La
Capitale sempre più affascinata e arricchita dall’arte di strada. Sono gli
street artist che in queste ore stanno ultimando le loro opere sulla banchina della
manifestazione dell’estate romana “Lungo il Tevere Roma”, tra lo stupore
generale. Si tratta di immagini realizzate su dei grandi pannelli di legno alti
quasi tre metri con tecniche diverse: dallo spray alle vernici ad acqua fino
agli acrilici. Ma tutto al grido “S.O.S. Terra
il pianeta Terra è un mondo da
salvare”. Un modo per parlare di difesa ambientale concretizzato dall’associazione
“Arte e Città a colori”, presieduta da Francesco Galvano.
In un pannello spicca
una grande tartaruga in difficoltà, in un‘altra una bambina punta il dito sull’osservatore:
ricorda la possibilità e il dovere di scegliere che ognuno di noi possiede.
E c’è
perfino un’istallazione: una grande tartaruga di plastica che ha mangiato tanta
altra materia non biodegradabile. Si avvicenderanno 16 artisti, 4 per ogni
serata, fino al termine della kermesse.
“Un modo –
spiega Galvano – per spiegare l’emergenza dei nostri mari e far riflettere.
La
prima serata l’abbiamo infatti dedicata all’inquinamento marino”.
In pista, a
pochi metri dal fiume, si cimentano nomi come Alfredo Di Marte, autore di una
radice di un albero che si sta seccando, Giovanna Alfeo, Annamaria Tierno e
Giovanni Cesi, alias Mr Ent.
I pezzi realizzati saranno in mostra permanente
lungo i vari percorsi in cui si dispiega la manifestazione. C’è anche Nero Opaco,
con un’altra tartaruga che mangia la plastica.
La gente
si ferma a guardare, e riflette.
Lucilla
Quaglia
Ufficio
stampa Lungo il Tevere Roma
Giò Di Giorgio