Antonio Sassone, per gli amici Tony, era un giornalista di razza, un uomo brillante e charmant con la sua criniera leonina e gli occhi azzurri come il cielo. Si era fatto un nome nel mondo del giornalismo medico-scientifico lavorando come inviato di punta per la Sanità, la Medicina e la Scienza per l’Agenzia Giornalistica Italia (Eni) fino alla pensione. Ma ancor prima era stato a capo dell’ufficio stampa del Ministero della Sanità col Ministro Ripamonti, per poi passare a collaborare con i più noti Sindacati Medici, da ANAAO a AAROI sino al Sindacato Veterinari Medicina Pubblica. Nato il 4 ottobre del 1933 sotto il segno della Bilancia (come Berlusconi, cui somigliava soprattutto per il debole per le belle e giovani donne), nel paesino calabro-albanese di Lungro, provincia di Cosenza, si è spento all’età di 90 anni la scorsa notte, martedì 30 luglio, all’ospedale San Camillo di Roma, dove era arrivato in ambulanza dopo aver accusato un malore in casa, sotto gli occhi della figlia Gabriella, ancora sotto shock. Gabry, nostra amica storica, ottima giornalista e volto tv, ha capito subito che si trattava di un ictus emorragico che se lo è portato via nel giro di pochissime ore. Del resto lei, la seconda dei suoi 4 figli, si è presa cura di lui giorno e notte per lunghi 7 anni, accudendolo come e più di un figlio e rinunciando al suo lavoro e ai suoi divertimenti, dopo che nell’estate del 2017 era stato colpito da un’ischemia cerebellare, da cui si era ripreso alla grande dopo 2 mesi tra Policlinico Gemelli e fisioterapia al San Raffaele. Purtroppo col passare del tempo il fisico, le gambe e soprattutto la mente si erano andate via via affievolendo. Tony aveva perso l’adorata moglie Liana Loffredi per un brutto male nel 1994: lei se ne andò a soli 52 anni, lasciandolo a fare il “mammo” ai figli. Il primogenito, Vladimiro, viveva già in Gran Bretagna da tempo: è professore universitario a Southampton dove dirige il Dipartimento di Cyber Security e ha 2 figli, Simona e Mattia. Dimitri, che lavora nel cinema, è il più piccolo e all’epoca della morte della mamma aveva solo 14 anni; Igor funzionario dell'Enpam è il terzogenito. Tony dalla grinta incredibile e la scrittura raffinata, era considerato “una tigre del giornalismo”, che arrivava sempre per primo sulla notizia: nel corso della sua carriera ha collaborato anche per Il Giorno, Affaritaliani, Mondo Salute e vari magazine rosa settimanali, fino a diventare Vaticanista per il settimanale cattolico di Torino “Il nostro Tempo”. Scrittore e poeta, andava molto fiero del libro di poesie che aveva pubblicato nel gennaio 2000 per Campanotto Editore intitolato “Millennio Alfa Omega”. Poesie intime e toccanti che svelarono il suo vero cuore di panna, con versi struggenti dedicati al padre salinaro, al lamento per la sorella maggiore emigrata in Argentina, fino a poesie sull’attualità politica e sociale come la “Preghiera del Lavavetri”, “Altri Mondi”, “Terza Età”, “Nuovo Millennio”. Tony è stato un gran lavoratore, appassionato del suo lavoro, per il quale ha girato il mondo, ma era anche amante della mondanità, dei ricevimenti e delle feste, soprattutto da quando era rimasto vedovo. La figlia Gabriella se lo portava sempre dietro agli eventi mondani, ma alla fine lui era diventato più girandolone di lei. Anche nella Roma by night lo conoscevano tutti e nonostante il suo carattere spesso dittatoriale era uno che si faceva notare per intelligenza, cultura, classe, garbo e gentilezza, dunque gli volevano tutti bene. Insomma, ha fatto una bella vita piena di gioie, successi ma anche forti dolori. La sua morte è stata un duro colpo per i figli, soprattutto per Gabriella, i due del resto erano legatissimi da sempre, inseparabili ogni Natale, ogni Capodanno, ogni vacanza agostana, ogni compleanno. Lei pensava che il padre fosse un “Highlander” che sarebbe vissuto fino a 100 anni. Purtroppo il destino ha deciso diversamente anche se arrivare a 90 anni pieni non è da tutti di questi tempi. Moltissimi i messaggi di cordoglio arrivati ai figli dagli amici e colleghi, tra cui quello di Enrico Lucci di “Striscia la Notizia” che ha scritto alla Sax nazionale di cui è molto amico “La sua forza continua a vivere nella tua vulcanica e tenera potenza. Un abbraccione fraterno”.
I funerali saranno celebrati da Don Walter Insero nella Chiesa degli Artisti di Piazza del Popolo venerdì 2 agosto alle ore 16.
Giò Di Giorgio