli artisti non si lamentano, non organizzano cortei di protesta , non rompono le vetrine ne’ bruciano le macchine, escluso l’episodio di Cecchini, il futurista che ha colorato di rosso le acque della fontana di Trevi, e le palline colorate di Trinità di Monti a Roma.
Soffrono in silenzio, come a suo tempo, gli impressionisti francesi, i macchiaioli toscani o i futuristi del ventennio, che subirono esclusioni e ingiustizie.
Inoltre la Rai ignora tuttora, metodicamente, l’arte contemporanea e gli artisti, a favore dei quali non vengono erogati aiuti economici, come per altre categorie.
Le copertine delle riviste dei giornali vengono dedicate , da sempre , a persone che, passati pochi anni, nessuno sa più chi siano ne’ si ricorderà di loro. Mentre per l’arte, da sempre, vengono turisti da tutto il mondo per ammirare un patrimonio che tutti ci invidiano e del quale l’arte contemporanea è parte integrante.
Si parla, qualche volta, di pittori e scultori, ma solo di coloro che spendono molti soldi in pubblicità , per essere visibili, in qualche modo, sui giornali, cataloghi e riviste specializzate , presso un pubblico di addetti ai lavori, che hanno interessi particolari per questa particolare categoria di paganti.
Si pubblica qualsiasi cosa, anche opere di basso livello o mediocri : il visto e rivisto, il fatto e rifatto, basta pagare. E’ chiaro, ormai, che coloro che pagano le inserzioni pubblicitarie lo fanno per farsi vedere, ma nessuno sa che la maggioranza degli inserzionisti sono pensionati con possibilità economiche o doppiolavoristi , con velleità artistiche represse. Possibilità che un vero artista, un ricercatore , uno sperimentatore di arti visive , colui che vive di sola arte, no si può permettere di pagare. Dopo questi fatti, sembra che il meglio dell’arte contemporanea sia quella pubblicizzata, mentre l’arte del futuro rimane nascosta e sconosciuta a molti.
Attualmente perfino gli spazi espositivi pubblici , cioè pagati da noi, da sempre gratuiti per gli artisti, ora si pagano a caro prezzo, senza alcuna selezione.
E’ sempre la stessa storia , la storia dell’arte, dove i Van Gogh e i Modigliani del ventunesimo secolo aspettano ancora di essere riconosciuti.
Piergiorgio Colautti
Pittore e scultore in roma