Emozioni,
ricordi, aneddoti, vecchie foto, musica e parole. Grande successo sabato sera
al teatro Italia di Via Bari per il concerto di Toni Malco, bravissimo
cantautore romano dal cuore romantico e la voce calda e melodica, troppo spesso
ricordato e “etichettato” solo per l’ispirata canzone dedicata alla sua squadra
del cuore, “Vola Lazio vola”, un milione di copie vendute in Italia e
all’estero, ancora oggi dal lontano 1983 Inno ufficiale della Lazio.
Ma Toni è
molto di più di un inno: un grande artista che ha inciso e pubblicato 4 album e
6 singoli, un attore di fiction e film (“Da Romanzo Criminale” ai “Cesaroni”),
un padre presente e affettuoso di sua figlia Giulia (seduta nelle prime file),
a cui ha scritto e dedicato la canzone “Giulia”, un uomo pieno di sentimento
che si commuove mostrando al pubblico dal palco il rosario che porta al collo,
appena avuto in dono da Papa Francesco, davanti al quale si è esibito giorni fa
nella Sala Nervi del Vaticano. Tutto esaurito, dunque, il teatro Italia per lo
spettacolo-concerto “La migliore.. Live!” (regia di Giorgio Serafini Prosperi;
luci ed effetti speciali di Roberto Piazzesi; suono Vincenzo La Cava), che Toni
ha voluto regalare ai suoi aficionados, sfogliando l’album dei ricordi che solo
la musica riesce a far rivivere, raccontandosi come non mai e interagendo con
il pubblico. Tra un brano e l’altro, Malco ha ricordato i suoi percorsi di vita
privata e professionale in una sorta di narrazione: dai suoi approcci col mondo
della canzone quando era grande amico dell’indimenticato Rino Gaetano
(incidevano con la stessa casa discografica, la RCA Italiana, e spesso Toni assisteva
in studio alle registrazioni di Rino), al nuovo singolo “La migliore”, uscito
l’8 marzo con l’etichetta “103 Edizioni Musicali e Discografiche di Marco
Moschitta, che racconta la vittoria di un uomo sulla depressione grazie
all’amore della sua compagna. Diapositive, immagini, racconti e canzoni che
hanno emozionato tutti quei “ragazzini” presenti in sala che hanno vissuto in
pieno i favolosi anni Sessanta, quando bastava un jukebox e un mangiadischi per
vivere la musica e la vita.
Ad aprire la serata, con due brani, è stato il
giovane Vincenzo Capua, figlio del Presidente Antidoping Pino Capua. Poi la
scena è stata tutta per Toni, che ha ricevuto applausi a scena aperta,
esibendosi sia solo con la sua chitarra, che accompagnato da una prestigiosa band
di 11 elementi: Stefano Zaccagnini (chitarre), Fabrizio Guarino (Chitarre),
Gianni Aquilino (tastiere), Bob Masala (basso), Piero Pierantozzi (batteria),
Raffaele Cherubino (sax), Silvia Vicari (primo violino), Monica Canfora
(secondo violino), Rita Turrisi (viola), Laura Pierazzolli (violoncello).
Non
solo i suoi brani originali, tra cui quelli dell’ultimo album “La migliore”, ma
anche tante covers, a sottolineare le sensazioni che, giovanissimo, provava
quando divideva la mensa della RCA con il grande Lucio Battisti e altri artisti
dell’epoca, suoi indiscussi maestri. Non mancano dolci e malinconici ricordi
anche per Mino Reitano e il mitico Massimo Troisi, con cui Toni ha condiviso
serate e divertimenti, gioie e dolori, per 9 anni della sua vita. Molti gli
amici che non sono voluti mancare ad applaudirlo e che hanno brindato con le
Marchesine Franciacorta con lui in camerino a fine serata. In prima fila, ecco
le belle attrici Emanuela Tittocchia di rosso vestita, Francesca Stajano con
l’editore Giò Di Giorgio, Kyra Ruffo, le cantanti Giò di Sarno e Alma Manera
con Francesco Forte e Ennio Salomone, il maestro Gerardo Di Lella, Antonella
Biscardi, il Prefetto Fulvio Rocco, l’arbitro Stefano Farina, il medico
sportivo Ivo Pulcini, il Mental Coach dei calciatori Sandro Corapi, il
giornalista storico della Rai Giancarlo Governi. Dal mondo della musica, ecco
Detto Mariano, arrangiatore di Battisti, Celentano e tanti altri, Massimo
Bernardi (ex Collettone di Rita Pavone e patron del festival di Centocittà), il
leader dei “Pandemonium” Mariano Perrella, Claudio Natili autore di “Tornerò”
dei Santo California, lo stilista Toni Marino, l’ottico Francesco Bernardi e
tanti altri.
Foto By Adriano Di Benedetto
Gabriella Sassone