lunedì 15 aprile 2019

L'EMIGRANTE Format radiofonico e televisivo,ideato e condotto da Gio' Di Sarno in onda su Radio Italia Anni 60 ( FM 100.5 ) tutti i martedì dalle 18 alle 19, prossimo martedì la cantante del "SUD"PIETRA MONTECORVINO


                                      Le Interviste de l'emigrante di Giò Di Sarno


Pietra Montecorvino la descrive benissimo chi la conosce e la frequenta da sempre come il giornalista de “Il Mattino” Federico Vacalebre che sul quotidiano partenopeo le dedica queste testuali parole: “Quando canta s’arraggia, suspira, gode e si concede anche il respiro tremulo che hanno le donne dopo l’orgasmo. E’ voce di dentro, di sotto, di sopra di lato. (…) Estrema come Nina Simone, come Giulietta Sacco, come Amy Winehouse, senza assomigliare a nessuno di loro (…)".
Donna, mamma, cantante e attrice, Pietra esordisce come protagonista accanto a Renzo Arbore e Roberto Benigni nel film “FF.SS.”, nel quale interpreta la famosissima canzone "Sud", inno dello spirito e del carattere meridionale.
Musica e vita privata si incrociano e dall’incontro con
Eugenio Bennato non nascono solo progetti musicali ricercati come il suo primo album, “Segnorita” (firmato assieme a Edoardo Bennato), per il quale vince il premio Tenco come “miglior interprete dell’anno” o “Napoli Mediterranea”, una rivisitazione in chiave etnica di alcuni classici napoletani. Oppure come quando nel 2008 è ospite del cantautore a Sanremo con il brano “Grande Sud”, o anche lo spettacolo  "Malamusik", accompagnata dal sassofonista Marco Zurzolo, con cui Pietra approda alla contemporanea musica napoletana dei vicoli, la Malamusik dei nostri giorni. 


Tutti progetti molto interessanti, ma il più bello è la costruzione della loro famiglia con la nascita dei due figli, Carola e Fulvio, quest’ultimo musicista di razza, ospite assieme a Tonino Carotone di un progetto musicale che vede la mamma oltre che protagonista, anche come direttrice artistica.
Al "Festival delle donne" Pietra è chiamata al fianco di Mercedes Sosa, Ute Lemper e Nina Simone come interprete italiana. Nel 1992 partecipa al Festival di Sanremo in coppia con Peppino di Capri, cantando "Favola Blues" e l’anno successivo pubblica il suo secondo album,"Voce di Pietra”.
E’ attrice in “Due madri per Rocco” per la regia dei fratelli Frazzi. Protagonista con Vincent Gardenia, Paolo Hendel e David Rondino nel film “Cavalli si nasce” per la regia di Sergio Staino.
Da una sua idea nasce "Neapolitan Tango”.
Parte da Londra il suo tour internazionale. Presenta il disco in un programma televisivo della BBC con Morrissey (The Smiths) e Maria Hagen. Da questo incontro la BBC produce una compilation che vede Pietra protagonista con i Gipsy Kings e altri artisti internazionali. È presente, tra l’altro, al Forum di Barcellona. Divide il palco con  Franco Battiato al concerto di Saragozza.
Fonda l’etichetta discografica indipendente Malamusik. Debutta con lo spettacolo teatrale “Malamusik in prosa”, in cui mette in campo anche le sue doti di attrice. Spettacolo da cui prenderanno vita un libro (con la prefazione di John Turturro e la presentazione di Renzo Arbore al Festival del Libro di Roma) e un cd.
La sua visibilità internazionale si estende con “Passione”, il film di John Turturro - presentato alla Mostra del Cinema di Venezia - in cui canta tre canzoni, “Nun te scurda” con Raiz, “Dove sta Zazà” e “Come facette mammeta” che le porta tra tanti riconoscimenti anche il “Premio Carosone”.
“La stella nel cammino” è il suo inedito di tanghi da lei scritto e arrangiato. I titoli dei suoi lavori, tutti azzeccatissimi, come “Esagerata”, colonna sonora di “Napoli città incomprensibile ed esagerata, spesso poetica”. Nel cd ospiti, autori e collaborazioni importanti.
Un meravigliosa interpretazione del brano “Senza voce” di Enzo Gragnaniello viene inserita integralmente nel nuovo film di Ferzan Ozpetek “Napoli Velata”.



Sei mamma di due splendidi ragazzi, mi permetto di aggiungere "belli e liberi", come hai gestito la vita di Artista e quella di mamma?

La mia vita da artista e mamma è stata di una mamma artista.

- Mi racconti della tua famiglia di origine?

Sono di origine aristocratica ma questo è stato un ottimo motivo per andare nella direzione opposta.


Hai lavorato da
Arbore a Ozpetek, passando per Turturro, Troisi e Pino Daniele: quali di questi nomi ti è rimasto nel cuore e perché?

Ho lavorato con molti artisti, a quelli che citi aggiungerei anche Nina Simone Mercedes Sosa, per parlare della mia esperienza internazionale, ma nel cuore artistico c’è Eugenio Bennato che mi ha regalato le note giuste per capire meglio il mio Sud. Anche se chiunque sia artista sta nel mio cuore.

- Hai pensato mai di emigrare in un altro Paese in maniera definitiva?

No.





 Cosa riserverà il futuro a Barbara (il tuo vero nome)? Attenzione, non a Pietra.

Cinema, musica, arte in generale. Penso che la vita sia meravigliosa magica e tutti siamo collegati con tutto e con tutti. Credo che creare sia il gioco più bello che abbia inventato l’uomo per avvicinarsi al divino che è opera d’arte. Credo anche che niente avvenga a caso, che nulla va disperso e che tutto prende forma fino a diventare capolavoro, bellezza. Credo, infine, che la volgarità sia un vizio, ma niente è per sempre. Come dice Mercedes Sosa in "Todo Cambia": “Cambia ciò che è superficiale, e anche ciò che è profondo. Cambia il modo di pensare, cambia tutto in questo mondo (…)".

Ufficio Stampa Giò Di Giorgio