Sono numeri davvero interessanti quelli che riguardano il mercato del Wedding nel nostro Paese. I dati Istat ci dicono che i matrimoni celebrati annualmente in Italia sono circa 200.000. E quello del Wedding è un settore che nel 2015 è cresciuto di circa il 5% con un giro d’affari di circa 4 miliardi di euro l’anno.
In questo mercato si è inserita la manifestazione “Destination Wedding: Orvieto”, che si è tenuta sabato 22 ottobre scorso nella chiesa sconsacrata di San Giacomo in piazza Duomo a Orvieto (Tr).
Una kermesse che ha visto protagonisti professionisti del settore, tutti made in Italy, con le loro creazioni prettamente dedicate al progetto itinerante “Destination wedding”, coordinati dalla Wedding Planner Maria Rosa Borsetti. Alla Project Manager Antonella Evangelisti è stata delegata la progettazione del wedding garden, una vera installazione da sogno, che si è espressa nel tavolo sensoriale, mentre la promozione dell’evento è stata affidata alla PR Iolanda Pomposelli.
Danhera Italy ha creato appositamente per questo progetto l’essenza “Pretiosa” dedicata a tutti gli sposi 2017: una fragranza d’ingredienti in cui si fondono i Fiori d’Arancio e una rara Orchidea Reale, avvolti da elementi di profondità di legni nobili.
Alice Pi, per vestire le damigelle più piccine, ha realizzato una collezione di abiti “Sweet Dreams” disegnati esclusivamente per “Destination Wedding” e che tuttavia saranno il must della collezione 2018.
E siccome la donna italiana non sempre indossa una taglia 40, ad un occhio attento non poteva sfuggire il “mondo curvy”. Per questa occasione, l’abito da sposa per le over 46, è stato indossato dalla contessa Emilia Paglicci Reattelli.
In terra d’Umbria, inoltre, l’arte non può che fondersi con la natura e, quindi, il meglio a rappresentare questo straordinario connubio è stato il famoso stilista italiano “eco designer” Tiziano Guardini che, con quattro delle sue splendide creazioni eco collection, ha omaggiato la kermesse di “Destination wedding: Orvieto”.
Poi mai dimenticare, in un matrimonio perfetto, il tavolo che accoglie sposi e invitati: la soluzione di tendenza si trova in quello Imperiale, in cui il bellissimo effetto scenografico, per l’allestimento della tavola nella kermesse di Orvieto Destination wedding, è stato reso dall’estro di Vola Service e dalle composizioni floreali di Ikebana Fiori Orvieto.
Ovviamente non si corona un sogno d’amore senza musica: le soavi voci dei Cherries on a swing set, i cinque talentuosi giovani che hanno intonato a cappella un vasto repertorio per diventare colonna sonora dell’intero evento. Una performance, la loro, che ha rappresentato un elemento fortemente innovativo sia per eventi di questo tipo sia all'interno della più classica tradizione musicale.
Madrina della serata Manuela Maccaroni, Giudice di Verdetto Finale (Rai 1 ). La conduzione della serata è stata affidata alla scrittrice Iolanda Pomposelli.
Un grande numero di visitatori, moltissimi dei quali stranieri, si sono avvicendati in questa giornata per scoprire il must delle nuove tendenze per rendere ancora più speciale il giorno del matrimonio. E molte le future coppie che hanno voluto partecipare a quest’evento per rispondere all'esigenza di trovare una figura, quella del wedding planner, che li segua, li consigli, li aiuti a gestire e organizzare il loro matrimonio.
Non solo business, dunque, ma un modo di promuovere l’eccellenza artigiana, culturale ed enogastronomica italiana in tutto il mondo.
E l’Umbria nel settore del wedding, secondo una ricerca di JFC Tourism e Management, si rivela una destinazione emergente.
Per il wedding tourism, l’Italia è meta ambita soprattutto da sposi internazionali: su 44 milioni di turisti che ogni anno visitano l’Italia, 352.000, circa l’8%, lo fanno per sposarsi, festeggiare anniversari o per viaggi di nozze.
“Destination Wedding: Orvieto”, prima di una serie di kermesse all’interno di un progetto itinerante che toccherà molti altri luoghi del nostro Paese, conferma l’abilità tutta italiana di attrarre, incantare e accogliere persone da tutto il mondo persino per dire il sì più importante di tutta la vita.
Giò Di Giorgio