Martedì 22 ottobre, nell'ambito della 14° Festa del Cinema di Roma, è stata presentata la proposta di legge del deputato Nicola Acunzo (M5S) relativa all'istituzione della Giornata per la promozione del cinema italiano nel mondo. Una mattinata ricca di ospiti e di proposte interessanti.
Oltre allo stesso
Acunzo, hanno preso la parola il presidente della commissione Cultura della
Camera, Luigi Gallo (M5S), il presidente della commissione Esteri, Marta Grande
(M5S), il presidente della Fondazione Roma Lazio Film Commission, Luciano
Sovena, e il premio Oscar Vittorio Storaro che ha spiegato il grande lavoro che
sta facendo sulle pellicole di Bernardo Bertolucci, ricordando che dopo tanti
anni hanno perso il colore perché “digitale non significa permanente” e che,
dunque, ogni cinque anni vanno riversati.
Ha raccontato del dolore che ha
provato nel rivedere “L’ultimo tango a Parigi”, che aveva perso il 40% della
luminosità. Ecco, dunque, la necessità di fare un cinema a “lunga
conservazione” e di adottare un tipo di pellicola usata dalla Nasa che ha una
durata fino a cinquecento anni, aggiungendo poi di non dare finanziamenti
pubblici a chi non usa un sistema per allungare la conservazione dei film
quanto più è possibile. Il cinema sta scomparendo, tra 100 anni non avremo più
niente. Ovviamente il discorso vale per il colore, ma non per il bianco e nero che
ha altri problemi ma non sbiadisce.
In prima fila il
presidente della Rai Marcello Foa, l’organizzatrice di eventi Tiziana Rocca,
l’attrice Giovanna Rei, l’attore Pippo Franco, il quale nell’occasione ha fatto
un intervento molto accorato. Si sono distinti tra gli altri, l’avv. Alessandro
Carnevali (segretario generale dell’UNAR Unione associazioni regionali di Roma
e del Lazio) e il presidente della Fondazione Ente Ville Vesuviane, prof.
Gianluca Del Mastro, che ha proposto la musealizzazione di alcune ville e ha
parlato di un documentario su tutte le scene famose girate appunto nelle ville
vesuviane.
Ha concluso i lavori la
sottosegretaria al Mibact, Anna Laura Orrico, puntando l’attenzione sul made in
Italy, non solo come slogan ma come Brand, terzo al mondo dopo Coca Cola e
Visa. La sottosegretaria ha ricordato le sue origini calabresi, della sua terra
e della lingua arbëreshë. Il dibattito è stato coordinato dall’esperto di
culture visuali, prof. Gennaro Colangelo.
Una mattinata ricca di
argomenti in nome del cinema, della cultura e del Sud. Vedere tanto Sud
operativo è stato un vero piacere. L’iniziativa promossa dall’Intergruppo
Parlamentare “Cinema e Arti dello Spettacolo” avrà speriamo esito positivo il
20 gennaio 2020 in Parlamento.