Il 28 giugno nella
prestigiosa sala del Carroccio in Campidoglio, davanti a un folto pubblico partecipe e attento c’è stata la
presentazione de “La violenza
declinata”,libro scritto da Anna Silvia Angelini, sul tema la
violenza sulle donne e alla sua prevenzione.
“Una giornata importante per attirare l’attenzione dei media
e non solo, su un fenomeno ancora troppo diffuso (sottolinea l’autrice), quindi creare più
occasioni per parlare e contrastare l’idea di inferiorità e disparità che è
alla base della violenza sulle donne”.
In un momento così difficile
per il nostro paese dove ogni giorno si ha notizia di femminicidi e di violenza
alle donne, la presentazione del libro “La
Violenza Declinata” si configura come un modo per affrontare l’argomento tanto
delicato, promuovendo una profonda e seria riflessione sulle strategie e sulle
tematiche politiche da mettere in atto per contrastare la violenza maschile a
cominciare nel riconoscere il ruolo fondamentale della presenza sul territorio di un Centro antiviolenza.
Il dibattito è stato concentrato sulle analisi e le cause per
cui avvengono le violenze, un plauso ai relatori che sono stati bravi
nell’illustrare i possibili interventi per il recupero e la promozione
dell’empowerment della donna.
Sono inoltre state
raccontate attraverso testimonianze e linguaggi diversi, storie di donne
e riflessioni come la testimonianza di Antonella
Fontana.
Dopo il Saluto Istituzionale
della Consigliera Capitolina Valeria
Baglio ha preso parola Nestore
Angelini, moderatrice del dibattito, la cantautrice Gio di Sarno che ha presentato i
relatori:
Jean Luc Bertoni (Editore),Dott.
Simona Abate,(Psicologa e psicoterapeuta Ospedale Sant’Andrea Roma), La
criminologa Avv.Eleonora Nocito,Dott. Stefano Callipo,l’osservatorio violenza e
suicidio),Dott. Roberta Beolchi (Presidente Onorario associazione Edela) Dott.
Antonella Formicola (Criminologa) Dott.Alessandra Conti Counselor)
Le letture di alcuni passi del libro sono state affidate ad
attrici bravissime: Antonella Salvucci, Cristina Sciabbarrasi, Sissi Martina Farriggia e le
attrici della Compagnia Liberi Teatranti.
Al termine del convegno è iniziato un dibattito tra relatori
e pubblico, attraverso domande
specifiche, entrando difatti nella realtà del fenomeno, promuovendo buone
pratiche ed impegno rinnovato sia da parte dei professionisti intervenuti che
dai rappresentanti delle istituzioni presenti.
La speranza è che la signora Antonella, con la sua testimonianza ha
avuto contatto personale con chi l’aiuterà
ad uscire dal groviglio burocratico... perché non basta parlare, bisogna
agire!!!
Giò di Giorgio