Cento volti di
passione femminile raccontati in una esposizione con le opere di Fabrizio
Borrelli e Mario D’Imperio
Nella splendida cornice di Fabrica, in via Savonarola a Roma, si è tenuto un
vernissage, a cura di Maria Italia Zacheo, con le opere meta-fotografiche e pittoriche,
rispettivamente di Fabrizio Borelli e di Mario D'Imperio, a confronto, sul tema della passione femminile, un
fuoco che esalta e al tempo stesso distrugge.
Storie di donne – anima e memoria
nei volti - colte dai due artisti, facce
di una stessa realtà, unità bifronte ed espressione binaria di un'unica forza
che attira, vivifica e annulla. Un gioco delle parti, proposto nelle due vie
possibili: IN / OUT.
Fabrizio Borelli vive e lavora tra Roma e l’Umbria. È impegnato, da sempre, nel campo
della restituzione visiva della realtà. La sua ricerca avviene attraverso
molteplici linguaggi, da quello fotografico al video, dal cinema alla
televisione.
Mario D'Imperio è nato a Matera ed
attualmente vive a Roma. Dagli anni ottanta, accanto alla sua professione di
medico, ha svolto un’intensa attività artistica, partecipando ad oltre cento
mostre d’arte personali e collettive. Nel corso della sua carriera ha vinto
numerosi riconoscimenti, tra i quali il prestigiosissimo “Premio Personalità
Europea 2012” ,
attribuitogli in Campidoglio.
La
rassegna si colloca all'interno della manifestazione Rome Art Week, giunta alla terza edizione, completamente dedicata
all'arte contemporanea, che ha l'obiettivo di proporre al pubblico un ampio
programma di progetti culturali, tutti gratuiti, organizzati appositamente per
la città di Roma.
Per l'occasione gallerie, fondazioni, associazioni culturali,
accademie, istituti italiani e stranieri, nonchè spazi indipendenti di ricerca
aprono le loro porte ospitando eventi speciali, talk, incontri e
approfondimenti sulle mostre in corso, aperture straordinarie. Rome Art Week si
avvale inoltre del patrocinio della Regione Lazio, dell'Assessorato alla
Crescita culturale del Comune di Roma, dell'Unione Internazionale degli
istituti di archeologia, storia e storia dell'arte, dell'Università "La
Sapienza" di Roma e di altre importanti istituzioni.
La serie
di Fabrizio Borelli – BURNING OUT - aperta
da un titolo didascalia, è una sequenza/replica di un’unico volto femminile: la
realizzazione non fa che esaltare l’ispirazione poetica dell’originalissimo artista.
Mario
D'Imperio invece utilizza l'antica
tecnica della ceramica a grande fuoco. Le sue opere denotano ironia e
superamento della moltiplicazione dei volti, proposta in passato dalla pop art.
Qui il volto femminile – BURNING IN - è
stilizzato in un fumetto quasi umoristico ma proposto utilizzando la chiave
artigianale della ceramica, con il
recupero di una linea di disegno semplice ed essenziale, in contrapposizione
alla produzione industriale di molta arte contemporanea.
Nel corso dell'inaugurazione della mostra ha avuto
luogo
l’applauditissima performance teatrale Quod ad artem feminei pertinet, dell’artista Antonella Pagano. Adottando i linguaggi della moda, della metrica e
della musica, la Pagano ha narrato una originalissima fiaba in forma di poesia,
offrendo agli spettatori la lente di ingrandimento per scorgere tutte le
infinite variazioni dell'amore e dell'universo femminile.
Particolarmente
apprezzati, nel corso della serata, gli interventi del regista e produttore
cinematografico Pierfrancesco Campanella
e dell’esperto d’arte e regista Emanuele
Pecoraro, che hanno illustrato con parole essenziali ed appropriate il
senso della mostra, oltre a presentare il prestigioso curriculum dei due
artisti protagonisti dell’evento.
Tra il pubblico, ad
applaudire i “festeggiati”, la nota art-director e fotografa Laura Camia, reduce dal successo dei
due cortometraggi “Pensiero giallo” e “L’idea malvagia”, entrambi diretti da
Pierfrancesco Campanella.
DANIELA DAL LAGO