giovedì 16 ottobre 2014

DECRETATI I VINCITORI DELLA XIV EDIZIONE DI SCHEGGE D’AUTORE






L’intensa maratona di corti in gara al Festival Schegge d’Autore è giunta al termine e nella serata di domenica 12 ottobre e sul palco del Teatro Tordinona l’ideatore del contest Renato Giordano insieme alla Giuria hanno decretato i corti risultati vincitori, tra le 22 opere in gara. Vince il Premio per il MIGLIOR CORTO, Luciano Bottaro, autore e interprete de “Il Puparo”. Come MIGLIOR ATTO UNICO si è aggiudicato il Premio Salvatore Scirè, autore di “Encontros com Pessoa”. Il riconoscimento per il MIGLIOR MONOLOGO è andato a “Lampidusa” di Antonio Tramontano. Il Premio della Direzione Artistica è stato assegnato allo spettacolo a “Cenerompila” di Carlangelo Scillamà. Il GRAN PREMIO DELLA GIURIA è andato alla piece “Ti lascerò qui a macchiare di rosso la neve” di Daria D. Applausi per Giancarlo Gori, che con il suo “Tra un corto e l’altro” si è aggiudicato il Premio come MIGLIOR ATTORE. Unico ex aequo è andato a Debora Zingarello e Mara Benedetti, entrambe vincitrici del premio come MIGLIOR ATTRICE. La Miglior REGIA del festival è stata assegnata ad Alessandro Iori per “La tentazione di Ilde”. Come MIGLIOR ATTORE NON PROTAGONISTA ha vinto Alberto Caccialupi per la sua interpretazione in “Il giorno in cui ho cannibalizzato Eric-Emanuell Schmitt”. Una segnalazione speciale della Giuria del Festival va a Giovanni Leuratti per la regia di “Ehi Rudolf!” e, infine, il PREMIO ARTI FIGURATIVE va a Lucio Castagneri. A margine della Premiazione, si è tenuto un dibattito sullo stato di salute del teatro ed, in particolare, della drammaturgia contemporanea. All’incontro, moderato da Renato Giordano, sono intervenuti il critico teatrale Giovanni Antonucci, Marco Palladini, Vincenzo Sanfilippo e la scrittrice e giornalista Alma Daddario. Il Festival, promosso dallo SNAD (Sindacato Nazionale Autori Drammatici e Radiotelevisivi) e dall' INPS – Fondo PSMSAD, è dedicato ai nuovi autori teatrali italiani. Un evento unico, dove la scrittura drammaturgica è protagonista, in un paese in cui per i nuovi autori è sempre più difficile andare in scena. Un Festival coinvolgente, ma anche un osservatorio sulla vitalità del teatro e le sue continue evoluzioni. 

                                                Elena Matteucci