La performance Portrait Fashion Factory a cura di Valentina Ciarallo ha trasformato le sale quattrocentesche dell’antico complesso in una vera “Fashion Factory”, dove il pubblico, chiamato a portare abiti in disuso o con particolare valore affettivo, è diventato protagonista e performer, indossando i pezzi unici firmati Daniel González D.G. Clothes Project creati dall’artista in tempo reale. L’artista, dopo una breve intervista personale su tendenze e gusti del partecipante, ha realizzato con un team di sarte professioniste, un nuovo capo, un ritratto unico da indossare, mixando abiti, giacche, t-shirt, oggetti, tessuti e accessori di vario tipo.
I performer, tra cui anche alcuni special guest del mondo della moda e dello spettacolo, hanno sfilato sul red carpet, posando per il look book fotografico. Per l’occasione hanno sfilato in anteprima anche gli abiti scultura della Cut-Up Collection by Daniel González D.G. Clothes Project nata dall’interpretazione della moda come idea. Abiti, t-shirt, borse e pantaloni diventano sculture indossabili in pezzi unici.
La Cut-Up Collection restituisce questi vestiti, le borse e le scarpe alla loro tridimensionalità originaria, come se l’immagine pubblicata sulla rivista venisse ritagliata tutta intorno e indossata L’artista propone forme ispirate ad oggetti di uso quotidiano, come nel caso delle pochette, una tazzina da caffè, uno scudo, i mitici quadri con il “taglio” di Fontana o i guanti da box, fino alle cravatte del tutto fuori misura. L’artista opera con un approccio singolare verso la moda, utilizzando materiali, stili e forme in un mash-up altamente visionario. Al di là dei confini dettati da moda, loghi e trend, il lavoro di Daniel González agisce sulla relazione tra individuo, identità e capo d’abbigliamento come declinazione esteriore della propria personalità. Ogni creazione diventa un’opera d’arte unica e originale, ritratto dell’individuo. Gli abiti, vere e proprie sculture indossabili, raccontano storie ed esperienze personali come in una fiaba contemporanea.
Foto Marco Nardo