In questa intervista la scrittrice ci parlerà
del suo nuovo libro “ I 50 ANNI SONO I NUOVI 30 “.
Un libro Antiage, con un effetto lifting,
antiossidante, che ogni donna dovrebbe tenere sempre con sé, e leggere in
qualsiasi momento del giorno per continuare ad amarsi.
Di questo libro ce ne parlerà la scrittrice
stessa:
Maria, i 50 anni sono i nuovi 30, da dove nasce l’idea di questo titolo
del tuo ottavo Libro?
Rispondo a questa domanda dicendo che l’idea di questo libro nasce
innanzitutto dalla voglia di liberare le donne dal peso del tempo che passa che
molte donne vivono come se fosse un incubo.
Si potrebbe considerare come un viaggio letterario alla scoperta
dell’universo donna, ma non è un’autobiografia?
Infatti non si tratta di un’autobiografia, certamente anche io mi
immedesimo in questa fascia di età e di donna, ma ci siamo confrontate ed è per
questo motivo che ho deciso di arricchirlo con racconti ed episodi differenti,
di donne vissute.
Nel tuo libro citi Yourcenar, tu Maria, cosa hai trovato di particolare
in questa donna, tanto da dedicarle la tua attenzione?
Yourcenar Marguerite non è stata solo una donna ma un esempio di donna,
che ha dedicato la sua vita ai libri e alla Poesia. Lei si definiva “
Pellegrina e straniera “. Credo che oltre alla bellezza in una donna andrebbe
misurata anche l’intelligenza e il talento e credo anche l’apertura mentale sia
un’ottima terapia anti tempo. Come Marguerite ogni donna dovrebbe avere una
varietà di interessi e di passioni, per mantenersi sempre più giovane e attiva.
Non mancano i riferimenti all’essere figlia, madre e moglie, dove ti
senti più vincente?
Sono una donna impegnata in tanti ruoli nella vita, ma credo di essere
stata e di esserlo ancora, sempre presente come moglie e madre. La mia forza la
trovo nell’amore che provo soprattutto per mia figlia, se oggi sono qui, se
sono diventata la donna madre che tutti vedete, lo devo solo a lei. Lei è tutta
la mia vita.
Quindi il “mestiere di madre “ è
il culmine della realizzazione?
L’essere madre non va interpretato come il culmine della realizzazione,
solo che dal momento in cui si decide di essere un genitore, è giusto prendersi
cura del proprio figlio e figlia, crescerlo, accudirlo, dargli un’educazione,
ma non tutte le donne sono portate ad esserlo, perché riuscire a legare i
propri interessi, il proprio lavoro con la famiglia non è un’impresa facile,
bisogna ammetterlo.
L’immagine cosa rappresenta per te?
L’immagine ha un suo perché, diciamo che è importante, ma se noi
pensiamo che l’apparenza inganna, e ci
basiamo solo su un fattore estetico della persona ecco che potremmo rimanere
delusi, per questo motivo preferisco affrontare l’argomento o la persona con
tatto, mi prendo del tempo.
Una illustre penna ha scritto la prefazione, ti ci ritrovi?
Ovvero c’è coerenza tra libro, biografia e Maria Monsè?
Credo che di scrittori e poeti
come lui ce ne siano davvero pochi, sono
doti innate. Mi permetto di dire tutto
questo, perché io e Theo ci conosciamo
da diverso tempo, e la sua sensibilità e generosità d’animo lo distingue molto
da tanti altri. E’ un uomo pieno di pregi, oltre ad essere un grande filosofo.
Quello che mi sento di dire è che il suo incoraggiamento a scrivere, a
mettere insieme i miei scritti per poi realizzare questo libro è stato
fondamentale per me. Credo che solo lui, conoscendomi bene, sarebbe stato in
grado di disegnarmi biograficamente parlando e di trovare delle somiglianze di
me e il libro. Per questo ho scelto lui.
Quando il prossimo libro?
Bella domanda, il prossimo libro riposa insieme alle idee, ma con Theo
che fa da sveglia, non credo che riposerà ancora molto tempo. L’unica cosa che
posso anticipare è che stiamo preparando una sorpresa, una novità, un dolce
stil novo.
Grazie da parte mia e da parte del Giornale Inciucio.it per questa
intervista.
Sabrina Tutone