giovedì 21 marzo 2013

Biagio Izzo

Un uomo dalle mille risorse attore e showman di provata grandezza ambito da teatro, cinema e tv. Biagio Izzo reduce dai trionfi cinematografici e teatrali degli ultimi anni è diventato uno dei più amati beniamini del pubblico italiano.  Non tutti sanno che all’inizio della sua carriera faceva parte di un duo comico chiamato “Bibì e Cocò” con Ciro Maggio anche lui comico partenopeo. Negli ambienti partenopei era molto conosciuto e apprezzato, ma la vera svolta della sua carriera venne quando fu chiamato nel programma televisivo in onda sulla Rai “Macao”, al tempo condotto dalla bravissima Alba Parietti. Da qual momento la sua ascesa fu prorompente. Tant’è vero che immediatamente dopo tutti lo cercavano. Primo film girato in quel periodo fu “Body Guards - Guardie del corpo” con Christian de Sica ed Enzo Salvi per la regia di Neri parenti: eravamo nel 2000 e da quel giorno ne ha fatta di strada. Siamo andati a trovarlo per voi, durante le prove di un suo nuovo spettacolo e gentilmente ha risposto ad alcune nostre domande.  
Stai preparando qualcosa per il cinema?
Assieme ad altri bravissimi ed affermati attori sono stato inserito nel cast del prossimo film di Massimo Boldi, attualmente in fase di preparazione.  Il lungometraggio potremo vederlo nelle sale cinematografiche, e non in tv come accadde per l’ultimo “cinepanettone” che fece Massimo.  Il periodo è naturalmente quello natalizio: se prima o subito dopo il giorno di Natale è ancora tutto da decidere.

Quasi tutti gli attori hanno dovuto fare la cosiddetta “gavetta” per emergere, quale è il lavoro al quale sei maggiormente legato e quale è la situazione o l'incontro al quale devi dire grazie?


La gavetta è fondamentale per uno che vuole fare questo mestiere,ti forma arricchendoti, insomma è necessaria. Il problema è che oggi molte persone vogliono tutto e subito. A dire la verità non esiste un vero e proprio lavoro al quale sono particolarmente legato, perché credo di essere affezionato indistintamente tutto ciò che ho realizzato nel corso della mia vita. Ogni spettacolo ha un ricordo indelebile ed ogni giorno della mia carriera mi ha insegnato qualcosa. Se proprio dovessi scegliere qualcosa, metterei per primo il film “L’Amico del cuore” con Vincenzo Salemme nella doppia veste di attore e regista: il primo di una certa importanza della mia carriera. Per ciò che concerne il teatro sono molto legato allo spettacolo “Tutto per Eva, solo per Eva”: il primo lavoro teatrale realizzato con la mia stessa compagnia. In ogni caso credo che ognuno di noi nella vita debba dire grazie a qualcuno.

Tu hai fatto molto teatro e sappiamo quanta passione ci metti, hai in programma qualche spettacolo?

Il teatro è la mia vera ed unica professione, per non dire il mio solo vero amore. Ogni anno, come è mia consuetudine, porto in scena una nuova commedia. Da trent’anni scrivo assieme a Bruno Tabacchini ogni singolo pezzo che metto in scena. Del resto Bruno è il mio autore preferito con il quale ho condiviso quasi ogni istante della mia carriera artistica. Anche l’anno prossimo sarò in giro per l’ Italia con un nuovo esilarante lavoro.

Per ciò che concerne la televisione, stai valutando qualche proposta?

A dire la verità non amo molto la televisione, però devo ammettere che è l’unico mezzo che ti rende popolare in brevissimo tempo. In ogni caso bisogna fare attenzione e fare scelte giuste e oculate, altrimenti si può correre il rischio di bruciarsi. Per il momento non ho nessuna proposta da vagliare, vedremo più avanti.

Totò “Il principe della risata proviene dalla tua terra: ti ha insegnato qualcosa? Hai rubato con gli occhi qualche trucco, qualche trovata alla sua genialità?

Totò rappresenta la nostra cultura artistica, è l’esatto punto di riferimento per tutti i giovani che vogliano intraprendere questo mestiere. Mi sento figlio di quella tradizione partenopea, ne faccio tesoro e cerco di portarla in scena dandogli una evoluzione moderna: Totò è il nostro orgoglio.

Hai un sogno nel cassetto ancora da realizzare?

Modestamente tanti anni addietro sono partito allietando gli invitati ai Matrimoni, passando per le feste di piazza sono arrivato a fare film con dei mostri sacri della storia del cinema Italiano. Inoltre ho avuto la fortuna di partecipare a trasmissioni televisive più o meno importanti, ho una mia compagnia teatrale da circa dieci anni: insomma della mia carriera artistica sono più che soddisfatto. Se domani dovesse finire tutto (speriamo di no), se un giorno si dimenticassero completamente di me, sarei ugualmente contento del percorso realizzato in questi anni e non avrei nessun rimpianto. Quindi, con estrema sincerità, posso asserire senza ombra di smentita, che il mio sogno nel cassetto, fortunatamente, l’ho già realizzato.

Caro Biagio ogni tanto ci capita di vederti in giro per l’italia o come accadde tempo addietro per il derby del cuore romano, prendere parte a manifestazioni  calcistiche con scopi umanitari, sempre in perfetta forma e scattante come un grillo: dai spesso una mano a chi ne ha bisogno?
Quando posso ed i miei impegni me lo permettono, mi piace partecipare ad incontri dove l’imperativo categorico è fare beneficenza. Nella partita disputata allo stadio Olimpico di Roma, ho giocato nella formazione giallorossa vittoriosa per 4-2, ma la felicità più grande l’ho avuta nel constatare la grande affluenza di pubblico sugli spalti( 45.000 circa i presenti). Però devo dire che in ogni città italiana la gente risponde in maniera fantastica, dal nord al sud gli italiani sanno metterci il cuore. Sono loro i vincitori morali di tutte le manifestazioni alle quali ho preso parte, perché ogni volta con il loro sostanzioso contributo hanno permesso di aiutare e sostenere alcune onlus bisognose. Per ciò che attiene alla forma fisica, con il lavoro che svolgo è essenziale essere in forma, direi vitale. Quando sei sul palcoscenico per due ore di fila c’è bisogno di carburante in abbondanza.