lunedì 27 novembre 2017

Muoviti! metti l'Aila ai piedi L'annuale evento di sensibilizzazione della Fondazione: quest'anno il focus si è incentrato sugli stili di vita indicati dal Ministero della Salute nell'atto di indirizzo 2018 per combattere le patologie cronico-degenerative

Gli interventi del  Ministro on. Beatrice Lorenzìn e del prof. Francesco Bove
in una “Sala Sinopoli” gremita in ogni ordine di posti. Forti emozioni
durante il mini-concerto di Annalisa Minetti (incinta di una bimba) e per le parole
delle altre quattro donne, con lei premiate: Lella Golfo, Maria Vittoria Cacace,
Monica Fornier e Lavinia Biagiotti. Esibizioni della “Sinfonietta” diretta dal Maestro
Stelvio Cipriani e della “Affetti Collaterali Band” diretta dal Maestro Danilo Minotti


Le finalità
"Muoviti! Metti l'Aila ai piedi". Uno slogan d'impatto, perché la pubblicità può diventare l'anima della salute se condotta correttamente all'interno di una campagna di prevenzione, attenta agli agguati che subisce il nostro apparato osteo-scheletrico nelle società industrializzate. Da anni l'AILA - la Fondazione presieduta dal prof. Francesco Bove - è impegnata nella lotta all'artrosi e all'osteoporosi: due patologie cronico-degenerative in crescita per il sensibile allungamento dell'età media della vita.

Il Premio
Il Premio AILA "Progetto Donna" 2017, giunto alla sedicesima edizione, si è svolto sabato 25 novembre alle ore 20 - presso la “Sala Sino poli” dell'Auditorium Parco della Musica (viale Pietro de Coubertin 28, Roma ) - con la consegna dei Premi a Lella Golfo, Carla Vittoria Cacace, Lavinia Biagiotti, Monica Fornier, Annalisa Minetti, donne che, nella loro attività, si sono distinte in campo sociale a favore del genere femminile. Nel corso della serata, condotta da Eleonora Daniele - alla presenza di autorità del mondo scientifico, culturale, professionale e artistico – si sono succedute le esibizioni della "Sinfonietta" di Roma, diretta dal Maestro Stelvio Cipriani, che ha eseguito storiche musiche da film. A seguire, la stessa Orchestra ha affiancato il tradizionale concerto della "Affetti Collaterali Band" del prof. Bove, con la direzione del Maestro Danilo Minotti.


Sedentarietà nemico n°1
Sin dalla sua nascita, l'AILA ha finalizzato la propria azione di ricerca e di sensibilizzazione su malattie degenerative di largo impatto sulla popolazione quali l'artrosi, con particolare attenzione ad anca e ginocchio. Da qualche anno il focus della Fondazione è incentrato sulla lotta alla sedentarietà, maggiore fattore di rischio correlato, insieme col fumo e l'uso di farmaci. Il prof. Francesco Bove ha condensato su due quesiti l'approccio all'avvio di una soluzione del problema: ovvero, quello che si può fare; e quello che si può evitare. Dunque, "sì" alla lotta alla sedentarietà e alimentazione a base di calcio e vitamina D; "no" ad alcool e fumo. Nonché lotta alle magrezze patologiche e all'anoressia che pregiudicano il patrimonio osseo.

Stili di vita: il richiamo del Ministero della Salute
L’osteoporosi – ha sottolineato il Ministro Beatrice Lorenzin  – colpisce nel mondo milioni di persone con costi altissimi in termini di diminuzione della qualità di vita e di assistenza a causa delle fratture da fragilità che spesso questa malattia determina. E’ evidente che si tratta di una malattia nei confronti della quale bisogna promuovere nelle persone la consapevolezza sull’importanza della prevenzione. 

 Significa che bisogna agire sui fattori di rischio modificabili, vale a dire sugli stili di vita, fin dalla più giovane età, quando viene costruito il tessuto osseo. Mi riferisco all’importanza di seguire un’alimentazione corretta, allo svolgere attività fisica regolare, al non fumare né abusare di alcol.”
Il Ministro della Salute, on. Beatrice Lorenzìn, nell'atto di indirizzo per l'anno 2018, ha fatto un richiamo specifico agli stili di vita per la prevenzione delle patologie cronico-degenerative, tra le quali rientra l’osteoporosi.


La dichiarazione del prof. Bove

“Il Premio Aila Progetto Donna riveste un’importanza crescente - ha dichiarato il prof. Francesco Bove - perché sottolinea la rilevanza del genere femminile nella società moderna. Si parla della loro salute, non solo per le problematiche legate all’artrosi e all’osteoporosi, ma anche perché l’informazione, la sensibilizzazione la consapevolezza possano essere poste alla base di un corretto e fattivo processo di prevenzione. Parlarne in modo generico non soltanto è inutile, ma dannoso per quanto concerne le iniziative che, come la nostra, cercano di spezzare l’accerchiamento dell’indifferenza e dei luoghi comuni per trasmettere e valorizzare una nuova cultura della salute”.


Emergenza mondiale
In generale 200 milioni di persone nel mondo soffrono di osteoporosi. Le fratture vertebrali sono una vera e propria emergenza e, nella maggior parte dei casi, non vengono diagnosticate: solo il 10% di esse risultano ospedalizzate. Non sempre sono associate a un trauma, quindi maggiormente risultano spontanee (crolli). Indicativo anche il dato sulle fratture del collo del femore: 1.700.000 casi, con un tasso di mortalità che oscilla tra il 10 e il 20 per cento. Nelle donne al disopra dei 45 anni l'osteoporosi richiede maggiore ospedalizzazione del diabete, dell'infarto miocardico e del cancro al seno. In Europa, i Paesi più colpiti sono quelli Scandinavi. Per quanto concerne l'anca, le proiezioni statistiche prevedono entro il 2050 un aumento del 240% di fratture nelle donne e del 310% negli uomini: così, se nel 1990 le persone colpite nel mondo erano 1,6 milioni, fra 33 anni il numero supererà i 6 milioni. Sempre nel 2050, in base a una previsione dell'OCSE, l'Italia avrà la popolazione più "vecchia" del pianeta. 

Dal canto suo, l'EPOS indica in uno studio che in Europa una donna su 3 oltre i 65 anni di età è portatrice di una deformità vertebrale, con un forte impatto negativo sulla qualità della vita (principalmente legato al dolore) e un aumento in termini di mortalità: infatti, il rischio per le donne portatrici di deformità è all'incirca 10 volte superiore a quello di coloro che non hanno mai avuto una frattura.

Pesanti costi economici
Sulla scorta di dati in possesso dell'AILA, in Italia le deformità vertebrali (o fratture vertebrali) sono di gran lunga le più diffuse complicanze dell'osteoporosi e rappresentano l'inizio della "cascata fratturativa": infatti, il 25% dei pazienti riporta una seconda frattura vertebrale entro un anno mentre il rischio di frattura femorale aumenta di 4 volte. Inevitabile la ricaduta sui costi economici della sanità pubblica: 100mila fratture del collo femore hanno comportato nel 2009 una spesa di un miliardo di euro (fonte AIFA); costi analoghi sono stati sostenuti nello stesso anno per quanto concerne 100mila fratture vertebrali (Fonti AILA e IOS – International Osteoporosis Foundation).

OSPITI IN SALA
Insieme con le cinque donne premiate (Lella Golfo, Maria Vittoria Cacace, Monica Fornier, Lavinia Biagiotti  e Annalisa Minetti ) da segnalare - oltre alle presenza in Sala Sino poli del Ministro della Salute on. Beatrice Lorenzin, in compagnia del marito Alessandro Picardi -  gli interventi di Anna Fendi, Barbara Bouchet, Francesco Cognetti, Vira Carbone, Emilia Costantini, Massimo Boldi e Luca Capuano, saliti sul palco per la premiazione, per leggere le motivazioni che hanno portato la Fondazione AILA alla scelta. Un lotto qualificatissimo che ha emozionato la platea con le proprie spontanee testimonianze. In più, da segnalare, il mini-concerto di Annalisa Minetti - in avanzato stato di gravidanza… sarà femmina! -  che ha interpretato dal vivo quattro brani, emozionando la platea
Tra gli altri ospiti, Loredana De Nardis e Carlotta Lo Greco, rispettivamente al braccio di Massimo Boldi e Luca Capuano, Rosanna Lambertucci, l’amministratore delegato dell’Auditorium Parco della Musica, Josè Ramon Dosal con la moglie Gabriela, Elena Bonelli, Roberto Zappitelli. Ad accogliere gli ospiti con garbo e professionalità, da perfetta “padrona di casa”, Berta Zezza, responsabile delle relazioni esterne e marketing dell’Auditorium.



Alla fine applausi per tutti, nel nome della prevenzione della buona salute.



Foto By Giancarlo Sirolesi

ufficio stampa Marino Collacciani

Giò Di Giorgio