Ogni giorno siamo tutti impegnati a fare progetti, dalle questioni
d’amore alle nuove opportunità di lavoro, dalle mete per le vacanze ai sogni
nel cassetto, ma nella vita proprio quando meno te lo aspetti “Può
succedere di tutto”. Lo sa bene Fabio Gravina, autore dell’omonima commedia in
due atti, che dal 16 dicembre al 29 gennaio sarà anche protagonista sul palco
del teatro Prati insieme alla sua compagnia: Annachiara Mantovani, Federica
Colucci, Gianni Franco, Bruno Governale, Patrizia Santamaria, Tito Manganelli.
La storia ruota attorno alle vicende di una coppia ben assortita: Giuseppe,
geometra romantico e fatalista, e Giuditta, casalinga razionale e concreta, che
crescono la loro unica figlia, Lucia, con sacrifici e amore quando la “piccola”
torna a casa incinta di un milanese benestante e... sposato! Cosa fare? Il
geometra spera nell'eredità di una vecchia zia con cui potrebbe sanare i suoi
(molti) debiti e pensare anche alla piccola di casa, che sogna invece ad occhi
aperti. Ma tanti altri personaggi intervengono a complicare una situazione già
precaria: Nicola, un avvocato in subaffitto e semi alcolizzato; Antonio Caputo,
un vedovo rancoroso e inquietante; due gemelli (Polifemo e Alicanto) che tutti
preferiremmo avere come amici e non come nemici! E per ultima, non per
importanza, la sprezzante Signora Giacovazzi da Milano. Una girandola di
emozioni, sorrisi, gag e colpi di scena per l’ennesima grande prova di Gravina,
che in questa occasione si interroga sull'importanza dei rapporti interumani e
sul valore della vita in sé, rivelandosi ad un tempo sconcertante, attualissima
e assolutamente originale. E a fine spettacolo un fuori programma per
l’affezionato pubblico di questo storico teatro in via degli Scipioni: in vista
delle festività natalizie e dell’imminente nuovo anno quale occasione
migliorare per uno sguardo agli astri? Sarà proprio un esperto di astrologia a
spiegare, segno per segno, cosa accadrà nel 2017…senza dimenticare che “Può
succedere di tutto”!
Info 06 39740503
ufficio stampa Federica Rinaudo
Giò Di Giorgio