Dopo il debutto in prima nazionale al Piccolo Teatro di Milano, è arrivato a Roma, al Teatro Argentina, "La bottega del caffè" di Goldoni diretta da Maurizio Scaparro. Il testo, scritto nel 1750 e considerato uno dei più fortunati di Goldoni, è oggi ancora attualissimo. Invidia, amore, odio, brama di denaro e di potere i temi trattati: una bottega, luogo di ritrovo di avventori abituali e di pellegrini, che diventa un continuo inciuciare, super visionato dalo sguardo attento del protagonista Don Marzio in cui si creano incontri e scontri tra i personaggi. Questo il commento di Scaparro: «Tra i motivi che mi hanno spinto a mettere in scena oggi "La bottega del caffè", il primo è il piacere di tornare a parlare di Venezia e del suo Carnevale, durante il quale la commedia si svolge, dalle prime luci dell'alba fino a quando scende la notte» alla quarta regia goldoniana, ha continuato Scaparro - per descrivere una Venezia comicamente deformata, che già allora rischiava di dimenticare la sua grandezza e che, tra bische, botteghe e bordelli, sembrava già avviarsi ad un lento, inesorabile declino». «Anche oggi - ha concluso il regista - viviamo un periodo oscuro, di declino. Il mio è un omaggio a Venezia, Parigi, Napoli, un grande sogno europeo non ancora compiuto». In scena, tra gli altri, Pino Micol e Vittorio Viviani. Musiche originali di Nicola Piovani, scene e costumi di Lorenzo Cutùli.
Ospiti in platea:Fausto Bertinotti con la Sig.ra Lella,l'attore Mariano Rigillo e signora, Massimo Ranieri,l'attore Giuseppe Pambieri,l'attore Pino Ammendola con la compagna Maria Letizia Gorga,Donna Assunta Almirante,l'On. Gianni Letta e Signora,l'attore del Posto al Sole Patrizio Rispo,il M°Nicola Piovani, l'attrice Imma Piro e tantissimi altri
Giò Di Giorgio