sabato 26 gennaio 2019

"I MISTERI DI HATRIA" Di Niky Marcelli alla LIBRERIA MONDADORI Via Piave 18 – Roma Venerdì 8 febbraio 2019 - ore 18.00



Conduce l’incontro
Roberta Beta
Interviene
Niky Marcelli
Brani dal romanzo interpretati da
Saviana Scalfi e Marisol Gabbrielli


La ricerca di una leggendaria città sommersa nel mare Adriatico fa da sfondo al secondo romanzo che vede protagoniste Sara e Care, le affascinanti eroine create da Niky Marcelli.


Sara Varzi di Casteldelbosco, l’affascinante Contessa Rossa, eroina dell’omonimo romanzo di Niky Marcelli uscito nel 2015, torna, in compagnia dell’inseparabile amica, la giornalista Anna “Care” Caremoli,  in una nuova avventura mozzafiato che la porterà sui fondali del mare Adriatico alla ricerca di una misteriosa città dai tetti e dalle strade d’oro.
I Misteri di Hatria, questo il titolo del secondo romanzo del ciclo La Contessa Rossa, distribuito per i tipi di StreetLib, ruota infatti intorno alla leggenda di una misteriosa Atlantide sprofondata nell’Adriatico al largo delle coste di Cesenatico dieci secoli prima della nascita di Roma.
Ma esiste veramente la misteriosa città di Hatria? E le sue strade sono realmente lastricate d’oro come afferma una leggenda narrata in un frammento di Plinio il Vecchio e ritrovato dal professor Ruggero Marcòn, archeologo dell’Università Ca’ Foscari di Venezia?

Quando il suo corpo viene recuperato al largo da un peschereccio e portato a Cesenatico, dove la Contessa Rossa è in vacanza in compagnia dell’amica Care, Alice Marcòn, figlia dell’archeologo, si rivolge a loro in cerca di aiuto.
Aiutare la giovane a dimostrare che il padre non era un pazzo visionario, come sostenevano i suoi colleghi dell’Università Ca’ Foscari di Venezia, ma l’autore di una delle più grandi scoperte archeologiche di tutti i tempi, sarà la molla che spingerà Sara e Care a gettarsi a capofitto nella nuova avventura e, se è vero che dietro ad ogni leggenda c’è sempre un fondo di verità, loro sono assolutamente intenzionate a scoprirla.
Ma anche altri personaggi, molto pericolosi, sono alla ricerca della città perduta e, questa volta, la contessa e la giornalista rischieranno davvero moltissimo in fondo al mare, quando si troveranno di fronte un sottomarino finito in mano ad una banda di criminali decisi a liberarsi di loro a tutti i costi.
Dalle sponde di Cesenatico e Venezia, fino alle coste della Croazia, in un susseguirsi serrato di colpi di scena e di situazioni da cardiopalma, le due ragazze dovranno mettercela davvero tutta per restare vive e svelare alla fine i misteri di Hatria.

Anche questa volta – per citare le parole di Pino Ammendola nella prefazione de “La Contessa Rossa”, il primo romanzo della serie – Niky Marcelli ha realizzato un’opera difficilmente etichettabile, tramite un originale e avvincente montaggio narrativo, di regola più consono al cinema che alla letteratura, con una grande capacità di coinvolgere il lettore.
E’ un romanzo nella sua accezione più pura, dove il racconto non si cristallizza mai ma, al contrario, dà al lettore la sensazione che la storia sia in continua evoluzione e che muti in tempo reale con il suo girare le pagine. Ed è proprio in questo meccanismo di incertezza risiede la grande forza della scrittura di Niky Marcelli: si ha quasi la sensazione che la storia sia influenzata dal nostro leggerla e, come nei migliori hard boiled americani, non sappiamo mai dove i protagonisti andranno a parare e si avanza, quindi, immersi in un flusso di eventi.
Non si tratta semplicemente di credere al destino. I personaggi del romanzo, sia quelli positivi che quelli negativi, “sentono” di far parte di una storia più grande e i lettori “entrano” insieme con loro in questa ricerca del senso ultimo.
In sintesi un romanzo da leggere tutto di un fiato come facevamo da ragazzi, per poi rimanere ad occhi aperti seguendo ancora nella nostra mente le avventure dei protagonisti.

«Sono felice di tornare a Pescara dopo la splendida accoglienza riservata, nel 2017, al primo romanzo della saga: La Contessa Rossa». Ha dichiarato Niky Marcelli. «Pescara non è solo la città di Gabriele d’Annunzio ed Ennio Flaiano, che sono tra i miei maître à penser, ma si affaccia sul mare Adriatico, a me particolarmente caro. Io provengo, infatti, da una famiglia molto antica, distribuita per la maggioranza tra Venezia, la Romagna e le Marche. Quasi tutti i miei avi sono quindi nati sulle rive dell’Adriatico, che sento come il “mio” mare. E proprio sopra e sotto il mare Adriatico è ambientata anche la maggior parte de I Misteri di Hatria».

Giò Di Giorgio