Grande successo di visitatori per l’inaugurazione a
Roma della mostra di oltre 100 ceramiche formelle “Il fango e la luce”
di Mario D’Imperio. L’esposizione, a cura di Maria Italia Zacheo, è
inserita nel fitto calendario di eventi della Rome Art Week ed è ospitata nelle
sale della Biblioteca Flaminia, diretta da Maria Pia Tuccimei.
All’evento
erano presenti i registi Pierfrancesco Campanella, reduce dai trionfi del suo ultimo lavoro
intitolato “L’idea malvagia”, ed Emanuele Pecoraro, che ha
appena terminato le riprese del corto “La goccia maledetta”, ed inoltre
l’artista Fabrizio Borelli, la fotografa dei divi Laura Camia, il coreografo Gabriele Naccarato, la
giornalista Chiara Campanella e il Vice Presidente del Circolo
culturale “La scaletta” di Matera, Nicola D’Imperio.
Madrina
della serata, una vera ambasciatrice della bellezza: l’attrice Nadia
Bengala, splendida protagonista
di entrambe le due opere cinematografiche appena menzionate: “L’idea malvagia”
e “La goccia maledetta”.
“Il
fango e la luce” propone al
visitatore un viaggio attraverso l’essere interiore, primitivo e inconscio.
Articolata nelle quattro sezioni “Materia cosmica”, “Mater matuta”, “Danza”
e “Burning”, è una vera e propria esplosione di corpi celesti, di figure in
movimento e di volti di donne che affiorano dalle terre cristallizzate e si
trasformano in smalti luminosi.
Nel
corso dell’inaugurazione l’artista, originario di Matera, ha anche presentato
un breve filmato dove ha illustrato le tecniche del dripping e della cottura a
terzo e a grande fuoco. Il video, girato e montato da Marco Pagliarin e
diretto da Emanuele Pecoraro può essere visualizzato al link https://www.youtube.com/watch?v=wQrMOlcpsRc
Particolarmente
apprezzata dal pubblico presente la serie “Materia Cosmica” che
rappresenta una virata dell’artista verso l’informale. “Materia cosmica” è il
riprodursi dell'inconscio della vita, della luce e del buio, nonché dei colori
con cui guardiamo l'Universo: fenditure di luce, circolarità di colori, come la
materia che si compone e si scompone in un tempo e in uno spazio che non
sappiamo definire.
Nel corso dell’inaugurazione è stato anche presentato il volume “Il
fango e la luce”, edito dalla casa editrice Lithos, che contiene, oltre
alle oltre 100 opere in mostra dell’artista, i contributi critici di Maria
Italia Zacheo ed Emanuele Pecoraro.
Daniela Dal Lago