mercoledì 20 ottobre 2010

A R T E di Pier Giorgio Colautti


“LARGO AI GIOVANI”

Quando ero un giovane pittore desideravo esporre le mie opere ed avere successo, ma i “vecchi” maestri ed i critici d’arte operanti ci dicevano : “dovete imparare il disegno, la prospettiva aerea e la teoria della luce e le ombre ortogonali. Fate esperienze e studiate il Rinascimento. Studiare, studiare, studiare….”
L’arte e non solo l’arte era prerogativa degli anziani. Oggi anche io sono anziano, ho studiato e fatto le necessarie esperienze e ho inventato anche cose nuove nel campo dell’arte e della cultura. Ora ci dicono: “Largo ai giovani”. Il mondo è cambiato e non servono più le esperienze, il disegno, la prospettiva aerea, le ombre ortogonali, il talento. Il Rinascimento è il passato. Basta impastare il colore, spruzzare e calpestare la tela con mani e piedi o riprodurre il visto e rivisto e il fatto e rifatto senza preparazione artistica anche privi di talento. Seguire le mode, se vengono dall’estero dei “graffitori” del REP e del RAP. Opere casuali che nulla hanno a che fare con l’ARTE. Penso a Raffaello e Leonardo, a Michelangelo e alla Cappella Sistina che non sarebbero esistite e ai Musei Vaticani. Con questi “manufatti” che chiamano arte e che vengono esposte alle varie Biennali e alle Quadriennali pagate con i soldi nostri. Gli autori vengono premiati e considerati “Geni” dalla critica e dalle istituzioni, illusi e prepotenti e infine disoccupati cronici maturi per il suicidio quanto si ritornerà all’arte e alla cultura, come negli anni sessanta. Allora dico ancora che quando ero giovani il mondo era dei vecchi. Ora che sono vecchio anche io il mondo è dei giovani.
Piergiorgio Colautti