giovedì 16 ottobre 2014

Veronica Maya "reginetta" per una notte apre le danza al "Gran Ballo Viennese"





Una Veronica Maya in grande forma, accompagnata dal marito Marco Moraci, ha condotto il Gran Ballo Viennese che si è tenuto presso l'Acquario Romano.



L’evento ha visto volteggiare sulla pista36 deliziose ragazze, protagoniste della cerimonia d'apertura al fianco degli allievi della scuola navale militare F. Morosini di Venezia: il ricavato della vendita dei biglietti sarà in beneficienza, in particolare alla Croce Rossa Italiana, per realizzare case di accoglienza per vittime di violenza nella Capitale. 

Noi della redazione, abbiamo voluto intervistare una delle ragazze debuttanti per chiedere  cosa spinge una giovane  teenegers a partecipare nel 2014  al Gran Ballo. Lei si chiama Rita D'Ambrosio, giovane pugliese:

Fin da piccole ci insegnano che i sogni sono desideri e che in alcuni casi diventano realtà. Il Gran Ballo viennese delle debuttanti è stato il sogno più bello che è diventato vero,concreto e tangibile. Quando siamo piccole ci affascinano le favole, quelle principesse che con i loro bellissimi abiti, ballano tutta la notte il valzer accompagnate dal loro principe. La mia favola preferita è la Bella e la Bestia, ogni giorno rivedevo la scena del ballo che Belle fa con la Bestia; a cinque anni mi mettevo davanti allo schermo della tv e mentre Belle ballava con la Bestia, ballavo anche io, e la mia nonna, guardandomi un po' sognante ed un po' intenerita, mi ripeteva che un giorno sarei stata anche io una principessa. E se io sono stata una debuttante del gran ballo viennese è solo grazie a lei che ha alimentato questo sogno, ogni anno che in televisione veniva mandato il ballo, lei mi chiamava per vedere insieme quelle scene e sognavamo che un giorno anche io indossassi quel vestito bianco e ballassi sulle note di Strauss. E sabato 11 ottobre quel sogno è diventato realtà, ho passato una settimana da favola grazie allo staff del gran ballo che fin dai primi momenti ci ha fatto sentire le vere protagoniste. Sono state le fate madrine di questo evento e fra consigli e sorrisi ci hanno teso la mano per accompagnarci in questo percorso. Elvia e le altre organizzatrici sono state amiche, mamme e confidenti ed in questa settimana ci hanno insegnato la bellezza di essere donne. 


Trentasei ragazze da tutta Italia che in una settimana hanno condiviso un sogno che diventa realtà, prima del ballo pensavo che questa fosse una esperienza singola e personale, invece ho compreso che solo vivendola "tutte per una ed una per tutte" ha assunto il valore vero, solo condividendo con le altre le emozioni, le ansie, le risate, le foto e le chiacchiere questa esperienza resterà nel cuore, perché i doni migliori sono quelli che condividiamo con gli altri. 
Per una settimana abbiamo seguito lezioni di posa, bon ton, trucco, portamento e valzer; possono sembrare delle lezioni un po' anacronistiche, nella nostra società siamo abituate alla musica da discoteca, alle giornate passate su Internet, alla vita frenetica di tutti i giorni nella quale c'è tempo solo per un panino al volo e noi abbiamo imparato come stare composte a tavola? Ebbene sì, abbiamo imparato ad essere donne, quelle vere e belle, la bellezza di una persona non sta nella sua taglia dei jeans e nemmeno nella sua pancia piatta,abbiamo imparato che la vera bellezza è nei gesti, nel camminare a testa alta, fieri di ciò che si è, amandosi come si è, con le imperfezioni che diventano pregi. Abbiamo imparato a camminare a testa alta e ci hanno insegnato a vivere, a condividere la gioia con gli altri e a credere sempre nei sogni perché solo credendoci questi si realizzano.
Ci hanno mostrato che per essere donne non serve ammaliare con abiti provocanti e che la vera intimità non è quella che ci vogliono far credere programmi tv e Internet. La vera intimità si instaura fra la debuttante ed il suo cadetto, anzi Cavaliere, quando si prendono per mano e i loro sguardi si incontrano, lui, con la forza e la delicatezza tipica di chi ha frequentato una scuola militare, ( i nostri Cavalieri erano i ragazzi del terzo corso della accademia navale di Venezia Francesco Morosini)  ti stringe a sé e ti porta sulle note di quel valzer. In un momento così non è più la terra ad attarti a sé, in quel momento può crollare il mondo ma tu non senti più nulla, sei completamente assorta nello sguardo del tuo Cavaliere, uno sguardo disarmante, emozionante. L'alchimia ed il feeling che si creano con il tuo cavaliere non hanno eguali, nessun rapporto può mai essere paragonato al vostro. In una settimana questa persona diventa un pezzo di te, al punto che riesci ad intenderla con un solo sguardo, che basta solo stringergli la mano per sentire il cuore a mille e basta un suo sorriso per sentirti protetta. Nessun altra relazione può essere come quella che si crea con il cavaliere, è un rapporto che preclude il resto, in nessuna storia di amore o di amicizia, si potrà mai ricreare quel feeling che si crea nel ballo. In una settimana conosci delle persone che ti entrano nella vita e non ti lasciano più.  
Io non dimenticherò mai quanto sia stata bene con il mio cadetto, mi ha fatta ridere di cuore, di animo e con una persona così puoi solo conquistare il mondo. 
Ognuno degli allievi del Morosini ha lasciato in noi un ricordo perché in un mondo nel quale troppo spesso si dimenticano la cavalleria e  l'eleganza, c'è ancora chi saluta con il bacia mano e ti apre la porta per farti passare. 
Dal trucco eccellente, ai fotografi a nostra disposizione passando per il magnifico vestito e per il bouquet, ogni minimo dettaglio eccellente e perfetto, ogni elemento ha reso quella notte la nostra notte dei desideri.
Se consiglio di vivere questa esperienza? 
Certo, ogni ragazza dovrebbe sentirsi amata e un po' principessa, noi in una settimana e quella notte  ci siamo sentite le protagoniste di una favola, di un grande sogno. Ma la cosa più bella è che non resterà solo il ricordo vivo in noi, grazie a questa esperienza noi abbiamo imparato a vivere come delle signore, ad essere donne eleganti, serie e composte nella vita di ogni giorno. la nostra è una favola moderna che inzia con il ballo ma continua in ogni ora ed ogni secondo della vita, quando ci ricordiamo cosa sia la vera femminilità, quando decidiamo di non vendere le nostre emozioni e soprattutto quando con eleganza e portamento, viviamo ogni giorno non basandoci sulle frivolezze ma ricordando tutti gli insegnamenti dello staff del ballo che ci hanno reso principesse per una notte e donne e principesse moderne per tutta la vita. Allora grazie a loro che in una settimana ci hanno insegnato a vivere ed a essere donne e grazie alla  mia nonna che ha fatto in modo che potessi essere una delle debuttanti 2014. Bè che dire lasciamo la firma di questo racconto di altri tempi a questa ragazza, Rita... ed ai suoi sogni.


                                                                                       Rita D'Ambrosio