martedì 14 aprile 2015
ALLONTANATE I DEBOLI DI CUORE: L'HOTEL EXCELSIOR È STATO PRESO D'ASSALTO DA 500 CAVALIERI E DAME CONCIATE MEGLIO CHE A CARNEVALE, PER IL "GALA DELLE MARGHERITE" 2. TUTTO TAPPEZZATO DI FIORI: I SALONI, LE CHIOME TINTE E I VESTITI IMPROBABILI DELLE CARAMPANE DELLA ROMANELLA GODONA, IMPELLICCIATE CON VENTI GRADI ALL'OMBRA 3. ECCO LA MARCHESA DANI DEL SECCO, LEVIGATA COME UNA VASCA DA BAGNO, L'UGOLA D'ORO ELENA BONELLI, PIU' MARCHESE, BARONESSE E CONTESSE COL BLASONE SVENUTO 4. PER SOLI 125 EURO SI POTEVA AIUTARE IL TELEFONO AZZURRO, TRA RIFFE, CONCERTI, LETTURE DI POESIE. E TRA LE BABBIONE LA DOMANDA ERA SOLO UNA: "QUANDO SE MAGNA?"
Foto di Luciano Di Bacco per Dagospia
Gabriella Sassone per Dagospia
Margherite (tante) sparse qua e là nei saloni dell’Excelsior di via Veneto, ma anche finite improbabilmente tra le chiome tinte e appiccicate sui vestiti pomposi e con strascico delle dame e damazze presenti, che spesso il buongusto lo lasciano a casa quando si tratta di apparire e comparire.
Abiti lunghi dai colori pastello o tempestati di Swarovski spesso più adatti al Carnevale che ad un evento benefico, smoking per i signori, gioielli importanti a gogò, tacchi assassini su cui caracollare cercando di far finta che i piedi non ti fanno male. Ma anche stole di visone (parecchie), per la gioia degli animalisti nudi&puri, come Daniela Martani che ha cominciato ad inveire su Facebook commentando le foto delle signore con cappa di pelliccia costosa: “Hanno bisogno di imbellettarsi con le pellicce perché sono brutte dentro e fuori”, ha chiosato cattiva come non mai. Daje Danielina, in fondo non si insultano le signore di una certa età. Noi, purtroppo, abbiamo promesso all’organizzatrice dell’evento ormai storico, la Faraona Bianca Maria Caringi Lucibelli, di essere buoni, di non andarci con la mano pesante (però la nostra solita ironia almeno lasciatecela, please!) visto che la serata charity raccoglieva fondi per Telefono Azzurro e dunque per i bambini.
Ma abbiamo promesso di non infierire soprattutto perché poi non ci invitano più a tale deliziosi eventi (e sono già tanti a Roma quelli che non ci vogliono più, quelli dotati di scarsa ironia e poca intelligenza, e scusate se ve lo diciamo in faccia) e noi poi i Cafonal come li facciamo?? Insomma, gli status symbol della Roma godona e riccona c’erano tutti, sabato sera, al “Gala delle Margherite – Festa di Primavera”, che da 26 anni grazie all’energia della Caringi Lucibelli e al buon cuore di tante dame capitoline sostiene progetti benefici per i più deboli, ogni anno diversi. Quest’anno è toccato a SOS Telefono Azzurro Onlus presieduto dal prof. Ernesto Caffo.
Ma a rappresentare l’associazione c’era l’onorevole Sandra Cioffi Fedi, di pizzo nero vestita, che fa parte anche del Comitato d’Onore. Cinquecento gli ospiti che, sborsando una bella cifra (125 euro a testa), hanno timbrato il cartellino alla soirèe, organizzata sempre in modo impeccabile. E presentata quest’anno da Nino Graziano Luca. Aperitivo di benvenuto tanto per scaldarsi un po’ con prosecchi e vini doc, saluti e baci conditi da falsissimi “Tesoro, ma come sei bella stasera”, “Adorata che bel vestito”, “Ma quanto sei dimagrita”, “Tu amore mio non invecchi mai” tra gente che si vede tutte le sere e si comporta come se non si incontrasse da un secolo, foto in posa per i flash presenti davanti alle Lune (quadri e grandi tappeti/arazzo in lana e seta) dell’artista Paola Romano, ma anche selfie a gogò per sbattersi in tempo reale su Instagram e Facebook.Poi tutti nel salone centrale per il via alla serata, con il cartellone approntato come sempre da Franco Della Posta, marito di Donatella Pompadour.
E vai allora col concerto live “Big Band Story” diretto dal Maestro Gerardo Di Lella, troppo lungo, con gli stomaci che gorgogliavano dalla fame, seguito dalla lettura di una poesia di Teresa Poli Sandri dedicata al bambini.Ma il piatto forte è stato indiscutibilmente il parterre, invidiabilissimo. Metti infatti un poker di ambasciatori con la loro corte: l'Ambasciatore dell'Egitto Amr Mostafa Kamal Halmye con la moglie, l'Ambasciatore del Kossovo Bukuruije Gjonbalaj, l'Ambasciatore del Pakistan Tehmina Janjua, l'Ambasciatore d'Austria Christian Berlakovitz, la “Colonnella” immarcescibile Assunta Almirante (anche lei con collo di pelliccia, ma non lo dite alla Martani!), il Prefetto Gianni Ietto con la moglie Maria, Antonio Catricalà, il giudice mondano Antonio Marini con la consorte Elisabetta, la psicologa di Telefono Azzurro Bina Nigro, Costanza Afan de Rivera con Enzo Merli con cui fa coppia fissa da anni.E ancora, Dani del Secco d’Aragona in strepitoso abito Dior lilla tutto veli e strascico con make up in tinta (stola di visone candido anche per lei, aiaiaiai!) arrivata al braccio dell’onorevole Antonio Paris.
L’attrice Valeria Fabrizi si è fatta scortare dalla bella figlia pierre Giorgia Giacobetti che ormai fa su e giù (per lavoro e per amore) con Miami. Ecco l’ugola d’oro Elena Bonelli, Sara Iannone che cercava per tutti i tavoli lo stilista del cuore Luigi Bruno, l’immobiliarista Paola Pisani con l’amico parrucchiere Natalino Candido, le salottiere Silvana Augero e Maria Teresa Stabile, la stilista Eleonora Altamore con due modelle apparecchiate al seguito, il prof. Francesco Fedi, il chirurgo plastico Camillo D’Antonio con la bella moglie Elena Aceto di Capriglia, sponsor della serata con le sue creme di bellezza “Miamo”, omaggiate a tutte le signore. Per fortuna che ad abbassare l’età media dei presenti, giusta per pannoloni e cateteri, è arrivata in tutta la sua sfolgorante bellezza Brigitta Boccoli, mamma perfetta e moglie felice di Stefano Nones, figlio di Moira Orfei, con cui si esibisce al circo.
Media abbassata anche grazie alla presenza di Georgia Martini Vitetti, che fa parte del Comitato d’Onore, e Micol Moraldi, figlia di Guia Sospisio, che avevano apparecchiato un bel tavolo di quarantenni. Poco più in là ecco il re degli ascensori Salvatore Paravia con la mogliettina Maria Monsè che le margherite le aveva tutte sul candido abito della sua collezione con stola di tulle, e il press agent Emilio Sturla Furnò, che collabora da anni all’organizzazione della serata. Poco più in là ecco il re degli ascensori Salvatore Paravia con la mogliettina Maria Monsè che le margherite le aveva tutte sul candido abito della sua collezione con stola di tulle, e il press agent Emilio Sturla Furnò, che collabora da anni all’organizzazione della serata. Sparse nelle due sale del dinner, iniziato dopo le 23, tra i tavoli battezzati ognuno con il titolo di una favola (Alice nel paese delle meraviglie, La piccola Fiammiferaia, Pinocchio, Peter Pan, Giovannin senza paura e via favoleggiando) le dame del Comitato d’Onore: Francesca Angelone, Bianca Alfonsi, Laura Azzali, Annamaria Benedetti, Emanuela Biffoli, Donatella Boccali, Moira Boccia, Valentina Bracci, Cristina Carfagni, Mariella Casco Merenda, Luisa Citarella, Anna Maria Ciuffa, Saveria Dandini Ghia, Maria Cristina de Blasio Carfagni, Maria Teresa Ferrari, Maria Luisa Leoni Armati, Erminia Manfredi, Laura Mantovi, Elisabetta Marini, Alessia Melandri, Valeria Sessana, Carla Seymandi Napolitano, Donatella Visconti e Anna Zanella.
Riempite le pance, comprati i biglietti della riffa con ricchi premi, via alle danze e alla performance live della cantante Cinzia Tedesco. Per la cronaca, pochi minuti prima della mezzanotte, il bar dell’Excelsior aveva già spento la macchina del caffè. Impossibile averne uno. E l’adiacente Doney, che fa parte sempre della catena alberghiera, aveva spento le luci, abbassato le saracinesche e vai di ramazza per le pulizie.
E c’è chi via Veneto, un vero mortorio, ha il coraggio di chiamarla ancora la strada della Dolce Vita. Si vabbè. Neanche della Truce Vita, direi. Ancora per la cronaca, va segnalato che la mattina seguente, giusto il tempo di svegliarsi e imbellettarsi di nuovo, molti dei presenti al Gala delle Margherite sono corsi nei dintorni di Prima Porta per abbuffarsi un altro po’ al déjeuner sur l'herbe organizzato da Marika Carniti Bollea nella sua tenuta immersa nel verde e adagiata sulle pendici di una rocca. E poi si offendono se scriviamo Roma godona o Romanella mondana… Dai su… Abbiate pietà di noi poveri cronisti….
Gabriella Sassone