mercoledì 6 febbraio 2019

L'EMIGRANTE Format radiofonico e televisivo,ideato e condotto da Gio' Di Sarno in onda su Radio Italia Anni 60 ( FM 100.5 ) tutti i Giovedì dalle 17:00 alle 18:00, il prossimo 7 Febbraio in esclusiva MICHELE CARFORA

                 Le Interviste de l'emigrante di Giò Di Sarno
Nativo di Salerno,Michele Carfora a dodici anni comincia a studiare danza con la benedizione di mamma Maria, appassionata di musica, e di papà Enzo che purtroppo non è riuscito ad assistere ai suoi successi perché venuto a mancare prematuramente quando luiera appena quindicenne.A 17 anni la prima esperienza da professionista nel corpo di ballo di Carla Fracci in Romeo e Giulietta e, da lì, sarà con Renato Greco e Maria Teresa del Medico che diventa Solista e Primo ballerino.

Michel Carfora: “ Il mio maestro lo diceva sempre: bambini e animali rubano la scena. ”


-          Hai vinto premi prestigiosi con i musical portati in scena da protagonista. Cito solo il premio “PRIMO 2018” alla carriera come miglior performer italiano, PREMIO IMTA con Grease, L’OSCAR EUROPEO DEI GIOVANI con Rente il PREMIO ROMA E’ ARTE, come miglior performer, con Sette spose per sette fratelli. Infine, immagino ricevuto con giusto orgoglio, il premio Speciale internazionale Euro-Mediterraneo per la Cultura.Quale è giunto più gradito o inaspettato?



-          Sinceramente ai premi non ho mai tenuto  particolarmente, mi ha sempre coinvolto e gratificato l'amore del pubblico e i suoi applausi, è il vero riconoscimento. Se proprio devo scegliere scelgo quello ricevuto per Rent che rimane lo spettacolo più emozionante che io abbia fatto.


-          A proposito di Rent, con cui hai provato anche l’esperienza fantastica di Broadway, in quale circostanza sei stato scelto daNicoletta Mantovani e dal maestro Pavarotti per fare il protagonista?
_ Solito….. provini su provini ne abbiamo fatti se non ricordo male quattro o cinque. Siamo stati selezionati su circa ottocento persone. In realtà il mio provino è stato un mezzo disastro perché dall’emozione ho incasinato il testo della canzone e di conseguenza ero preoccupato di aver vanificato tutto il lavoro fatto per arrivare fino lì. Per fortuna il Maestro, a differenza di altri, è andato oltre le cinque dita e tutto è andato per il meglio.



-          Diretto da Massimo Ranieri hai recitato al Sistina nel ruolo di Romolo in Poveri ma belli, a fianco di Bianca Guaccero che oggi si gode la propria cresta dell’onda in TV.
_ E aggiungerei che se lo merita perché oltre ad essere un’artista importante per professionalità e talento è anche una persona speciale e le voglio bene davvero….e come tutti quelli bravi si fa un pò più fatica a fare televisione. Incongruenza? No, la regola. Spero che i suoi sogni si realizzino anche se vorrei rivederla a teatro perché per la tv è sinceramente uno spreco.

-          In alcuni spettacoli ti sei trovato a misurarti con i protagonisti, veri e propri mostri sacri,che ti avevano preceduto negli stessi lavori. Mi riferisco soprattuttoa Dean Martin nella commedia teatrale Baciami stupido, e aTom Hanks nella versione teatrale del Miglio verde. Come hai affrontato la sfida?
_ Come sempre, con grande rispetto e tanta passionalità. Solitamente evito di guardare i film da cui sono tratti poi gli spettacoli teatrali e cerco di dare sempre una mia lettura del personaggio e delle sue caratteristiche mettendoci sempre un pò di me stesso. Ritengo che un attore debba sempre essere onesto in scena e arrivare così a tutti, senza ghirigori e inutili manierismi.


-          Ho visto una tua foto con Titty, il tuo asky che, come racconti tu, “ti ha seguito fedelmente per dieci anni, ovunque, fino ad approdare alle scene di Sette spose per sette fratelli in cui ero il protagonista Adamo”. Bella performance per Titty…
_ Ti dico solo che ai saluti finali lei usciva per ultima e c’era tutte le sere un’ovazione di tutto il teatro. Si esatto, prendeva più applausi di me. Il mio maestro lo diceva sempre: bambini e animali rubano  la scena.
Più che un cane era un essere umano. Anzi, meglio, come spesso accade. Un’amica fedele che mi ha dato tanto amore e mi è stata accanto fino alla fine.

Ufficio stampa Giò Di Giorgio