A sette mesi dall’inaugurazione, il
MUM – Metro Urban Museum di Brescia, primo museo
urbano metropolitano d’Italia, continua a espandersi come un organismo vivo che
cresce insieme alla città. Un museo in movimento, senza pareti né biglietti, che abita
gli spazi della metropolitana e li trasforma in un osservatorio aperto sull’arte
contemporanea.
Nel cuore di una
città dal grande
patrimonio UNESCO, la metropolitana si apre al territorio e diventa
narrazione collettiva, attraversata da nuove visioni e linguaggi. Dal 23 ottobre, dopo Luca
Font, J. Demsky, Joys e Peeta, lo fa accogliendo l’intervento di Valentina
Picozzi, artista e ricercatrice che porta a Brescia la sua cifra cyberpunk,
intrecciando arte urbana, tecnologia e libertà d’espressione in un
racconto che parla di controllo, indipendenza e futuro.
Con You Can’t
Stop This Train! Valentina Picozzi firma un’opera site-specific che nasce dal movimento stesso della
città: un convoglio
decorato e un grande murale che dialogano tra loro negli spazi del deposito
metro di Via Magnolini.
Sulle superfici
del treno e sulle pareti del museo, l’artista costruisce un paesaggio visivo in cui il celebre Dollar Sign di Andy Warhol
diventa una “B”: B come Brescia, ma anche come Bitcoin – simbolo di una
rivoluzione economica invisibile, intangibile, decentralizzata.
Il suo intervento
al MUM compie un salto simbolico e geografico: dal Bronx dei graffiti alle
architetture industriali di Brescia, You Can’t
Stop This Train! unisce mondi e linguaggi, rendendo visibile ciò che si
muove sottotraccia. Il treno diventa un dispositivo culturale in movimento,
portatore di un messaggio di libertà ed evoluzione.
Sullo sfondo dell’opera,
il Satoshi Code, rappresentazione grafica dell’algoritmo che regola il protocollo Bitcoin, disegna la
trama di un linguaggio fatto di segni e numeri. Tra questi, il motto You Can’t
Stop This Train si imprime come un mantra urbano: un richiamo al
cambiamento inarrestabile, al ritmo di un mondo che si muove tra materia e
digitale, tra spazio pubblico e immaginario collettivo.
Valentina Picozzi
da oltre dieci anni porta in dialogo estetica pop, temi economici e linguaggi
sociali, costruendo una pratica artistica che è insieme visione e attivismo.
Con Satoshi Gallery, collettivo internazionale che ha fondato e dirige,
esplora la cultura della blockchain e la filosofia cyberpunk, promuovendo
valori di libertà, privacy e partecipazione dal basso. “Le immagini
creano cultura, la cultura forma i valori, i valori determinano il futuro” – dichiara l’artista,
sintetizzando la sua visione di un’arte capace di generare consapevolezza e cambiamento.
MUM – Metro Urban
Museum. Avviato nel 2023 in occasione del decennale della metropolitana e dell’anno di Brescia
Bergamo Capitale della Cultura, il MUM è il primo metro urban museum d’Italia. Con oltre
2.000 metri quadrati di arte urbana tra pareti e treni, il museo si configura
come un osservatorio aperto sulle nuove forme di arte pubblica, promuovendo un
dialogo continuo tra mobilità, sostenibilità e linguaggi contemporanei.
Artista. Valentina Picozzi (1987) è artista e
ricercatrice. Attraverso la Satoshi Gallery esplora le intersezioni tra arte,
economia e tecnologia, utilizzando l’immagine come strumento di indagine e trasformazione.
Vive e lavora tra Italia ed El Salvador.
Il
Metro Urban Museum è aperto a ingresso gratuito.
Visite su prenotazione per gruppi (minimo 15 persone – massimo
50 persone).
Durata della visita 45 minuti circa.
Per
info e prenotazioni: comunicazione@bresciamobilita.it
Ufficio
Stampa HF4 www.hf4.it
Marta Volterra, Head Press Office - marta.volterra@hf4.it
Valentina Pettinelli valentina.pettinelli@hf4.it +39
347.449.91.74

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