Federico Moccia e Alex Caminiti domenica 3 Novembre 2019 alle ore 17,00 saranno protagonisti al Macro Museo d’arte contemporanea di Roma della mostra "ROMA D'AMOR Confuso" Parola e Materia. Due artisti ricchi di sfaccettature e che spesso giocano con le etichette con cui si cerca di definirli e limitarli uniscono suggestioni e ispirazioni in una mostra che esalta le caratteristiche di entrambi, diventa cornice per nuove possibilità espressive e soprattutto un inedito omaggio a Roma.
È una fusione di senso, un intreccio di possibilità, un grido di ribellione.
“L’arte non riproduce ciò che è visibile, ma rende visibile ciò che non sempre lo è” affermava Paul Klee ed è proprio questo il filo rosso che lega le opere di Alex Caminiti alle parole di Federico Moccia, influenzandosi a vicenda in un gioco di specchi e rimandi che contribuisce alla fine a creare nuovi esemplari artistici, in una genesi in cui non ha più senso distinguere i due distinti contributi che diventano perfettamente fusi e complici.
L'invisibile emerge dal non detto e si mostra.
Due artisti noti nel mondo, capaci entrambi di imporsi all’attenzione del pubblico con eleganza e discrezione, che sanno che i confini sono solo orizzonti.
Se da un lato la grande consapevolezza del segno, del colore e dello spazio compositivo che ha permesso a Caminiti di muoversi con efficacia tra il figurativo e la libertà della materia che non soggiace a vincoli, ma esplora con curiosità l'informale trova per la sua arte una grammatica che narra ciò che a volte si nasconde, dall'altro Moccia con esattezza millimetrica e grande spirito d'osservazione modella parole fertili che disegnano scenari che si muovono tra emozioni del quotidiano e un futuro ricco di possibilità, in un dialogo costante tra ieri e domani, tra cuore e sguardo, interno ed esterno. Parole, le sue, che non si nascondono mai dietro armature complesse, filtri o maschere, ma sanno andare dritte là dove serve, dove dimora il senso profondo di ognuno di noi che sopravvive alle mode, alle difficoltà, ai giudizi.
Caminiti e Moccia non potevano che trovarsi: sono due narratori di vita straordinari, entrambi consapevoli del rapporto tra idea e forma, capaci di creare vortici affascinanti di stati d'animo sempre diversi.
Ecco perché il loro incontro in queste opere promette provocazioni raffinate, giochi tra immagini e significati che si amplificano ben oltre le apparenze e che sanno legare le molte implicazioni di passato, presente e futuro, tra attualità, nostalgia e domande sul futuro.
Roma, città complessa e suggestiva, contraddittoria e magnifica, fulcro di storia e tradizioni, motore eterno di civiltà, diventa spunto e Musa per il lavoro di due artisti che sanno onorare l’arte come forma di comunicazione che regala un personale punto di vista, non limitandosi all'atto creativo in sé o al desiderio di essere meramente decorativi.
Caminiti e Moccia plasmano insieme la realtà di quella che Giotto definiva “Città degli echi, città delle illusioni e città del desiderio”, vera capitale del tempo oltreché di una Nazione, raccontandola in modo nuovo e spiazzante.
Citandosi a vicenda, mischiando l'anima, regalandosi sguardi, i due artisti creano un percorso contemporaneo che non manca di stupire e suggerire nuove interrogativi grazie alle loro visioni originali.
Perché l'arte è la risposta a una domanda mai fatta.
La parola si fa materia e la materia parla nel punto d'incontro di estremi che sanno somigliarsi senza tradire se stessi.
"ROMA D'AMOR Confuso"
Parola alla materia
di Alex Caminiti e Federico Moccia
MACRO Museo d'arte contemporanea di Roma
domenica 3 Novembre 2019 ore 17,00
Via Nizza 138 - 00198 Roma (RM)
UFFICIO STAMPA CAROLA ASSUMMA mobile +39 393 9117966
Giò Di Giorgio