Emanuela Aureli sembra aver passato una vita intera sul palcoscenico
eppure è ancora giovanissima. La ricordiamo agli esordi quando
timidamente s’affacciava in questo mondo, partecipando alla corrida
condotta da Corrado Mantoni (Autore, con il fratello Riccardo, della
trasmissione andata in onda per la prima volta nel 1968 su radio Rai).
Oggi la vediamo a proprio agio nel ruolo di supervisore alle imitazioni,
nel programma “ Tale e quale show “( in onda tutti i venerdì su Rai uno
sino al 9 Novembre). Emanuela è impegnata a prendere sottobraccio tutti
gli “allievi”, per condurli al perfezionismo più assoluto. Ci accorgiamo
quanto amore riponga nel suo lavoro, solo quando vediamo gli attori
proporre le loro divertenti esibizioni, sempre originali e vicinissime alla
realtà.
Come ti trovi in questo programma accattivante, che il pubblico ha amato
sin dalle prime battute?
A mio agio, è una trasmissione dove mi diverto molto. Mi hanno chiamata
per insegnare i miei trucchi del mestiere a tutti i personaggi che si
avvicendano nel programma, ma devo confessarti che sono proprio loro,
di volta in volta, a darmi sempre qualcosa in più sia in umanità, sia in
professionalità. Tutta la gente dello spettacolo passata nella sala delle
prove, si sta mettendo in gioco totalmente, pur avendo alle spalle un
bagaglio tecnico ed artistico non indifferente. S’impegnano severamente
riuscendo a trasmettere ai telespettatori questa grande professionalità.
Chi è stato il più imbranato fra tutti quelli intervenuti?
Nessuno, chi più chi meno s’impegnano tutti, e poi nessuno vuole
sfigurare ed i risultati eccellenti sono sotto gli occhi di tutti. Sono molto
attenti a studiare i piccoli dettagli per riproporre alle grande il personaggio
assegnatogli. Sono molto carini e secondo me hanno lo spirito giusto per
questo programma,. Si divertono quando si truccano e quando provano.
Sono molto simpatici e qualche volta mi fanno anche tenerezza. C’è la
Gigliola Cinquetti che mi commuove perché si è messa veramente in
gioco. S’impegna tantissimo e sta lavorando molto bene su se stessa in una
chiave diversa dal solito.
Una curiosità come sei capitata nel 1992 alla Corrida, dilettanti allo
sbaraglio?
Mia madre, con la quale ho un rapporto a dir poco viscerale: amo i
miei genitori, sono loro la mia forza! Lei fu lei l’artefice della mia
partecipazione al programma di Corrado. Ricordo, come fosse ora,
lo stordimento assoluto che ho provato quando mi hanno comunicato
di avere vinto. Di quel periodo ricordo la mia ingenuità iniziale, non
avevo idea cosa fosse questo mestiere e quali insidie nascondesse. Ero
affascinata da quel mondo, ma allo stesso tempo impaurita da quello che
poi eventualmente mi avrebbe potuto dare; io sapevo perfettamente cosa
potevo dare e quanto amore avrei potuto profondere per questo mestiere,
non potevo immaginare dove mi avrebbe portato.
Che ricordi porti con te di quel mito di Corrado?
Ricordo l’eleganza e la professionalità, la grande carica e il mostruoso
carisma che emanava ogni suo gesto ed ogni sua parola. Un uomo che
sapeva sempre cosa dire con estrema intelligenza ed armonia e con un
garbo che apparteneva solo a lui, in una parola: un professionista.
La radio cosa ti ricorda, cosa ti porta alla mente?
La radio l’ho fatta con il grande Enrico Vaime(entrato in rai nel 1960)
se io scrivo delle battute, se sono diventata autrice dei miei testi lo devo
principalmente a lui. Un illustre insegnante con il quale ho avuto la fortuna
di lavorare: mi ha regalato veramente tanto.
Quale è stato il tuo primo programma radiofonico?
“Il programma lo fate voi”, tre anni in radio Rai, eravamo io, la Paola
Cortellesi, Fabio de Luigi e la sorella di de Sica, Emy. Ho lavorato
con Paola che ammiro tantissimo, un’artista completa e in gamba e
simpaticissimo pure lui. Anche Emy una grande professionista.
Il cinema?
Ho partecipato ai “Nuovi mostri” con Panariello, facevo la moglie, ho
partecipato alla fiction “I carabinieri” ed ultimamente mi potrete vedere
nella commedia di Ceccherini, che sarà entro breve nelle sale: La mia
mamma suona il rock! Oltre me, dove ho fatto una particina, ci sono
Massimo Ceccherini stesso, poi Alessandro Paci, Enzo Salvi, Valeria
Marini e Lallo Circonsta e molti altri.
Per il futuro?
Sono ottimista, il futuro nella vita privata lo immagino con una bella
famiglia, nel lavoro spero in una continua crescita professionale, perché ho
ancora molto da imparare, ma soprattutto da dare.
Antonio Jorio