Roma, inizio Settembre. Stella e Vincenzo sono una coppia alla soglia dei trenta e per fare l’amore devono stare in macchina, trovare un posto sperduto. Un’abitudine di cui non possono fare a meno, purtroppo. Come la precarietà, l’incertezza del futuro e il bisogno di approvazione.
La stessa abitudine che hanno nel non dirsi che vorrebbero cambiare, e nel non affrontare i problemi. Questa sera si ritrovano in un parco, e la macchina ha scelto che è arrivato il momento di provare a parlare.
Sopra, noi affronta l’incomunicabilità, riflettendo sulle relazioni umane e la loro complessità e raccontando la difficoltà nel riconoscersi e farsi conoscere.
E lo fa attraverso la storia di una giovane coppia che proprio come noi, vive e affronta le stesse condizioni a cui noi giovani siamo costretti. Lavori precari o di breve durata, la paura del presente e del futuro, il desiderio di riscatto e la ricerca di una stabilità economica, individuale e di coppia. Uno scatto fotografico giovanile, che immortala un futuro sempre più distante e sconosciuto. Una generazione incapace di parlare, piena di domande e senza una risposta. Che preferisce rimanere in superficie, anziché andare sopra.