Per la sezione Nuovo Cinema Italiano, il 25
agosto alle ore 21,30, presso L'Isola del Cinema, al Cinelab, Francesca
Piggianelli presenta il film "Malarazza". Presenti il regista
GIOVANNI VIRGILIO, la protagonista STELLA EGITTO, il direttore
della fotografia GIANNI MAMMOLOTTI e il produttore esecutivo Simona
Scinaldi.
Il film sarà preceduto dal toccante cortometraggio
sociale "Da Uno a Dieci",con la presenza della regista Paula
Boschi,la protagonista GIULIA BEVILACQUA,il coprotagonista PRIMO
REGGIANI, l'attrice DANIELA VIRGILIO e, per la Onlus“Da zero a dieci”,Mia Sakakini.
Il corto
da "Uno a Dieci" si incentra sulla storia di Gemma, una ragazza
affetta dal tumore neuroendocrino che, nonostante i limiti della malattia e i
cambiamenti che ne plasmano il corpo, non rinuncia alla vita e all'amore,
lanciandosi in un appuntamento al buio, supportata in ogni suo passo dagli
amici. La paura può isolare, frenare dal condividere i sentimenti, distorcere
la quotidianità fatta di gesti dati per scontati. Ma alla fine Gemma riesce
ad accettare la sua verità e viversi tutti i 10 secondi che precedono la
felicità.
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Malarazza diretto da Giovanni Virgilio, racconta la storia di una giovane
madre, interpretata dalla brava talentuosa Stella Egitto, e di suo
figlio Antonino (Antonino Frasca Spada) che, assieme al fratello della
donna (Paolo Briguglia nei panni del transessuale Franco), sono
vittime di un sistema di potere malavitoso rappresentato dal boss in declino
Tommasino Malarazza (David Coco) e da Pietro (Cosimo Coltraro),
detto “U Porcu”. Per queste tragiche esistenze non sembra esserci speranza di
un riscatto sociale. Ambientato a Catania, nei disagiati sobborghi (Librino) e
nei quartieri degradati del centro (San Berillo), la storia sceneggiata da
Luca Arcidiacono e da Giovanni Virgilio ci porta nel mondo della Periferia tout
court,non solo in quella siciliana. Rosaria e suo figlio, infatti, divengono
metafore di tutti quelle vite che abitano i quartieri più degradati e
mortificati, completamente dimenticati dal nostro Paese.
La periferia come simbolo di sogni di gioventù traditi
e trappole dalle quali, troppo spesso, diventa impossibile
liberarsi. Parti integranti di una città, pur nel loro stato di
degrado e di abbandono, ma zone franche che fomentano la nascita di ingiustizie
e di microcriminalità.
Malarazza è una ricerca invasiva che il regista ha
fortemente voluto, ripercorrendo lo stile di alcuni film di genere come Gomorra,Napoli NapoliNapolidi
Abel Ferrara per enfatizzare una sorta di denuncia, per esprimere
il dissenso verso uno status sociale assolutamente inaccettabile.
Ufficio stampa Elena Matteucci