giovedì 21 marzo 2013

Dado Bandiera

Oggi, nel centro storico di Roma, nel bel mezzo di una manifestazione di beneficenza proposta dalla Sorridendo onlus di Mary Calvi, abbiamo incontrato lo show man Dario Bandiera, che pur essendo ancora “un ragazzo”, da più di vent’anni calca i palcoscenici di tutta Italia divertendosi e facendoci divertire. Chissà in quanti ricorderanno i suoi esordi . Era il  lontano 1992 quando lo vedemmo per la prima volta esibirsi nel ruolo di rumorista, uno dei suoi mille cavalli di battaglia, ed è proprio li che il grande pubblico iniziò ad apprezzarne le indiscusse qualità artistiche. Ricordo, come fosse ora, le imitazioni di tutti i rumori possibili ed immaginabili: ma Dario non è solo questo. Presentatore, imitatore, attore insomma un artista a tutto tondo. Per non parlare della sua voce da tenore. Comunque da quel giorno ne ha fatta di strada. Fu nel 2003, quando venne invitato ripetutamente e lungamente invitato ad esibirsi nel Maurizio Costanzo Show, che conobbe il vero successo nazionale. Serate, teatro, tv e cinema: la sua passione. Difatti ultimamente è completamente assorbito in questa sua professione di attore.
Cosa ti spinse a lasciare la tua bella Sicilia sin dalla giovane età?
Inizialmente abbandonai la mia terra per andare a lavorare nei villaggi Valtur, poi solo nel 1991 mi trasferii definitivamente a Roma per frequentare una scuola di recitazione. Dopo neanche un anno lasciai la scuola dedicandomi esclusivamente alla mia attività di comico, di presentatore e di attore, cercando di sondare la mia anima e capire cosa fosse più giusto, quale strada fosse la migliore per le mie caratteristiche.
Puoi ricordare ai nostri lettori quale fu il tuo esordio televisivo?
Con piacere: il mio debutto coincise con la partecipazione al programma Stasera mi butto..e tre, nell’anno 1992, assieme a Toto Cutugno e Giorgio Faletti e fu davvero una bellissima esperienza. Poi partecipai a vari programmi quali Domenica in e dal 1994 al 1996 divento ospite fisso nel programma televisivo Beato tra le donne  per la regia di Pier Francesco Pingitore con Martufello e Paolo Bonolis. Ricordo con simpatia, che in quel periodo ingaggiarono per esibirmi nel mitico locale Bandiera gialla di Rimini, per una estate fantastica, davvero da non dimenticare.
Non ti abbiamo visto spesso recitare in teatro, come mai?
Palcoscenici teatrali ne ho calpestati tantissimi in tutta Italia, con il mio One man show, lo spettacolo dove curo quasi tutte le varianti. Per quanto riguarda il teatro vero e proprio, mentre frequentavo una scuola teatrale, recitai in Ebdomero per la regia di Federico Tiezzi. Invece nel 1994 ebbi una parte da protagonista,  in Sotterraneo per la regia di Franco Bertini con Francesco Benigno come coprotagonista. Ricordo c’erano  Flavio Insinna e Valerio Mastrandrea che interpretavano il diavolo e l’acqua santa. Una bellissima esperienza, ma preferisco mettere in scena il mio show, dove canto recito, in maniera da soddisfare tutte le mie inclinazioni artistiche. In verità il mio grande amore è il cinema.
E allora parlaci della tua passione!
Nel 2012 ho recitato in due film, il primo, Workers - Pronti a tutto per la regia di Lorenzo Vignolo, con  Francesco Pannofino, Nicole Grimaudo e Nino Frassica. Storia in tre episodi sul tema del precariato giovanile: un bel film con un buon successo di pubblico ai botteghini. Ultimamente nelle sale italiane è stato proiettato All’ultima spiaggia per la regia di Gianluca Ansanelli, con molti attori conosciuti al grande pubblico, fra i quali ricordo Aurora Cossio, Antonio Giuliani, Alessandro di Carlo e Paola Minaccioni. In questo film la storia è incentrata su alcuni derelitti proprio alla cosiddetta “ultima spiaggia”, che partecipano ad un reality show. Anche qui se ne vedranno delle belle. Poi quest’anno ho partecipato a due film di carissimi amici, dove ho fatto un cammeo proponendo me stesso. Universitari per la regia di Federico Moccia e Sono sempre io per la regia di Franco Bertini che mi diresse nel mio unico spettacolo teatrale  e con il quale sono sempre rimasto in continuo contatto. Invece per quanto riguarda il futuro sto discutendo su un paio di sceneggiature vedremo come andrà a finire.
Dario dov’è che scappi con il borsone da allenamento?
Vado in palestra a sfogare la mia passione più che ventennale per le arti marziali: Antonio stai attento a ciò che scriverai in questo articolo!
Su questa minaccia salutiamo il mitico Dario Bandiera.

Antonio Jorio