"E' vero, ogni volta che si vede qualcosa di masochistico ci sono io". Così al telefono Lars von Trier. Un modo per essere, non essendoci, oggi alla Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia dove è passato fuori concorso 'Nymphomaniac Volume II' (Long version), alla presenza in conferenza stampa del solo protagonista Stellan Skarsgard. Da von Trier che, come si sa, non è un tipo facile, solo tre interventi mediati dallo stesso Skarsgard con altrettante telefonate al regista, rimasto nella sua Danimarca. Altra sintetica risposta arriva alla seconda domanda, se con questo film abbia imparato qualcosa di più della sessualità femminile: "So già tutto sulle donne. Non ho imparato niente sulla loro sessualità", dice il regista per bocca dell'attore protagonista del film. Infine del suo rapporto con Skarsgard spiega von Trier al suo terzo intervento: "Ho sempre tentato, in tutti i ruoli che ha interpretato per me, di farlo sempre più a pezzi". E in questo senso deve aver ragione l'attore che così racconta la telefonata ricevuta dal regista delle Onde del destino per coinvolgerlo nel film: "Faccio un film erotico, ma non potrai scopare mai. Farò vedere il tuo sesso, ma sarà moscio. Chi può resistere a questo tipo di invito? Faccio qualsiasi cosa mi chieda Lars, il fatto è - conclude - che mi diverto a lavorare con lui". Sulle molte critiche e censure che hanno colpito il film in cui si vede la protagonista, Charlotte Gainsbourg, nel ruolo di una ninfomane che racconta le sue mille esperienze erotiche al colto e apparentemente tiepido Skarsgard, dice ancora l'attore: "Non siamo rimasti sorpresi di quello che è successo al film. E' diverso far vedere un'opera del genere in Scandinavia o a Kabul. Quello che invece mi rattrista non sono le critiche, ma il fatto di aver detto che von Trier è un misogino, uno che non ama le donne, cosa non affatto vera". E aggiunge: "Certo, ci sono voci che dicono sia un regista difficile con cui lavorare, ma non è vero. Sul set chiunque può dire la sua opinione su una scena, lui sta a sentire tutti. Sul set ci si sente amici, amati". Sulla nascita di questo progetto che ha nel cast anche Shia LaBeouf, Uma Thurman, Christian Slater, Jamie Bell e Willem Dafoe, spiega l'attore, "va detto che inizialmente sembrava un corto, anche se lui l'ha sempre visto come un'unica ripresa. Non si trattava altro che di due parti di sé, di von Trier, che sono diventati altrettanti capitoli". La produttrice Louise Vesth, a fine conferenza, ha annunciato che il prossimo progetto del regista sarà una serie televisiva inglese. Non ha rivelato altri dettagli, ma ha aggiunto: "Sarà qualcosa di incredibile, qualcosa che non avete mai visto prima in televisione".
Giò Di Giorgio